Ci siamo per davvero. Benvenuti nell’era All-New, All-Different Marvel. Da noi non ancora, ma negli Stati Uniti la Casa delle Idee ha voltato pagina. Certo, rimane in sospeso la chiusura di Secret Wars, con il numero aggiuntivo dell’ultim’ora (in uscita a dicembre) a prolungare la saga che ha sconvolto l’Universo Marvel, ma le prime testate sono tra noi, come testimonia la nostra recensione fresca fresca di Amazing Spider-Man #1. Chi, se non Axel Alonso, capitano di ventura di questa impresa storica, poteva commentare il passaggio del Mar Rosso ormai avvenuto? Nessuno. Ecco perché siamo qui a condensarvi il succo dei video (che trovate in fondo a questa notizia) ospitati ieri dalla settimanale rubrica Axel-In-Charge di Comic Book Resources.

 

Le nostre speranze per Secret Wars si sono avverate. S’è rivelato il grande evento che speravamo. Ovviamente, giudicheremo quando sarà finito, ma Hickman e Ribic hanno saputo dar vita a un’epica meravigliosa e scioccante. Ha permesso davvero agli editor e agli autori di rimaneggiare il Marvel Universe e rimettere in circolazione nuove idee, facendo spazio al progresso, a uno scatto in avanti.

Temevamo che i lettori potessero prendere l’iniziativa come un semplice What if, per quanto massiccio, come qualcosa di passeggero che non avrebbe contato nel lungo periodo. Non è stato così, fortunatamente, perché tutti quanti abbiamo dato il massimo e offerto storie di grandissima qualità in tutti i settori dell’evento.

Se pensate che All-New, All-Different Marvel sia un rilancio come tanti altri, date un occhiata a quanto diversi sono tra loro i nostri titoli, attualmente. Si tratta di uno spettro di stili, generi, autori e artisti senza precedenti e siamo soltanto all’inizio del percorso. Ora siamo davvero attrezzati per parlare a tutto il mondo, con un ventaglio di offerte enorme.

All-New, All-Different Avengers #1, copertina di Alex RossI cambiamenti razziali dei nostri personaggi, l’inclusione di autori non convenzionali, lo spazio a generi narrativi inclusi in quello supereroistico in grado di cambiarlo dall’interno e il proliferare di personaggi principali femminili non sono un’operazione di marketing, ma un risveglio, il nostro sforzo doveroso e sentito di essere specchio del mondo in cui viviamo oggi, che non è quello di vent’anni fa. E anche in questo, abbiamo appena iniziato.

Siamo arrivati sin qui perché abbiamo ignorato le chiacchiere e perché avevamo tutto questo nel nostro DNA. Credetemi quando vi dico che saremo attaccati da ogni parte per alcune delle cose che stiamo facendo: dagli omofobi, dai razzisti, da chi è affezionato al politically correct e ti salta alla gola o vuole solo dirti che tu non lo sei abbastanza. Ma ci siamo abituati, non ci spaventa. Dobbiamo continuare, convinti di essere nel giusto.

Amadeus Cho non è il nuovo Hulk perché pensavamo che avrebbe fatto bene al marketing, ma è figlio di una domanda, dal fatto che la storia di Bruce Banner che trova una soluzione e poi la perde e torna a vedere il Golia Verde come un fardello l’avevamo già raccontata troppe volte. Ora ne raccontiamo una diversa, in cui Hulk è leggero come una piuma e la domanda è: per quanto può durare? Abbiamo ribaltato del tutto il tavolo.

Spiegata la natura di All-New, All Different Marvel, al giorno uno del suo viaggio, Alonso ha risposto a una domanda su quali siano le serie in assoluto imperdibili di questo nuovo esordio della Casa delle Idee.

Fatemi iniziare da Power Man and Iron Fist, di David Walker e Sanford Greene, che sarà il fumetto definitivo per quanto riguarda le buddy story. Non li abbiamo visti insieme per trent’anni e ora tornano a far coppia, scritti e disegnati da un team creativo da sogno. Ne abbiamo parlato per circa un anno, abbiamo pianificato a lungo e ora ci siamo. Un fumetto metropolitano tra due amici che non hanno quasi nulla in comune, ma hanno un legame speciale.

Star Wars #12Alonso ha anche parlato dell’acquisizione dei fumetti di Star Wars, rivelando che il loro effetto sulle pubblicazioni Marvel è stato sorprendente.

Eravamo eccitatissimi, ma anche spavaldi, convinti di poter vincere facile, con Star Wars. Ci abbiamo messo i nostri talenti migliori e ha funzionato. Abbiamo diversificato la linea includendo nuovi artisti e autori e credo che i lettori ci stiano seguendo molto bene. Quel che stiamo facendo è importante e speciale. Non vedo l’ora di osservare come crescerà in futuro.

Parlando di futuro, ecco l’ultimo commento dell’Editor-In-Chief sui suoi desideri riguardo l’evoluzione della Marvel Comics.

Una delle zone in cui possiamo crescere e stiamo crescendo di più e meglio è l’umorismo. Fino a qualche tempo fa, sembrava che avesse casa solo su Deadpool. Ora abbiamo titoli come Howard The Duck e Unbeatable Squirrel Girl, o come Secret Love, che possono stare al passo. Probabilmente dovrei includere anche Rocket Raccoon nella lista e nuove serie che vi aspettano.

Veder crescere la nostra offerta in questo senso credo sia una cosa importante, come lo è stato dar vita a titoli con protagoniste femminili o vedere molte più culture riflettersi nelle pagine dei nostri fumetti. Credo che includere più umorismo, più titoli che possano definirsi diversi dagli altri, in grado di regalare esperienze diverse e nuove, non solo esteticamente ma anche emozionalmente, sia fondamentale.

 

 

 

 

Fonte: Comic Book Resources