Farà anche strano pensare a uno dei nemici storici di Spider-Man a zonzo nello spazio, eppure il più famoso simbionte dell’Universo Marvel è proprio questo: Venom è da sempre un personaggio cosmico prestato alle avventure metropolitane. Lo sa bene Robbie Thompson che, dopo il periodo in cui Flash Thompson, attuale ospite dell’originale costume nero dell’Uomo Ragno, ha militato tra i Guardiani della Galassia, non vede l’ora di riportarlo fra le stelle.

Arriva a novembre negli Stati Uniti la serie Venom: Space Knight, per le matite di Ariel Olivetti, e Marvel.com ha intervistato lo sceneggiatore a riguardo. Ecco, in noccioline, quel che ha dichiarato.

 

Venom Space Knight #01, copertina di Ariel OlivettiOltre ad essere un soldato, l’ospite del simbionte e un Guardiano onorario, Flash si appresta a diventare un ambasciatore intergalattico della Terra. Non vedo l’ora di raccontare una grande avventura cosmica che lo veda protagonista. Quando ne ho parlato con l’editor Jake Thomas, lui e la dirigenza Marvel avevano un’idea molto precisa di che direzione prendere e io ne ero entusiasta. Flash e Venom potranno ricominciare di nuovo e diventare quel che han sempre voluto essere: eroi. Nello spazio, per di più.

Ho sempre amato il personaggio di Flash, pilastro per decenni dell’Universo Marvel e sempre in crescita. Negli anni ha spesso interpretato momenti di grande profondità ed emotività. Nato come semplice bullo nell’era Lee/Ditko, è diventato un personaggio tridimensionale a tutti gli effetti e io sono felicissimo di poter aggiungere un tassello alla sua storia.

Così come amo anche Venom. Il costume, la sua personalità, i suoi effetti sulle persone che si legano a lui sono aspetti interessantissimi da esplorare. Quel che sta per cominciare è un nuovo periodo anche nella vita del Klyntar, il simbionte. Pare che sia completamente redento, ha l’occasione di vivere da eroe. Può durare per sempre questa situazione? Staremo a vedere.

Dopo aver tessuto le lodi di Ariel Olivetti, disegnatore dallo stile molto personale, Thompson ha parlato della menomazione fisica del suo protagonista: come sappiamo a Flash mancano entrambe le gambe, quando non veste il simbionte.

Mia madre è un’infermiera e io sono cresciuto negli ospedali di riabilitazione, quindi per me è importante rappresentare questo particolare. Le menomazioni di Flash non lo definiscono come persona, ma certamente fanno parte di lui e dell’uomo che è destinato a diventare.

In generale, voglio onorare la sua storia e, contemporaneamente, portarlo là dove non è mai stato prima. Flash ha avuto una vita durissima, ne ha passate di cotte e di crude. Un paio di volte ha proprio toccato il fondo. Ma ora ha l’occasione di guardare avanti. Non sarà facile per lui e dovrà farlo un passo per volta, giorno dopo giorno. Per la prima volta da anni, però, ha uno scopo e una speranza.

Venom non avrà nuovi poteri, ma sarà ghiotta l’occasione di esplorare le potenzialità dei suoi in un ambiente come quello dello spazio aperto e, soprattutto, sui singoli pianeti che avrà occasione di visitare.

Aspettatevi tanta azione molto dinamica, creature bizzarre e mondi strani. Ariel è davvero brillante e si sta divertendo moltissimo con queste avventure. Progetta ambienti, specie aliene e navi spaziali meravigliose. Ogni volta mi stupisce e le sue tavole sono per me un’ispirazione a inventare qualcosa di sempre più strano e affascinante solo per vedere come lo interpreterà sulla pagina.

 

 

Fonte: Marvel