La Forza scorre potente anche al Fan Expo 2015, dove un nutrito parterre di autori e disegnatori dello Star Wars a fumetti della Marvel, tra cui Stuart Immonen, John Cassaday e Charles Soule, ha discusso del proprio approccio ai temi e ai personaggi della Saga, delle loro preferenze e delle loro aspettative. Ecco i punti più salienti e divertenti dell’intervista.

 

Star Wars #8, copertina di Stuart ImmonenImmonen – È stato interessante vedere la crescita esponenziale delle variant cover di Star Wars #1 dal punto di vista di un autore. Inizialmente ho pensato fosse bello che ne facessero una decina. Poi sono diventate 20… e poi sono arrivate a qualcosa come 72 copertine! Mi sono detto: “cavolo, evidentemente il mio lavoro non gli piace proprio, visto che non mi hanno chiesto di farne neanche una.” Non potevo immaginare che avessero intenzione di farmi disegnare la serie vera e propria!

Cassaday – Lavorando sui primi numeri di Star Wars, ho cercato di attenermi più vicino possibile ai concept originali. Volevamo cogliere la stessa atmosfera dei film. Volevamo che sembrassero dei film frapposti tra una pellicola e l’altra. Quindi abbiamo usato scene in “wide screen” a profusione e abbiamo cercato di cogliere quel tono specifico fin dall’inizio.

Soule – Quando si tratta di lavorare su una qualsiasi storia, che parli di supereroi o di Star Wars, agevolare il compito dell’artista è importante. Sarebbe stupido fare il contrario. Se ognuno può calare sul tavolo ciò che gli riesce meglio, il prodotto finale è un fumetto migliore. Quello che faccio quando lavoro con un nuovo disegnatore in genere è chiedergli: cosa ti piace fare? In cosa ti senti più forte? Quali scene pensi di poter realizzare al massimo? E poi cerco di includere quelle scene.

Cassaday – Star Wars è stato una parte importante della mia vita soprattutto dopo il secondo film. L’intervallo di tempo tra L’Impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi furono anni davvero formativi per me in termini di creatività: il secondo film finiva lasciando tutto in sospeso, e dovevo aspettare tre anni. Quando sei un ragazzino, tre anni sono un’eternità. Ricordo che disegnai i miei fumetti e feci addirittura il mio adattamento personale del film… almeno quattro volte!

Soule – La mia esperienza con il franchise è stata analoga, ma nell’intervallo di tempo tra Una Nuova Speranza e l’Impero Colpisce Ancora. Avevo tre fratelli ed eravamo tutti degli appassionati. E dato che non c’era nessun nuovo film e nessun universo espanso, mio papà si creava dei sequel personali e ce li raccontava come favole della buona notte. Era diventata un’usanza di famiglia molto piacevole.

Chewbacca #1

Ai tre è stato poi chiesto su quali personaggi che ancora non hanno utilizzato vorrebbero lavorare. Immonen ha risposto che per lui Star Wars non è completo senza Darth Vader e gli Assaltatori, che ancora non è riuscito a utilizzare. Cassaday ha sentito la mancanza di Yoda, non utilizzabile a causa della fascia temporale in cui sono ambientato i fumetti. Soule pensa che Obi-Wan sia fantastico e che si meriterebbe un progetto speciale.

Alla successiva domanda personale, vale a dire a quali personaggi si sentivano più vicini, Immonen e Cassaday hanno risposto che avrebbero voluto essere Han Solo ma si sentivano più Luke Skywalker, mentre Soule ha stupito tutti affermando di sentirsi vicino all’Imperatore Palpatine.

Da segnalare infine l’inevitabile domanda sulle potenziali fonti di ispirazione del vecchio Universo Espanso: nessuno degli autori attualmente coinvolti ha intenzione di portare in scena personaggi come Thrawn o Mara Jade, anche se sono in programma vari fumetti ambientati negli anni che condurranno a Il Risveglio della Forza. La Marvel ha infatti intenzione di costruire il proprio mito personale, anziché ripiegare su quello passato.

 

 

Fonte: CBR