Dopo Secret Wars, l’unico Logan rimasto a calcare i passi del defunto Wolverine è la sua versione anziana appartenente a Terra-807128, creata anni fa da Mark Millar e Steve McNiven. Oggi, membro degli Extraordinary X-Men e avventuriero non proprio a suo agio con il mondo che lo ha accolto, Vecchio Logan è nelle mani di Jeff Lemire, che ha raccontato dove ha intenzione di portarlo ai redattori di Comic Book Resources.

 

Old Man Logan #1, copertina di Andrea SorrentinoLogan e, spero, anche i lettori all’inizio potrebbero essere piuttosto disorientati. Nel primo numero accogliamo il personaggio nell’attimo del suo arrivo nell’Universo Marvel e da quel momento non ci sarà più sosta. La serie ha un ritmo elevatissimo. Il primo pensiero di Logan è semplicemente evitare che il suo tragico futuro si ripeta in questa realtà, il che gli dà una ragione per vivere e uno scopo molto preciso.

Il primo arco narrativo ha luogo prima del suo incontro con gli Extraordinery X-Men, prima che si renda conto, con un discreto shock, di avere ritrovato tutti coloro che gli erano cari e che ha perso nel suo mondo. Cosa che, con il passare del tempo, avrà le sue ripercussioni emotive, a partire da una certa esitazione nel fidarsi di loro, nel creare legami. Deve ancora capire quale sia il suo posto su questa nuova Terra che lo ha adottato.

Poi gli eventi si sincronizzeranno con Extraordinary e lo vedremo rapportarsi con i suoi compagni, per quanto io abbia intenzione di tenere le due storie il più possibile indipendenti. Lasciamo che ogni serie abbia la sua identità! Old Man Logan racconterà le avventure del personaggio in solitaria: se lo volete vedere giocare in squadra, dovrete leggere Extraordinary X-Men.

Wolverine è sempre stato un personaggio incredibilmente versatile e voglio conservare questa sua caratteristica, facendo in modo che ogni singolo arco di storie appartenga quasi a un diverso genere narrativo. Classicamente supereroico il primo, tra horror e thriller il secondo e un po’ più fantascientifico il terzo.

Old Man Logan, copertina variant stile Hip HopLemire promette di mettere in scena sia la vita di Vecchio Logan nell’Universo Marvel sia quella che si è lasciato alle spalle nell’universo alternativo ormai perduto, attraverso una serie di flashback che ci porteranno negli angoli ancora inesplorati delle Wastelands. Tutto quel che è successo là è importante per caratterizzare il personaggio e renderlo quel che è oggi.

Per me, in questo momento, il mio Logan è in assoluto il personaggio più segnato dalla vita dell’Universo Marvel, quello con più dolore e più cicatrici addosso. Nonostante questo, sceglie comunque di essere un eroe, ogni giorno si alza e prosegue il suo cammino. Trovo che sia una storia molto affascinante da raccontare, quella di colui che è passato attraverso l’inferno e continua comunque a fare quel che è giusto.

Wolverine è un personaggio incredibile di per sé e, per un orgoglioso Canadese come me, probabilmente il più iconico supereroe mio connazionale. Perciò è normale che fossi ansioso di lasciare la mia impronta su di lui. Ma abbiamo visto così tante storie su di lui negli anni che a convincermi è stato proprio il fatto di avere Old Man Logan per le mani. Adoro la storia originale di Mark Millar e l’idea di portare il personaggio nel presente mi permette di essere originale come forse non avrei potuto fare con la sua versione canonica.

Un altro motivo di interesse per Jeff Lemire? Poter tornare a lavorare con il nostro Andrea Sorrentino, già disegnatore per i suoi testi su Green Arrow. In bocca al lupo, pertanto, anche al disegnatore italiano, per il debutto di Old Man Logan, in uscita negli USA a gennaio.

 

Fonte: Comic Book Resources