Il primo arco narrativo di Justice League of America di Bryan Hitch è recentemente giunto a conclusione. Il celebre fumettista non è certo intenzionato a fermarsi e sta pianificando una storyline ancora più ampia, non escludendo la realizzazione di un potenziale crossover tra la testata da lui gestita e Justice League di Geoff Johns.

Sin dal suo esordio negli USA, lo scorso mese di giugno, JLA ha introdotto più misteri e piantato svariati semi narrativi che potranno potenzialmente germogliare e dar vita a nuove appassionanti storie. Di tutto questo, e di molto altro ancora, Hitch ha discusso con Newsarama, partendo dalla scelta di Rao, dio kryptoniano, come villain principale del primo arco narrativo:

 

JLA #7, coverQuando hai a che fare con qualcosa come la Justice League, c’è bisogno di una minaccia concreta e globale da mettergli contro. I supereroi sono tendenzialmente reattivi. Una minaccia si manifesta e loro sono pronti ad affrontarla. Generalmente, non sono personaggi offensivi, o perlomeno non lo diventano sino alla parte finale di una storia. Quindi ho pensato a come far sì che la League fosse parte di qualcosa che coinvolgesse il mondo intero.

Mi piaceva l’idea di un dio che giunge sulla Terra, l’idea che fossero in molti a credere che questo fosse qualcosa di positivo e non la venuta di qualcuno di oscuro il cui intento era quello di opprimere, ma anzi di portare pace, prosperità, salute, felicità, eccetera a tutto il mondo. Qualcosa che nemmeno gli stessi supereroi sono in grado di fare. Quindi come reagiscono questi a una situazione come questa?

Ho ritenuto fosse una situazione inedita per loro. Questa storia ha messo assieme i miei tanti anni di riflessione riguardo questi personaggi. Nello specifico, Rao è stata come una lampadina che si è illuminata nella mia mente quando stavo pensando a fare una storia con un dio, qualcuno che potesse essere potenzialmente benigno. Sono cresciuto con Superman che esclamava “Grande Rao!”, e ho fatto questa connessione. Avere Superman che combatte il suo stesso dio mi sembrava qualcosa di grandioso.

 

Oltre all'”elemento divino”, l’autore ha inserito quello del viaggio nel tempo nella sua storia:

 

In uno storytelling non lineare, qualche volta l’effetto può precedere la causa. Quindi, in Justice League of America #1 abbiamo visto succedere delle cose, per esempio a Barry e Hal, che non hanno trovato risposta fino alle ultime due uscite. E come le loro storie si vanno a interessare con il finale non è qualcosa di necessariamente lineare. Volevo anche raccontare come Rao mosso i primi passi, e come siamo arrivati al Rao attuale.

Ci sono diversi importanti twist narrativi nelle ultime uscite che non voglio spoilerare perché si tratta di qualcosa di abbastanza monumentale. Ho giocato un po’ con la struttura narrativa. Inoltre, c’è molta altra carne al fuoco oltre a Rao e alla JLA. Alcuni elementi narrativi che ho inserito nel numero #1 potrebbero non trovare soluzione, potenzialmente, sino al numero #50. Si tratta davvero di un piano a lungo termine. Ma c’è una fine per la mia run su questo fumetto, e so già qual è. Il divertimento sta nell’arrivare lì. E poi ci sono altre cose, come la Infinity Corporation: il segreto attorno a chi siano veramente e contro cosa combattano rappresentano una storia interessante di per sé.

 

Uno dei componenti della Justice League che spicca maggiormente nella suddetta storia è senza dubbio Wonder Woman, sulla quale Hitch ha aggiunto:

 

JLA #9, coverWonder Woman è cresciuta con l’idea che gli dei e le dee esistano davvero. Ora deve confrontarsi con una situazione in cui c’è un altro dio che nessuno ha mai visto prima sulla Terra, dai tempi in cui tutti gli dei che lei conosce abbandonarono l’Olimpo e il pianeta per un motivo misterioso.

Anche qui, c’è una storia più grande dietro. Fondamentalmente, il primo arco narrativo introduce Wonder Woman e la sua storia. Nel secondo, ci sarà un pezzo di storia ancora più grande riguardo gli dei dell’Olimpo. Wonder Woman si sta confrontando con l’idea che la gente la veda come una dea e che gli vengano rivolte delle preghiere. Ma, essendo la dea della guerra, ciò che le chiedono rappresenta, in molti casi, la morte di qualcuno. Anche questa mi sembra un’idea interessante da poter esplorare, il fatto che non si la si preghi per aiutare o guarire qualcuno.

Ognuno di questi personaggi è potenzialmente un leader, ed è questo il motivo per il quale non credo che in questa squadra debba esserci un capo. Sono tutti individui alfa, ognuno con le sue abilità e differenze.

 

Infine, Hitch ha anticipato qualcosa sul futuro di JLA:

 

Ci sono molte cose che bollono in pentola. Ci sarebbero molte cose delle quali parlare. Proprio in questi giorni stiamo pianificando quello che faremo nella seconda metà dell’anno. Si verificheranno eventi molto importanti, entreremo un po’ di più nella continuity DC. Io e Geoff stiamo discutendo di un grande crossover tra i nostri due fumetti, sulla falsariga di Darkseid War in termini di dimensioni. Siamo ancora allo stadio delle discussioni preliminari. C’è prima il prossimo, lungo arco narrativo, che vi darà alcune risposte a domande lanciate sin dal numero #1. Rao è solo la punta dell’iceberg. Arriverà qualcosa di molto, molto più grande.

 

Restate sintonizzati con noi per tutte le novità dal fronte DC Comics.

 

 

Fonte: Newsarama