Silvia BallardiniSilvia Ballardini, in arte conosciuta come Silly (o Silly Lunastorta). 1991, Italia, fumettista e illustratrice, nerd. È cresciuta a suon di fumetti e cartoni animati, e forse è proprio questo il motivo che l’ha spinta ad iscriversi prima al liceo artistico della mia città, Ravenna, e poi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ha conseguito un diploma triennale.

Il suo immaginario artistico affonda le sue radici principalmente nel genere fantasy e steampunk, passa attraverso alla moda vittoriana, l’animazione e la cultura giapponese, fino ad arrivare alle meraviglie della natura, le leggende e tutto ciò che sa di magico… ma ogni sua dipendenza, in realtà, influisce inevitabilmente sul suo lavoro: serie tv, cinema, libri, fumetti, manga, fantascienza, videogiochi e via dicendo.

Al momento lavora come illustratrice freelance, vende le sue creazioni sul suo negozio online e sta per trasferirsi ad Edimburgo per migliorare il suo inglese ed esplorare un differente scenario artistico.

 

 

steampunkCiao Silvia! Grazie per essere con noi. Allora, partiamo dagli inizi: come e quando hai cominciato a disegnare?

Ciao! Grazie a voi per l’interesse dimostrato verso i miei progetti!

Diciamo che disegno da che ho imparato a tenere in mano un pennarello, ma la passione vera e propria è nata quando, alle scuole medie, mi sono scontrata per la prima volta con l’asprezza del mondo reale. Mi sentivo fuori posto e disegnare era allora un modo per distaccarmi da quella realtà. In quegli anni ho deciso che sarei diventata una fumettista e che quello sarebbe stato il mio modo di riscattarmi e trovare il mio posto nel mondo. Sì, so che suona come la storiella stereotipata di un romanzetto da quattro soldi… ma è andata esattamente così!

Parliamo del progetto “Nina’s geek self”: la protagonista è una ragazza che sogna di diventare attrice teatrale, districandosi tra la quotidianità e le sue aspirazioni, con una sana dose di umorismo e cultura nerd al femminile. Come è nata l’idea? Quanto c’è di autobiografico?

Ho creato il personaggio di Nina circa un anno fa in vista di un progetto in collaborazione con un’amica e collega. In realtà la storia da cui proviene è ancora in cantiere, ma nel frattempo Nina ha preso vita propria: ho iniziato infatti a disegnare le vignette di cui è protagonista per un concorso online e successivamente, avendo avuto un buon riscontro – in molti mi hanno confessato con entusiasmo quanto si rispecchiassero in lei – mi è venuta voglia di provare a raggrupparle in un volumetto e stamparle. Non posso negare di avere proiettato su Nina una buona parte di me stessa, nonostante mi fossi ripromessa di distaccarmene… credo che le differenze emergeranno in modo più decisivo quando, in un prossimo futuro, svilupperò la storyline per cui è nata!

Nina's Geek SelfCosa ti ha spinta a intraprendere la campagna di crowdfunding? Avevi valutato altre opzioni prima?

In quest’ultimo anno mi sono interessata parecchio all’autoproduzione, quindi ancor prima che nascesse il libro ero già improntata a sperimentare quella strada. Mi incuriosiva e trovavo molto stimolante l’idea di creare qualcosa totalmente con le mie mani, dal primo incerto bozzetto a matita al vero e proprio libro stampato. La stessa curiosità mi ha spinta verso il crowdfunding, di cui ero venuta conoscenza grazie alle fortunate campagne per la produzione del film di Veronica Mars e Wish I Was Here. Mi sono buttata senza troppe aspettative e senza pensare al risultato finale, il mio intento era principalmente quello di mettermi alla prova e fare una nuova esperienza!

Come hai promosso la campagna?

Principalmente su Facebook, sfruttando la mia pagina e i gruppi dedicati all’illustrazione e al fumetto. Ho inoltre riesumato tutti gli account in disuso dei più disparati social network (sono praticamente onnipresente sul web!) e ho persino vinto l’ansia della webcam per fare un video per Youtube. Devo dire che, tra tutti i social, Twitter mi ha sorpresa: prima d’ora non ci ero mai andata troppo d’accordo, invece si è rivelato di grande aiuto.

Sei molto giovane ma nel tuo tratto si intravede già uno stile personale: quali sono i tuoi autori di riferimento?

Sono una figlia dei manga e della cultura giapponese, come forse si può intuire già dal primo sguardo ai miei disegni. Praticamente sono cresciuta a pane, Dragon Ball e Final Fantasy. Gli autori (e disegnatori) a cui ho fatto riferimento nel corso degli anni sono tantissimi, ma forse quelli che più mi hanno ispirata sono Hayao Miyazaki, Hiromu Arakawa (Fullmetal Alchemist), Range Murata (Last Exile) e Akihiko Yoshida (Final Fantasy). Anche il mio amore sfrenato per Tony Sandoval deve avere in qualche modo influito sul mio lavoro. Poi ovviamente non posso non citare Barbara Canepa e Alessandro Barbucci, il loro “Witch” ha rappresentato per me una decisiva spinta verso il mondo del fumetto!

Normal Girls - Geeky GirlsChe idea ti sei fatta della situazione fumettistica italiana? Credi che ci siano possibilità concrete per i giovani autori?

In ambito artistico dubito che si potrà mai parlare di possibilità concrete: per gli esordienti è e sempre sarà una gara dura, a prescindere da quale parte del mondo provengano. Comunque, a parte il fatto assodato che ormai da diversi anni l’Italia tende ad importare più che altro fumetti dall’estero, magari di autori già conosciuti, ho notato un’altra più recente tendenza: ho l’impressione che diversi editori italiani, dopo l’avvento dei social network, scelgano gli emergenti da pubblicare in base al numero di followers… è un modo per investire a basso rischio, ma purtroppo non è un metro di misura valido per giudicare la capacità reale di un artista, soprattutto se si tratta di “likes” su Facebook. A mio avviso è molto più apprezzabile chi, per limitare i rischi, ha fatto la scelta di pubblicare i fumetti in formato digitale. Insomma… a conti fatti, non credo sia un caso se l’autoproduzione sta guadagnando sempre più popolarità e dignità nell’ambito dello scenario artistico italiano!

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Stai lavorando a qualcosa in questo momento?

Oltre ai gadget che creo regolarmente per il mio negozio online, attualmente sto lavorando ad un libro illustrato di stampo ambientalista/fantastico e ad un fumetto puramente fantasy, che poi è il genere a cui mi piacerebbe dedicarmi a tempo pieno. Tra poco più di un mese, inoltre, mi trasferirò ad Edimburgo per un periodo non precisato, con l’intento di perfezionare il mio inglese ed esplorare un nuovo ambiente artistico… sarà un’ottima occasione per promuovere “Nina’s geek-self” anche nel Regno Unito!

 

Silvia Ballardini