Le nostre chiacchierate con Micol Beltramini stanno ormai diventando un appuntamento annuale. Due anni fa ci aveva raccontato la nascita della collana Psycho Pop, che ci ha conquistato subito con i suoi primi tre volumi. L’anno scorso aveva fatto un bilancio di questa esperienza e ci aveva presentato l’imminente uscita di Sock Monkey Treasury. Ora, dopo essersi dedicata all’opera omnia di Guido Crepax, l’editor torna a occuparsi di Psycho Pop e ci svela i prossimi tre titoli in uscita.

 

Ciao Micol e bentornata su BadComics.it! Due anni di Psycho Pop, durante i quali sono usciti quattro volumi molto apprezzati da pubblico e critica. Un bilancio di questi due anni di esperienza, a livello editoriale e personale?

Non potrei essere più contenta! È stato un bellissimo viaggio. Mi sono ritrovata a lavorare con persone fantastiche su progetti fantastici, senza tirar via nulla, sempre felicissima del risultato finale e dell’apprezzamento dimostrato, come dicevi, dalla critica e dal pubblico. Potessi scegliere, è il mestiere che farei per sempre – e te lo dice una che normalmente cambia lavoro ogni anno.

Negli ultimi mesi ti sei concentrata sull’edizione Mondadori di tutta l’opera di Guido Crepax. Ci puoi parlare del processo di ricerca dei materiali e del lavoro di editing effettuato?

A costo di suonare eccessivamente entusiasta devo dire che è stato un sogno lavorare con gli eredi Crepax. Caterina, Antonio e Giacomo sono persone spettacolari: hanno accolto me, Davide Barzi e i ragazzi di Edizioni BD prima nel loro studio e poi nella loro casa, condividendo materiali originali, fotografie, aneddoti e ricordi. Andare da loro per scegliere i contenuti speciali da inserire nei volumi era diventato un appuntamento fisso che aspettavamo un po’ come Natale. E poi era talmente bello, alla fine, scrivere di quello che avevamo ascoltato. Ai loro racconti aggiungevamo solo un po’ di contesto, perché per chi si approccia a Crepax è molto importante capire come lavorava in relazione al suo tempo. Cultura, arte, moda, società, politica: tutti temi che amava intrecciare alle sue storie, in particolare quelle di Valentina. Se pensi che l’ha disegnata per trent’anni, dal ’65 al ’95, ti fai un’idea di che viaggio possa essere stato ripercorrere e comprendere a fondo ogni tavola.

In Real Life

E ora, dopo l’avventura nel mondo di Crepax, torni a Psycho Pop, con ben tre volumi in uscita. Cosa ci puoi raccontare di questi titoli?

Il primo selezionato è stato In Real Life, di Cory Doctorow e Jen Wang. È la storia di una ragazzina appassionata di videogiochi che si ritrova a confrontarsi con le ragioni politiche e economiche che stanno dietro ai videogiochi, e al contempo è una bellissima storia di avventura e amicizia. Cory Doctorow è veramente un narratore eccezionale e i disegni di Jen Wang sono al di là di qualunque aspettativa.

Poi c’è Velenose, di Thomas Gilbert. È la storia di due amiche d’infanzia a cui piace un po’ troppo giocare col fuoco – tra Thelma e Louise e Spring Breakers, per capirci. È incredibile che Thomas Gilbert non sia stato pubblicato in Italia finora: è davvero uno degli autori più talentuosi su cui mi sia capitato di mettere le mani. E infatti ce lo portiamo anche a Lucca, e martedì 27 alle 18 (cioè oggi!) sarà con noi da Supergulp sul Naviglio Grande – e a seguire al Secco, poco più in là, per un aperitivo insieme. I milanesi sono tutti invitati!

Il terzo titolo, in uscita poco dopo gli altri, non ha quasi bisogno di presentazioni: Grip di Gilbert Hernandez, uno dei due geniali creatori di Love & Rockets. Chi segue Gilbert sa benissimo cosa aspettarsi: azione, romanticismo, risate, deliranti derive fantascientifiche e filosofiche condite in salsa super-sexy. Poteva mancare alla collezione Psycho Pop? Giammai!

Nella scelta di queste opere e nella lavorazione hai modificato in qualche modo il tuo approccio, sulla base dell’esperienza vissuta con i precedenti volumi?

No no, tutto come prima. Le condizioni di selezione sono sempre quelle: i volumi Psycho Pop parlano di realtà distorta con un approccio fresco, graffiante e ironico. Naturalmente narrazione e disegno devono essere eccezionali: su quello continuo a non transigere! La lavorazione è stata molto simile a quella degli altri volumi: stesso team, stesso impegno, stessa idea condivisa. La sola novità è stata per quel che riguarda Velenose, che essendo in francese è stato tradotto da Davide Bertaina e editato da me in collaborazione con l’autore. Ha scritto anche l’introduzione, Davide. Molto bella.

Passando dalla tua vita da editor a quella da autrice, possiamo aspettarci qualche altro fumetto a breve, dopo l’accoglienza ricevuta da La Vita Inattesa?

Non posso dirti nulla perché è ancora un segreto, ma lasciamo lì ad aleggiare un “ci sto lavorando”!

Velenose