Visti i suoi risultati su She-Hulk, non possiamo che essere d’accordo. Parere rafforzato dagli schizzi che ha mostrato a Newsarama (e che vedete in questa news) parlando del processo di reinvenzione di Wanda Maximoff.
Quando mi hanno chiesto se volevo occuparmene, mi sono messo a saltare, a urlare e poi mi sono bloccato per un attimo. Ero entusiasta, nervoso, incapacitato. Certo che volevo, stiamo scherzando? Il lavoro è stato altamente collaborativo. L’impulso iniziale è stato di renderla voluttuosamente gotica, oscuramente romantica.
Abbiamo preso qualche elemento dalle femme fatale dei gialli e dalla moda stregonesca contemporanea. Autore ed editor volevano che creassi una nuova tiara ispirata agli accessori per capelli da gioielleria, su cui il mio primo tentativo era molto poco tradizionale. Il primo passo, comunque, si è concentrato soprattutto sul mantello e l’abito dell’uniforme.
I modelli che vedete marcati da una “x” azzurra sono quelli che preferivo. Mi hanno chiesto una tunica rossa e un mantello del tutto rinnovato. Devo dire che mi sono divertito un sacco a giocare con i particolari.
Il lavoro sulla tiara è arrivato in una seconda fase del lavoro. Mi hanno chiesto di richiamare il design di quella classica nella nuova versione, conservando il colore e l’altezza. Negli studi potete vedere il processo creativo: dalla prima, del tutto irriconoscibile, all’ultima, che considero una sorta di ibrido tra vecchio e nuovo. Sarebbe stato divertente innovare del tutto, ma immagino sia più furbo citare l’iconografia nota.
Fonte: Newsarama
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