Con l’uscita negli USA di Secret Wars #6 (di nove), le trame imbastite da Jonathan Hickman e disegnate da Esad Ribic stanno iniziando a rivelarsi, mostrando come il piano apparentemente perfetto del Dottor Destino abbia in realtà diversi punti deboli, i quali stanno venendo a galla grazie alla presenza di ben due diverse incarnazioni di Reed Richards, quella classica di Terra-616 e quella proveniente da Terra-1610, l’Universo Ultimate.

Di questi nuovi sviluppi della miniserie evento targata Marvel Comics e delle novità incombenti, ha parlato lo stesso Hickman con CBR, partendo da un confronto fra Mr. Fantastic e Il Creatore:

 

Il Creatore è un super-genio senza filtri e privo di quella bussola morale che invece guida il Reed di Terra-616. E per questo il primo si ritiene migliore del secondo. Per lui non esistono concetti come giusto o sbagliato, che interpreta come convenzioni anacronistiche. Non si preoccupa minimamente della morale come un concetto che possa indicare cosa è accettabile e cosa no. È solo interessato al proprio lavoro, che è quello di giocare a fare Dio, sostanzialmente.

 

Altro protagonista indiscusso della saga è sicuramente Thanos, sul quale lo sceneggiatore si è così espresso:

 

Sembra strano, ma in questa storia tutti giocano a fare Dio, tranne Thanos. Crede che ci sia un ordine naturale nell’universo, e su Battleworld questo è stato calpestato: trova questa situazione offensiva, una sciarada. Quindi non si farà alcun problema a rivelare i segreti di Destino.

 

Anche Tom Brevoort ha detto la sua sugli ultimi eventi di Secret Wars, partendo dal fatto che in questa storia giocano un ruolo fondamentale non solo i componenti della famiglia dei Fantastici Quattro, ma anche Destino, villain per eccellenza della prima famiglia Marvel, oltre a Pantera Nera e Molecola, personaggi che esordirono proprio sulle pagine di Fantastic Four:

 

Non so se si tratti di un canto del cigno per loro. Penso che Jonathan abbia scritto Fantastic Four a lungo, e questi personaggi si sono legati indissolubilmente al suo DNA. Molti elementi narrativi riaffiorati in Secret Wars provengono proprio da quella collana. Perciò non è così sorprendente se questi personaggi e il loro mondo sono parte integrante della miniserie.

 

Infine, Hickman e Brevoort hanno parlato dell’estensione di Secret Wars a nove uscite, anziché otto come precedentemente annunciate:

 

Secret Wars #6, copertina di Alex RossBrevoort – Io e Jonathan abbiamo parlato a lungo riguardo questa scelta, e abbiamo rilevato che c’era ancora tanto di buono da raccontare, specie riguardo i come e i perché della storia.

Hickman – L’unica cosa che contava era la storia, far sì che l’atterraggio fosse qualitativamente valido dopo il decollo. Era la mia unica preoccupazione.

Brevoort – A dire il vero, il “problema” non era tanto nel numero #9, che originariamente doveva essere il numero #8, ma il numero #7. In questo c’era troppa carne al fuoco nella sceneggiatura di Jonathan: ne sarebbe venuto fuori un albo da 45 pagine.

Arrivati a questa consapevolezza abbiamo dovuto valutare tutte le nostre opzioni. Abbiamo quindi diviso Secret Wars #7 nei numeri #7 e #8, e l’originale numero #8 è divenuto il numero #9.

 

Restate sintonizzati con noi per tutte le novità dal fronte Marvel Comics.

Secret Wars #7, anteprima

 

 

Fonte: CBR