Classe 1983, Lorenza Di Sepio ha da sempre l’esigenza di raccontare e disegnare storie. Studia e si esercita come autodidatta fino al diploma della maturità, per poi scegliere l’animazione tradizionale 2D come strada da percorrere. Inizia fin da subito a lavorare nel settore, collaborando alla realizzazione di diversi cartoon, spot e serie animate per la tv. Dopo ulteriori esperienze anche in ambito di colorazione, storyboard, grafica e illustrazione, si trova di fronte al pubblico dei social con Simple&Madama, il progetto che l’ha portata a farsi conoscere anche come autrice. Nel 2014 esordisce nel mondo del fumetto grazie a Magic Press Edizioni col volume Simple&MadamaLa scintilla.

 

 

Ciao Lorenza! Grazie per essere con noi. Iniziamo parlando un po’ di te: qual è la tua formazione?

Grazie a voi! La mia formazione è abbastanza modesta, non vengo da studi artistici, né da chissà quale preparazione. Più che altro, mi ha aiutato tanto… Olio di gomito! L’unica cosa che mi sono potuta concedere per approdare in questo settore è un corso di Animazione 2D alla Scuola internazionale di Comics, col quale ho potuto poi iniziare a lavorare coi cartoni animati… Praticamente da subito.

Com’e nata l’idea di Simple&Madama? A cosa si deve la scelta dei nomi?

Lorenza Di SepioLa primissima vignetta di Simple&Madama nasce per farmi perdonare. Per scherzare e sdrammatizzare su una discussione che avevo avuto. E, vi dico, ha funzionato alla grande! Da lì, ho continuato a farne altre per amici, parenti, me stessa… Chi disegna è così: ha una vera e propria esigenza di scarabocchiare qui e lì, questo e quello… E così ho fatto.

Simple&Madama come vero e proprio progetto editoriale, invece, nasce praticamente un anno dopo quando vengo contattata dall’editore per passare dal web alla carta. E, appunto, non avendo mai avuto questi intenti editoriali, i loro nomi li ho scelti con leggerezza. Forse è per questo che funzionano così tanto! Simple, a sottolineare la natura un po’ ingenua che caratterizza lui…e Madama, per la natura più umorale e sofisticata di lei. E poi… insieme suonano benissimo!

Quanto c’è di te in Madama e quanto invece di Madama in te?

Beh, è difficile ammetterlo, ma purtroppo c’è molto di me in lei e altrettanto di lei in me. Ho davvero un caratteraccio! Però in questi anni di lavoro con queste vignette, ho scoperto che tante ragazze ci si ritrovano, quindi… Non sono sola!! Battute a parte, nelle primissime vignette, Madama sono fondamentalmente io. Rappresentano episodi che mi sono accaduti, con le reazioni che ho avuto. Adesso no, di meno. Così come Simple, Madama ha ormai preso vita da sé… Anche se li uso per dire la mia!

Come gestisci i ritmi di pubblicazione?

Simple&Madama: LeggereLi gestisco molto male! Parto con largo anticipo e poi, per un motivo o l’altro, mi ritrovo sempre con le consegne alle porte e ancora tante tavole da fare!! Le tempistiche le dà l’editore, scegliendo la data d’uscita del volume. Da lì poi mi organizzo per diluire il tempo di lavorazione, in modo da permettermi sia di continuare a postare immagini nuove sulla pagina, sia di avere una vita sociale. Ma non ci riesco quasi mai!

Come nasce un’idea per una strip e/o una storia, e come la sviluppi?

All’inizio era facilissimo. Chi mi conosce bene sa che ho una vita molto comica, tendo spesso a fare figuracce, per cui mi bastava ironizzare su qualcosa che mi era successo. Poi, quando il pubblico ha iniziato a crescere, mi sono adattata allargando la cerchia a situazioni più diffuse, a luoghi comuni.

Generalmente mi appunto tutto ciò che mi accade e che penso possa essere divertente. Oppure su ciò che vedo dagli altri. Poi quando ho tempo, a casa, mi sviluppo per bene la pillola. A volte non capisco cosa ho scritto, altre volte invece riesco ad accumulare molte idee!

Fai ampio uso di Facebook: in base alla tua esperienza, ti sembra uno strumento efficace per l’autopromozione? Che consiglio daresti a un emergente che ci si stia affacciando adesso?

