Brian Michael Bendis torna a parlare di International Iron Man, la seconda serie da lui scritta e dedicata al Vendicatore dorato. Una delle principali storyline della testata disegnata da Alex Maleev riguarderà la ricerca, da parte di Tony Stark, dei propri veri genitori. Ecco cos’ha avuto da dire lo sceneggiatore in merito:

 

International Iron ManDue dei miei quattro bambini sono adottati. Uno dei due qui negli Stati Uniti, l’altro con un’adozione internazionale. La ragione per cui ho iniziato a parlare di loro è che ho capito che le persone, in generale non capiscono. Sono interessate al concetto di adozione, ti chiedono come sia quasi sussurrando, come se fosse un qualche segreto imbarazzante, ma non capiscono.

Si tratta di una cosa meravigliosa e so che c’è un sacco di gente là fuori che vorrebbe adottare un bambino o che ci sta pensando, ma è spaventata, quindi io faccio quel che posso per smontare qualche falso mito. Mia moglie è impegnatissima su questo fronte. Quando la gente ci fa domande, siamo sempre molto diretti nelle risposte su quel che abbiamo fatto e come stiamo, perché per noi è stata una benedizione. Non posso nemmeno immaginare la mia vita senza i miei bambini.

Dopo l’adozione, ho sempre avuto offerte da grandi editori per scrivere una graphic novel sull’argomento. Le ho rifiutate perché mi sembrava sottile la differenza tra parlare della mia esperienza e monetizzarla. Non pensavo che fosse una cosa buona per i miei ragazzi essere l’argomento di un prodotto narrativo. Una cosa è raccontare aneddoti, un’altra farci soldi.

Tuttavia questa è una parte fondamentale della mia vita. Ogni giorno, quasi ogni minuto, sono con i miei figli e mia moglie. Ci penso sempre e non so se avrei mai affrontato l’argomento con Tony Stark se Kieron Gillen non avesse aperto la porta a questa possibilità. Ha aperto la porta, rivelando che Tony è stato adottato, e poi se n’è andato senza richiuderla. Quando ho iniziato a parlarne con Tom Brevoort, ha detto: “Certo, ho sempre pensato che fossi la persona giusta per questa storia, con tutto quel che è successo nella tua vita”.

La ricerca dei genitori da parte di Tony, tuttavia, sarà solo uno degli elementi della storia. Non voglio dire troppo e anticipare eventi a venire su Invincible Iron Man, ma credo che scoprire chi siano i suoi genitori sia un perfetto gancio per molto altro di ciò che accadrà nella sua vita. Ci sarà un Tony che adora stare nel suo santuario, il laboratorio; ci sarà un Tony che va in giro a fare James Bond. Entrambi questi due uomini fanno parte di lui e sono il motivo per cui adoro il personaggio.

 

Bendis ha anche parlato del peso che la situazione internazionale, specchio di quella odierna nel mondo reale, è destinata a porre sulle spalle di Stark, genio dell’ingegneria ma non sempre socialmente impegnato, a cui spesso è stato perdonato molto in forza della sua popolarità. Non andrà così a lungo: essere sotto i riflettori avrà conseguenze su quel che la gente si aspetterà da lui. Altra promessa: nuovi villain che compariranno su International e Invincible Iron Man. Bendis è convinto che al personaggio manchi soprattutto in grande parco di avversari, per essere al livello di Spider-Man o Batman nel cuore dei fan. Non ci sono cattivi davvero iconici, se non pochi che spiccano sugli altri.

 

C’è spazio per aggiungerne. Non è un momento particolarmente rilassante, questo, se sei Tony Stark. In quanto Futurista in grado di chiudere gli occhi e vedere dove sta andando il mondo, non vedrai sempre e solo cose belle. Questi nuovi criminali sono figli del fatto che l’Universo Marvel è collassato ed è stato ricostruito diverse volte nell’ultimo periodo. E avranno un interessante punto di vista sulla cosa.

 

Infine, l’intervista si è concentrata su Alex Maleev e sul fatto che l’artista sia impegnato su International Iron Man come su Scarlet, la serie indipendente scritta da Brian Michael Bendis. Come influirà l’impegno con la Marvel su questo progetto creator-owned?

 

Gli ho detto che dovevamo finire il secondo volume di Scarlet prima di iniziare Iron Man. Non potevamo lavorare assieme su qualcos’altro prima che lo avesse terminato. Certamente avrebbe potuto lavorare su Star Wars [Lando – NdR]e sul suo volume di Hellboy, ma se io e lui avessimo promesso di terminare Scarlet e poi non ci fossimo riusciti perché, assieme, ci saremmo dedicati ad altro, la gente ci avrebbe presi a calci. Alex sta finendo il numero #10 proprio ora e i precedenti sono già terminati.

 

 

Fonte: Comic Book Resources