Chi sono i Guardians 1000? Questa la domanda che campeggia sulla variant cover di Carlo Barberi per Guardians of Infinity #1, la serie che Dan Abnett scrive per le matite del disegnatore messicano. Dopo averci mostrato i Guardians 3000, successori di un millennio della squadra attuale, Abnett sembra intenzionato a farci conoscere anche altre incarnazioni del gruppo. Ecco cos’ha raccontato lo sceneggiatore in merito, ai microfoni di Comic Book Resources.

 

Guardians of Infinity #1, copertina variant di Carlo BarberiSono intenzionato a scrivere le vicende dei Guardiani in qualunque era si svolgano. La Marvel mi ha chiesto se avevo voglia di scrivere l’arco narrativo principale della nuova testata e mi è sembrata una grande idea. Durante la serie, volevo mescolare molto le carte, traendo personaggi dalle diverse incarnazioni del gruppo e facendoli interagire fra di loro in modo inedito.

Ovviamente, un’operazione del genere coinvolge da vicino i viaggi temporali, poiché i team che conosciamo sono separati da anni, secoli, millenni. Tuttavia, sarà una mia pensonale versione di viaggio nel tempo, non il solito tuffo nel passato per cambiare il futuro.

Gli editor si sono detti entusiasti dell’idea e hanno subito pensato ad altri elementi che si sarebbero potuti inserire in quel contesto. E tutto è venuto da sé, in modo molto naturale. La serie ci permetterà di vedere alcuni tra i Guardians 3000 e alcuni componenti del gruppo attuale uniti per un singolo scopo, in modo da dimostrare che tutti loro sono Guardiani della Galassia a pieno diritto, ma che i due gruppi hanno identità molto diverse.

Abnett ha parlato del trio che inizierà le danze, formato da Groot, Drax e Rocket Raccoon, che secondo lui hanno una maniera del tutto particolare di interagire nella maggior parte delle storie dei Guardiani. Tutti esistevano come personaggi indipendenti prima della nascita della serie, ma assieme sono divenuti incredibilmente divertenti.

Guardians of Infinity #1, copertina variant hip hopDrax è stato uno dei miei personaggi preferiti a lungo. Adoro il modo in cui tiene assieme un’incredibile spietatezza da guerriero e una coscienza riluttante che lo tormenta e, nonostante tutto, gli rende ben chiara la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Ho pensato che metterlo assieme agli altri due sarebbe stato molto divertente, anche data la rivalità fra Drax e Rocket.

Dai Guardians 3000 ho preso Vance Astro, Nikki Gold, Martinex e Charlie-27. Anche loro sono una manica di vagabondi, ma sono anche eroi molto più convenzionali rispetto alle loro controparti. Si tratta di ribelli e guerrieri per la libertà. La stessa Nikki potrà anche essere una peste, ma è soprattutto una donna dal cuore nobile. La domanda è: come si trovaranno, obbligati dalle circostanze, a lavorare fianco a fianco?

Gli eventi che danno vita all’avventura, spiega Abnett, saranno connessi con il resto della continuity, ma in maniera piuttosto laterale. Il tutto partirà da un’idea di Rocket, intenzionato a guadagnare qualche soldo in affari non proprio chiari.

Nel processo, ecco che lui, Drax e Groot incontrano i Guardians 3000, che stanno investigando la situazione per motivi più nobili e sono già andati a fondo del mistero in questione. Improvvisamente, tutti capiscono di essere coinvolti in qualcosa di inaspettatamente grosso. La domanda, a questo punto, è inevitabile: dove spunteranno i Guardians 1000?

Vedremo molti di loro nella serie. Adoro quando lavori a un progetto e, durante i brainstorming con gli editor, saltano fuori delle idee inaspettate. Ed è andata proprio così, nel cercare di giustificare l’incontro tra due team di Guardiani, ecco che ne è nato un terzo. Ovviamente non è soltanto una scusa narrativa, ma farà parte del mistero da risolvere lungo la storia.

La cosa interessante è stata la scelta di andare indietro nel tempo (almeno apparentemente). Quando si parla di avventure spaziali e viaggi temporali, è sempre facile e un po’ scontato fare ipotesi sul futuro. Invece noi siamo tornati indietro di un millennio. Dopotutto, i primi Guardiani creati sono quelli del 3000, poi sono venuti i nostri. Sembrava sensato riavvolgere ancora il nastro fino a quello che forse è il primo team, all’origine di questo nome ricorrente nella Galassia.

Guardians of Infinity #1, copertina di Jim CheungAbnett afferma che i tre gruppi sono animati da filosofie di base e modi di stare insieme completamente differenti. Rocket e i suoi sono sostanzialmente dei rinnegati, dei pirati; Vance e gli altri sono nobili di cuore, eroici, sempre e solo ben intenzionati; i Guardians 1000 saranno elisabettiani, medievali, protettori cosmici da svezzare, ancora preda dello stupore nello scoprire nuovi luoghi del cosmo.

Saranno un gruppo di personaggi interamente nuovi. Solo uno di loro è umano e lo vedete sulla sinistra della copertina regolare, ovviamente potenziato da una tecnologia futuribile. Credo che i conoscitori del cosmo Marvel si divertiranno a fare ipotesi e scoprire quali legami essi abbiano con le varie razze e civiltà sparse nello spazio.

Questo eterogeneo gruppo di protagonisti sarà fisso o continuerà a variare? Abnett dice che è troppo presto per dirlo, dato che bisognerà capire come la gente risponderà al primo arco narrativo. Tuttavia l’idea è quella: alcuni personaggi dovrebbero rimanere più a lungo, altri andarsene per poi tornare in una sorta di ideale turn-over.

Al momento, la volontà è quella di esplorare il concetto fondativo dell’essere Guardiani della Galassia, a prescindere dall’epoca in cui ci si trova. Il che suggerisce ampia libertà nel cambiare i componenti di questa curiosa e inusuale squadra di avventurieri.

 

 

Fonte: Comic Book Resources