Senza dubbio alcuno, Deadly Class, serie Image Comics firmata da Rick Remender e Wes Craig, è uno dei fumetti rivelazione di questi ultimi mesi (QUI trovate la recensione del primo volume dell’edizione italiana Panini Comics). Recentemente, i due creatori del titolo hanno discusso con CBR di quanto realizzato e di ciò che riserverà il futuro al protagonista Marcus Lopez Arguello e agli altri studenti della Scuola Kings Dominion della Arti Letali. Il nuovo arco narrativo, intitolato Die for Me (Muori per me) è infatti alle porte, negli USA (l’uscita del nuovo numero è prevista per domani, 23 dicembre), e Remender e Craig hanno esordito parlando delle fonti d’ispirazione per quest’opera:

 

Deadly Class #17, variant coverRemender – Ovviamente molto di tutto questo è ispirato da opere come Il Signore delle Mosche e Battle Royale. Per ciò che riguarda il secondo, in particolare, uno degli elementi narrativi di quel film è che lo spettatore è fiondato nel bel mezzo di una storia in corso. Ho sempre pensato che sarebbe stato meglio farne una serie televisiva, piuttosto che un film.

Più penso ai fumetti, più sono convinto che la TV sia il mezzo migliore per i loro adattamenti. Certo, ci sono grandi film, ma sono sempre di meno man mano che passa il tempo. In aggiunta, sia la TV che i fumetti propongono storie a lunga gittata, cosa che ti dà la possibilità di costruire un vero e proprio impianto narrativo. È così che siamo stati in grado di sviluppare la nostra storia, raccontando tante altre storie riguardo molti dei diversi protagonisti, su chi sono e da dove vengono, prima che suonasse la campanella di questo grande scontro.

Craig – Vero, mi ricordo che questa è stata la prima cosa della quale io e Rick abbiamo discusso. Nella nostra prima conversazione abbiamo parlato di quello che sarebbe accaduto alla fine del terzo atto. Paradossalmente, quello avrebbe dovuto essere il finale del primo numero. Adesso, mi rendo conto che la storia funziona meglio così come è stata narrata, perché i lettori conoscono tutti i personaggi.

 

Di certo, in una storyline intitolata Die For Me le cose non si faranno di certo più facili per i personaggi superstiti:

 

Remender – Per me, si tratta sempre dello stesso tipo di difficoltà, come quando ci toccò raccontare il brutto periodo di Maria. Progetti queste cose, passando molto tempo a costruire il tutto, finendo poi per innamorarti dei personaggi che hai creato. Abbiamo investito tantissimo in loro e quando arriva il momento di ucciderli non è così facile farlo.

Craig – Veniamo dal Throught Bubble, dove abbiamo raccontato ai lettori di quello che accade nel prossimo arco narrativo. Si tratta di qualcosa di abbastanza folle ma, se vogliamo, tutta la serie è stata altrettanto folle. Non sono tempi facili per i nostri protagonisti e di certo prossimamente si farà tutto ancora più difficile. E penso che sia proprio questo a entusiasmare i fan.

Remender – Di nuovo, la gioia più grande nel programmare le cose a lungo termine è che tutto quello che abbiamo raccontato nelle 16 uscite pubblicate ha posto le basi per qualcosa che darà un ulteriore valore aggiunto alla storia. Problemi che pensavate fossero risolti, eventi che pensavate essere di esigua importanza e personaggi che pensavate fossero minori e ai quali non davanti importanza: vi mostreremo come abbiamo seminato tante cose in passato e ora tutto è pronto a esplodere.

Questa storia racconterà di come tutti gli studenti del primo anno saranno chiamati a portare a termine il loro incarico finale, che consiste nel far uccidere a due terzi della classe la parte restante. Il tutto non si svolgerà unicamente nella scuola, a San Francisco, ma su scala internazionale.

 

Di sicuro, se alcuni personaggi ci diranno addio, altri faranno dunque il loro esordio:

 

Deadly Class #17, coverRemender: Alcuni personaggi moriranno, altri assumeranno un ruolo principale nella storia.

Craig – Abbiamo discusso a lungo di questa cose. Ho realizzato tantissimi sketch sui personaggi che prenderanno il posto di coloro che non sopravviveranno a questo arco.

Lo sceneggiatore ha poi specificato in cosa Die For Me differisce da quanto raccontato sinora:

Remender – Non vi è grande differenza, sotto il punto di vista del processo narrativo. Questo fumetto è una metafora come lo è Il Signore della Mosche. È uno spaccato sulle fragilità e viziosità umane con protagonisti dei ragazzi provenienti da tutti gli angoli del mondo, che stanno a rappresentare alcuni aspetti delle loro terre natie. Questi hanno a che fare con la violenza, la mentalità criminale e la competizione. Ultimamente, però, abbiamo dovuto compiere scelte difficili su chi vive e chi invece muore. Penso che i lettori rimarranno sconvolti dalle scelte che abbiamo fatto.

 

In conclusione, i due autori hanno anticipato ciò che avverrà in Deadly Class dopo questo drammatico arco narrativo:

 

Remender – Praticamente, questo è il nostro L’Impero Colpisce Ancora, per fare un paragone con un’ossessione di questi giorni. Penso che quello a cui la nostra serie arriverà sarà davvero qualcosa di inaspettato. I buoni non vincono sempre e altre volte coloro che crediamo essere buoni sono in realtà cattivi. Penso che andremo a ribaltare le aspettative generali e il punto di arrivo dei sopravvissuti, oltre che della storia, sarà abbastanza entusiasmante. Questo arco narrativo porterà grandi cambiamenti per tutti i nostri protagonisti, un cambiamento di status quo generale.

Craig – Quando torneremo alla scuola, le cose saranno di sicuro molto differenti.

 

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Fonte: CBR