Sulle pagine di Superman, il team creativo composto da Gene Luen Yang (testi) e John Romita Jr. (disegni) ha fatto sì che Lois Lane rivelasse al mondo che Clark Kent e l’Uomo d’Acciaio sono la stessa persona. Difatti, l’arco narrativo intitolato Truth, che si dipana anche sulle altre testate con protagonista Superman, mostrerà le conseguenze di tale, storico evento.

Proprio Yang ha recentemente discusso con CBR di tutto questo e molto altro ancora, rivelando inoltre alcuni dettagli sul prossimo ciclo di storie di Superman, che si intitolerà Justice. Lo sceneggiatore è partito dal rapporto fra il protagonista e Lois:

 

Superman #44, coverPenso che Lois sarà sempre e comunque una parte importante nella vita di Clark. In ogni iterazione di Superman, a prescindere dal periodo o dalla realtà narrativa, Lois e Clark saranno sempre fondamentali l’uno per l’altra. Come si potrà ricucire questo rapporto in una situazione del genere? Come ne usciranno? Dovete leggere il fumetto.

Lo scrittore ha poi parlato del nuovo status quo dell’Uomo d’Acciaio:

C’è una teoria secondo cui Superman è buono perché la sua forza gli permette di essere tale. Se tu fossi super-forte, fondamentalmente l’essere più potente del pianeta, penso sarebbe facile per te essere buono, perché niente potrebbe davvero minacciarti. Ma, da quando è depotenziato, lo stiamo mettendo alla prova. Questo sarà il tema fondamentale del prossimo arco narrativo: vedremo cos’è che rende Superman buono. Si tratta della sua forza o di qualcos’altro? Al momento è obbligato a essere Superman a tempo pieno: non ha più un’identità segreta e non sa come uscire da questa situazione. Dovrà affrontare quello che le persone pensano adesso di lui. Nel prossimo arco narrativo, intitolato Justice, vi sarà tutto più chiaro.

Infine, Yang ha parlato del nuovo villain che il protagonista dovrà affrontare, Hordr Root:

Volevamo esplorare il concetto di “identità segreta”, che è una della pietre angolari della mitologia di Superman e che ha, sostanzialmente, posto le basi del genere supereroistico: siccome lui aveva un’identità segreta, tutti quelli che sono venuti dopo ne hanno avuta una. Volevamo dunque verificare se questo aspetto potesse risultare ancora credibile e funzionale nell’era moderna, nella quale le informazioni viaggiano libere e veloci in tutto il mondo. Per fare questo abbiamo Hordr, personaggio che è l’incarnazione di questa epoca. Al giorno d’oggi è davvero arduo contenere l’informazione o avere segreti. Abbiamo pensato a Hordr come a un Mark Zuckerberg malvagio.

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Fonte: CBR