We Are Robin, recente titolo DC Comics sceneggiato dal fumettista Lee Bermejo (autore anche delle copertine) sta esplorando il mondo dei supereroi in una chiave innovativa, realistica e pop. La serie ha per protagonista il giovane Duke Thomas, personaggio creato da Scott Snyder e Greg Capullo sulle pagine di Batman nel corso della saga Anno Zero, il quale è parte integrante di una banda di vigilanti teenager che hanno fatto proprio il “brand” di Robin, e il cui manifesto è quello di proteggere le strade di Gotham City.

In occasione dell’uscita di We Are Robin #4, albo disegnato da James Harvey nel quale i protagonisti dovranno affrontare le conseguenze della morte di uno di loro, lo stesso Bermejo ha discusso di diversi argomenti con CBR, partendo proprio dal significato di sfoggiare sul petto la celebre “R”:

 

We Are Robin #4, coverPortare la “R” fa parte di una vera e propria eredità. Uno dei temi principali del fumetto, ed è una cosa che sostengo sin dal principio, è che una cosa è definirsi un “Robin”, un’altra è essere un “Robin”. È sicuramente molto appagante prendere a calci i cattivi, ma c’è molto altro oltre questo. Si tratta dell’idea di essere parte di qualcosa di molto più grande di te stesso e, oltre ciò, si tratta di avere rispetto del simbolo.

A Gotham quella “R” è parte integrante della mitologia della città che ha visto diversi Robin nel corso degli anni, oltre a differenti Batman. Tale concetto è molto importante, per questo credo ci debba essere un momento nel quale qualcuno della “vecchia guardia” possa illuminare questi ragazzi. È un aspetto che senza ombra di dubbio avrò modo di esplorare sotto diverse prospettive nelle prossime uscite.

Oltre a Duke, uno dei protagonisti di We Are Robin è anche la giovane Riko Sheridan, la quale molto presto avrà modo di incontrare faccia a faccia Batgirl.

Per me, Riko è la manifestazione fisica del desiderio di una persona di essere un supereroe. Al punto che il suo amico immaginario è effettivamente un supereroe. Riko è molto più introversa degli altri personaggi di We Are Robin e, inoltre, proviene da una buona famiglia, aspetto questo molto importante. Non è necessariamente brava in qualcosa in particolare e penso sia questa sua normalità a piacere molto ai lettori.

Gli altri Robin sono atleti professionisti o individui geniali, mentre per Riko essere Robin è come una fantasia che diventa realtà, altro tema importantissimo del fumetto. Com’è far divenire realtà la tua fantasia di essere un supereroe? Amo il fatto che non tutti i protagonisti vogliano essere il Robin di Batman. L’essere un eroe è diverso per ognuno di loro e penso che Riko vorrebbe in un certo senso essere la Robin di Batgirl. Voglio inoltre esplorare il tema della collaborazione tra eroi e quello che significa incontrare davvero il tuo eroe, esperienza che è estremamente positiva. Per Riko sarà dunque molto importante incrociare la strada di Batgirl.

Bermejo ha poi discusso di altri temi importanti della sua serie:

We Are Robin #4, anteprima 01L’idea dei “cacciatori di mantelli” è simile a quella che vede individui cercare disperatamente autografi o fotografie delle loro celebrità preferite nel mondo reale. Di sicuro, ottenere l’attenzione di un supereroe potrebbe essere un po’ più difficile di trovare quella di un attore o un atleta professionista. Non è che ti puoi appostare fuori a un hotel e sperare di farti un selfie con un supereroe. Ma questo è il mondo nel quale viviamo: siamo molto legati al mondo dei social e questa serie esplora a fondo le relazioni interpersonali attraverso e con i social media. È divertente raccontare di questi ragazzi che passano molto del loro tempo su Periscope, Twitter e Facebook.

Il discorso si è poi spostato su Duke Thomas:

Duke è un personaggio molto cerebrale. È un risolutore di problemi, cosa che lo rende perfetto per essere un buon detective. Penso che i Robin del passato siano stati più degli ottimi atleti, anche se va detto che sia Dick che Tim sono molto intelligenti. Sono quasi perfetti, così come Bruce. Duke è uno che ci sa fare, ma questo non vuol dire che non commetta errori. È divertente vederlo crescere in questo ruolo, anche sbagliando. Davvero, la più grande forza di Duke è quella di saper risolvere i problemi, e non penso che Batman abbia mai avuto un vero detective come spalla.

Infine, l’autore ha parlato del futuro della serie, che sarà presto parte integrante del crossover Robin War:

I lettori avranno modo di farsi un’idea precisa della direzione che prenderà il fumetto anche grazie a questo evento che occuperà le prossime due uscite di We Are Robin. La testata sarà molto connessa alla storia di Robin War. Quello che posso dire di questa saga è i miei personaggi hanno incontrato Batman, una di loro ha incontrato Batgirl: nessuno però ha ancora mai incontrato un Robin. Questo è certamente un pezzo molto importante del puzzle. Come reagiranno i Robin quando incontreranno questo gruppo di ragazzi molto idealisti e ispirati, i quali però non sono necessariamente pronti ad affrontare quello che sta per arrivare? Lo scopriremo in Robin War.

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Fonte: CBR