Lucifer è una dei nuovi titoli Vertigo facente parte del recente rilancio dell’etichetta DC Comics, con protagonista il celebre personaggio che esordì su Sandman #4 e che fu poi protagonista di un’apprezzabile serie omonima firmata da Mike Carey e Peter Gross, un longevo spin-off della serie di Gaiman.

Oggi colui che fu padrone dell’Inferno ritorna, grazie alla sceneggiatrice Holly Black e all’artista Lee Garbett, in un nuovo titolo che non rappresenta un reboot, ma una continuazione della suddetta serie originale. Lucifer, dopo aver abbandonato gli inferi e aver persino rifiutato il trono del Paradiso, dovrà fare i conti con l’assassinio di Dio, un’indagine che effettuerà assieme a suo fratello Gabriel.

Gli stessi autori hanno recentemente discusso della loro ultima fatica lavorativa con CBR:

 

Lucifer #1, coverBlackLucifer segue le storie della serie omonima di Mike Carey, allo stesso modo nel quale quest’ultima seguiva Sandman.

Garbett – Il tempo trascorso dalla fine della prima serie si rifletterà nel fumetto e sul momento in cui riprenderemo la storia: saranno passati un po’ di anni.

Black – A dire il vero, ho una copia de La Stagione delle Nebbie che Neil Gaiman mi ha autografato quando ero al college. Per cui, sì, sono una fan sin dall’inizio. Prima di mettermi al lavoro e impostare la storyline, ho riletto tutto Lucifer e le parti rilevanti di Sandman. Ho anche parlato con Neil, il quale mi è stato di grande aiuto: mi ha dato molti consigli sullo scrivere una serie mensile, suggerendomi di trovare il mio stile personale nel farlo.

Garbett – Sono un grande fan di quelle serie e di tutto il mondo che raccontano. Ci sto mettendo un po’ a rileggere tutto: non è facile trovare trovare il tempo di farlo con scadenze mensili.

 

Quando Lucifer fu originariamente creato, Gaiman chiese all’artista Sam Kieth di ritrarlo con le sembianze della celebre star della musica David Bowie:

 

Black – Lucifer assomiglia a Bowie quando lo incontriamo in Preludi e Notturni, ma quando poi lo ritroviamo in La Stagione delle Nebbie il suo aspetto è cambiato. Penso che comunque ci sia sempre qualcosa del Duca Bianco in lui.

Garbett – È stato sempre pensato per avere un aspetto alla Bowie. Ma, a dire il vero, i tanti artisti che hanno lavorato sul personaggio non hanno poi così accentuato questo tratto nel tempo. Penso che questo possa deviare il lettore. Certo, mi piace che ci sia un rimando, ma voglio anche che Lucifer sia un personaggio a sé.

 

I due autori hanno poi discusso dei tratti del loro Lucifer:

 

Lucifer #2, coverBlack – La sfida dello scrivere Lucifer è che lui è un po’ qualsiasi cosa: è stato il padrone dell’Inferno, ha rifiutato il trono del Paradiso. La parte divertente del lavorare su di lui è che questo è un personaggio davvero affascinante: è un puro esercizio di libero arbitrio. Fa ciò che vuole, quando vuole, senza remore. Se scavi a fondo, però, Lucifer è tormentato perché prova sentimenti: a volte si sente condizionato da promesse o dall’amore verso qualcuno.

È davvero interessante scrivere di un mondo nel quale il male e l’amore sono legati assieme, invece che considerati antitetici tra loro. Sopra ogni cosa, Lucifer ama Dio e prova nostalgia per lui. Ma allo stesso tempo Dio è suo nemico. Questa è la più grande contraddizione che ci possa essere, in termini di amore. Nonostante il nostro sia un personaggio mitologico è anche molto umano.

Garbett – È proprio questo conflitto, che amo, a influenzarmi quando disegno. Ci sono tante cose in ballo, sotto la superficie. È un personaggio pieno di contraddizioni, del quale non riuscirai mai a prevedere le intenzioni. Penso che un protagonista così imprevedibile sia qualcosa di raro, al quale i lettori moderni possono rispondere positivamente. Viviamo in un mondo davvero complesso, dopotutto. Un mondo nel quale il grigio è il colore dominante, e nessuno lo riflette meglio di Lucifer.

 

Il discorso si è poi spostato sulla natura della storia e sui personaggi:

 

Black – Le storie che trattano di Paradiso e Inferno sono sempre racconti di dinastie ed eredità, di re e principi, con un forte elemento mitologico, ma anche con una grande presenza del concetto di famiglia. Per cui, da un lato questa è una storia di angeli e diavoli, ma dall’altra abbiamo due fratelli così diversi tra loro, ma anche differenti da loro padre, che decidono comunque di investigare assieme sull’omicidio di quest’ultimo.

È qualcosa di abbastanza intimidatorio, lo scrivere Lucifer. Lascerò grande spazio ai personaggi di Daniel e degli Eterni. Vedremo anche altri personaggi del Mondo del Sogno. Oltre ad Azazel, che è sempre è sempre prigioniero.

Garbett – Scopriremo le origini di Azazel mediante flashback e sarà una storia meravigliosa.

 

Co-protagonista della serie sarà senza dubbio Gabriel, sul quale la Black ha dichiarato:

 

Lucifer #3, coverL’ultima volta che abbiamo visto Gabriel era stato tradito, gettato fuori dal paradiso, il suo cuore era stato strappato e aveva perso l’immortalità: proprio una giornata storta. Ora, avrà la possibilità di riprendersi tutto ciò che ha perso e di scoprire l’identità dell’assassino di suo padre.

In conclusione, i due autori hanno discusso anche della serie televisiva liberamente ispirata a Lucifer (e così intitolata) in partenza nel 2016 sul network americano FOX:

Black – La serie televisiva non ha nessuna connessione con il fumetto che sto scrivendo. Non ho visto alcun episodio e, anche se non vedo l’ora di farlo, non ho informazioni a riguardo.

Garbett – È arduo dire quale dei due prodotti avrà un impatto sull’altro. Sembrano essere due franchise abbastanza separati.

 

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Fonte: CBR