Ci vuole molto coraggio. Ad affrontare mostri, demoni e draghi, certo. A lottare contro un oscuro signore che minaccia di annettere tutte le terre conosciuteael suo regno di terrore, sicuramente. Ma anche a volersi cimentare in una saga fantasy a fumetti. Perché diciamoci la verità, il filone fantasy in generale, da qualche anno a questa parte, ha inforcato un vicolo cieco. Soffocato da troppi cloni che ambiscono a essere Il Signore degli Anelli della generazione attuale, il fantasy è ad alto rischio, se non di naufragare, quanto meno di impantanarsi in una grossa palude di stereotipi, personaggi e trame ridondanti che nel migliore dei casi offrono una piacevole sensazione di déja vu e nel peggiore suonano telegrafati e prevedibili fin dalle prime pagine.

Peggio ancora, Birthright ambisce a essere una saga che in mancanza di un termine tecnico più preciso proveremo a definire come modern fantasy o urban fantasy, vale a dire quel filone in cui i mondi fiabeschi di turno alternano e intr...