Dennis Hopeless risponde alle domande dei fan delle testate mutanti, in quanto responsabile insieme a Mark Bagley delle peripezie dei Nuovissimi X-Men, prima e ultima generazione di homo superior impegnati a proteggere un’umanità che li teme e odia. Ecco le considerazioni più interessanti scaturite dal botta e risposta tra lo sceneggiatore e i lettori di Comic Book Resources.

 

Gran parte del primo ciclo di storie vedrà i nostri mutanti adolescenti impegnati in un viaggio, per cui ho una precisa mappa in testa. Ci vorranno circa sei mesi perché lo portino a termine e gran parte di questo girovagare è già progettato. Durante le tappe, vedrete un sacco di eventi molto interessanti. Direi che posso anticipare che il finale sarà parecchio aperto a nuovi sviluppi.

La parte più complessa del processo di scrittura di questa serie è sedersi a scrivere, convincere me stesso che la storia sia giunta a un livello tale da essere pronta a uscire dalle mie dita ed essere lasciata libera di prender vita. Altra cosa complessa è tenere il cast in equilibrio, in termini di spazio assegnato ai singoli personaggi. Le storie di gruppo sono sempre molto variabili e spesso mi sembra di lasciare indietro qualcuno.

Sono un grande fan di Hope e mi piacerebbe molto che facesse parte di questo team di mutanti. Dopotutto, l’età è quella e Jeff Lemire mi ha portato via Jean Grey per la sua serie. Se poi ci fosse un modo per includerla senza farla sembrare un rimpiazzo di Jean, avendo anche buone ragioni narrative, Hope sarebbe un’ottima aggiunta. Magari calva e tatuata. Che ne dite?

Uno dei temi che più mi interessa esplorare con All-New X-Men è la diposizione mentale spesso presente nei ragazzi che si considerano invincibili. Il mio gruppo non è meno in pericolo di altri mutanti in un mondo percorso dalla Nube Terrigena che li rende sterili: semplicemente, ha scelto di non accettare l’allarme, di non sentirsi minacciato. I ragazzi evitano la nuvola per quanto possibile e cercano, nel frattempo, di essere degli eroi.

Alcuni sostengono che i miei mutanti non rispecchino la condizione della razza in un mondo in cui, per esempio in Extraordinary X-Men, vediamo parecchia violenza da parte della gente normale nei suoi confronti. Ma il fatto è che non tutti i giorni si incontrano persone pessime, ignoranti e piene d’odio. Siamo solo all’inizio. Date tempo al tempo.

I Fantasmi di Ciclope, il gruppo di seguaci della versione tirannica di Scott Summers, saranno i nostri principali antagonisti delle prime storie e li vedrete molto spesso sia in questo ciclo che in altri momento, lungo il viaggio. I nemici classici degli eroi mutanti sono sempre nei nostri pensieri e mettere personaggi che sono tanto simili agli X-Men originali contro vecchi avversari è molto divertente. Vedremo un Blob molto diverso da quello a cui siamo abituati, per esempio.

 

 

Fonte: Comic Book Resources