Simple&Madama: MetroFacebook, almeno nel mio caso, è stato determinante. Non ho mai voluto iscrivermi al social, ma quando le mie vignette sono state “rubate” dal blog e messe sulle più svariate e improbabili fanpage, ho deciso che era arrivato il momento di fronteggiare il mostro del network! Più di ogni altra cosa, ciò che i social forniscono ad un autore è il feedback immediato del lettore. Non ci sono intermediari o editori a filtrare, per cui si ha subito un riscontro per poter continuare così, o raddrizzare in qualche modo il tiro.

Non so se può essere utile a chi si sta affacciando ora al mondo del webcomic, so che il social sta stringendo un po’ la cinghia sulla portata dei post, sulla visibilità, agevolando le inserzioni a pagamento. Diciamo che comunque il caso mi ha fatto approdare nella Rete in periodo particolarmente felice, per le fanpage social.

Come nascono le collaborazioni con le altre realtà attive su Facebook? (Per esempio, la recente vignetta per la pagina parodistica “Le più belle frasi di Osho”)

Lavorando coi social ho spesso sotto al naso i tormentoni del web. Alcune collaborazioni me le scelgo io, se c’è un progetto che mi piace lo contatto e glielo chiedo. Oppure viceversa. Altrimenti, collaborazioni più particolari, mi vengono proposte direttamente dall’editore. Seguo con piacere la pagina de “Le più belle frasi di Osho”, ma non avrei mai pensato di collaborarci, perché siamo troppo diversi! Però sarà il prossimo acquisto nella scuderia della Magic Press, quindi come futuro “collega”, abbiamo pensato di fiancheggiarci. Così com’è poi avvenuto coi ragazzi della pagina “Feudalesimo e Libertà”.

Quali sono le differenze principali tra strip e storia lunga? Con quale dei due mezzi ti trovi meglio?

Decisamente la strip! Mi trovo molto più a mio agio a disegnare freddure e pillole, piuttosto che storie lunghe. Infatti il passaggio dalle strip del web alla narrazione in un volume cartaceo è stato un po’ traumatico! E anche se mi sto abituando alle storie lunghe, per me l’immediatezza della pillola resta fondamentale… E torno sempre lì.

Simple&Madama: Quando ti dimentichi di salvare

Quali sono le principali differenze che percepisci tra il fumetto e l’animazione, sia a livello pratico che espressivo?

Sono due mondi completamente diversi. L’animazione è meravigliosa, vedi il personaggi che davvero “prende vita” e si muove, parla. Il fumetto invece è bello perché è su carta, ce l’hai sempre lì…te lo guardi e riguardi. Dal punto di vista tecnico, egoisticamente come autrice di Simple&Madama, dico che preferisco lavorare al fumetto. L’animazione ha dei tempi tecnici lunghissimi…uno dei motivi per cui non avete ancora visto il cartone animato di Simple&Madama!

Lavori solo in digitale o utilizzi anche altri tipi di supporto?

Ormai lavoro quasi esclusivamente in digitale. Invece, su carta coi pantoni, ci lavoro giusto se espressamente richiesto!

Hai degli artisti di riferimento?

Simple&Madama: Sabbia e OshoSono cresciuta più a suon di cartoni animati, che di fumetti, per cui non ho un vero e proprio autore o disegnatore da seguire. Mi affascina la tecnica di Guarnido in Blacksad e adoro l’ironia di Paco Roca che, come me (ma meglio), riesce a rendere divertentissima la quotidianità. Oppure Daniele Bonomo, in arte Gud, autore di fumetti nostrano.

Hai qualcosa in cantiere che puoi svelarci in anteprima?

Per quanto riguarda altri progetti, non ne ho. Finché Simple&Madama avranno qualcosa da dire, continuerò con loro. Meglio fare una sola cosa, ma fatta bene!

Con loro, quindi, ho in progetto una produzione di gadget… Che con fatica e ostinazione sto realizzando e cercando di ampliare. Poi con la primavera arriverà il nuovo volume. Probabilmente sarà il terzo dei cartonati, il sequel di Orgoglio&Pregiudizio. Ma non anticipo altro!

Grazie mille per la disponibilità!

Grazie a voi!

 

Simple&Madama: Freddo