Sono tempi duri per Superman. Sin dall’avvento del nuovo sceneggiatore Gene Luen Yang sulla testata ammiraglia dedicata all’Uomo d’Acciaio, Kal-El ne ha passate di tutti i colori: la sua identità segreta è stata rivelata pubblicamente al mondo da Lois Lane, ha perso molti dei suoi poteri, non ha più un lavoro, è stato costretto ad abbandonare la città di Metropolis, a nascondersi sotto lo pseudonimo di Archie Clayton e ha la misteriosa organizzazione criminale Hordr sulle sue tracce. Quando si dice “piovere sul bagnato”, contando anche che il suo migliore amico Jimmy Olsen sembra essere stato assassinato.

Yang ha discusso con Newsarama raccontando proprio di questo nuovo e drammatico status quo di Superman:

 

Superman #47, coverQuello che noi del team di Superman volevamo fare era privarlo di tutto, così da esporre l’essenza del personaggio. Al giorno d’oggi, pensiamo a lui come a un personaggio onnipotente, ma, quando tutto iniziò, non lo era affatto. Non sapeva nemmeno volare. Così siamo tornati al suo set originale di poteri.

Tutto ciò che gli è rimasto è il suo simbolo, il suo emblema. Quello che avevamo intenzione di fare, in queste uscite dei fumetti di Superman, era parlare di cosa rappresenti lui in profondità, anche privandolo del suo consueto cast di supporto, oltre che dei suoi poteri. Cos’è Superman davvero? Lo scoprirete presto, già in Superman #47.

Penso che sia molto confuso riguardo a tutto questo. Quello che voglio dire è che tutti noi viviamo delle tragedie nelle nostre vite, che ci temprano: così scopriamo di che pasta siamo fatti. È esattamente ciò che sta accadendo a Superman adesso.

Penso però che Superman sarà sempre Superman. Giusto? Non importa quanta confusione possa sperimentare, ci sono cose che non cambieranno mai dentro di lui. Anche quando sembra che stia per arrendersi, alla fine, ce la fa sempre. Anche quando sembra comportarsi in maniera egoistica, alla fine, metterà sempre i suoi bisogni in secondo piano rispetto a quelli degli altri. Per cui, ritengo che la sua natura intrinseca non cambierà mai, a prescindere se indossi il mantello o meno.

Superman ha sempre pensato a se stesso come a portatore di giustizia, anziché vendetta. È questo che, per esempio, lo differenzia da Batman. Si crede che il motivo per il quale sia così idealistico sia perché ha grandi poteri: alla fine, se sei il più forte di tutti, puoi permetterti di importi i tuoi stessi ideali da seguire. Questo è un altro elemento narrativo presente nella nostra storia. Vedremo se è davvero così.

 

Yang ha poi continuato, facendo un parallelismo con il mondo reale:

 

Superman #48, coverPenso che queste dinamiche valgano davvero anche nel mondo reale. Le persone amano individui forti, a prescindere che siano buoni o meno. Noi amiamo i vincenti, a prescindere da cosa facciano per vincere. Basti pensare ai campioni sportivi, per esempio. Non sono gli atleti con maggiore morale a ricevere maggiore attenzione, ma i migliori, i più forti.

Lo sceneggiatore ha poi rivelato che tutte le trame in corso d’opera troveranno la loro conclusione in Superman #50, in uscita a marzo 2016 negli USA:

Tutti i villain che Superman sta affrontando nei vari fumetti sono connessi in questa grande cospirazione. E proprio questa cospirazione sarà rivelata, man mano che ci avviciniamo al numero #50. Vedremo chi c’è dietro a tutto questo, la perdita dei poteri e quella dell’identità segreta. E metteremo la parola fine a questa storia.

In conclusione, lo sceneggiatore ha parlato anche del suo futuro:

Ho firmato un contratto per un certo numero di uscite e lo rispetterò. Dopo di che, ci stiamo ancora pensando. Immagino possa essere vago.

Restate sintonizzati con noi per tutte le novità dal fronte DC Comics.

 

Superman #49, cover

 

Fonte: Newsarama