Con il numero #8 di Star Wars giunge il passaggio delle consegne dei disegnatori: al posto di John Cassaday subentra Stuart Immonen, che può vantare una carriera da appassionato di vecchia data di Star Wars. Nel corso di un’intervista con Newsarama, Immonen spiega come si è preparato al compito di illustrare i nuovi capitoli della saga stellare a fumetti sceneggiata da Jason Aaron.

Star Wars #8

Star Wars #8

Jason è un bravissimo scrittore, e naturalmente cerco sempre di fare in modo che una nuova collaborazione giri al meglio. Nello specifico, ha dimostrato una dote quasi sovrumana nel catturare le voci giuste per i personaggi di Star Wars, quindi ho sentito un po’ di pressione al momento di cominciare: se per qualche motivo il lettori non dovessero entrare in empatia, sarebbe probabilmente colpa mia.

Non ho fatto molte cose speciali prima di iniziare i lavori, se non comprare qualche libro che avevo intenzione di comprare comunque, i tre recenti libri “Making of” firmati da J. W. Rinzler, delle letture straordinarie. Inoltre, i dvd della trilogia classica non sono mai lontani dal mio lettore. Ho passato molto tempo a esaminare in dettaglio migliaia di screencapture di quei film, cosa che non ha fatto che rafforzare la mia convinzione di quanto siano straordinari.

Star Wars di Stuart Immonen, sketch 1

Star Wars di Stuart Immonen, sketch 1

L’epoca di Episodio IV di Star Wars è molto ben definita: i set allestiti da Roger Christian, i costumi decisamente “poco fantastici” di John Mollo e gli accessori e i modelli “usati e consumati” di Joe Johnston e Colin Cantwell sono tutti delle influenze importanti, e tutto quel lavoro è molto ben documentato: nel volume Art of Star Wars di Carol Titleman (la mia copia cade a pezzi per quanto l’ho usata) al libro fotogrfico Star Wars Costumes di Brandon Alinger.

Inoltre, c’è una serie pressoché infinita di foto dietro le quinte e di produzione disponibile online. Quando credi di avere ammassato tutto quello che esiste, Pinterest, Tumblr e vari fansite continuano a sorpenderti.

Se messo alle strette, dovrei ammettere che la mia devozione a Star Wars inizia e finisce con il primo film. Mi piace il resto della trilogia originale, mi piacciono alcune cose dei prequel, e sono sicuro che mi piacerà il Risveglio della Forza. Ma se la saga fosse composta soltanto dal film del 1977, sarei soddisfatto. In quel microcosmo c’è tutto l’essenziale, e mi piace il fatto che si alluda ad altri eventi più grandi senza esplorarli a fondo; mi piacciono le interpretazioni oneste e la sincerità della storia. Sono una persona semplice, evidentemente.

Non penso di essere un fan maniacale come ce ne sono tanti, ma a volte mi capita di fare impazzire il resto della squadra con delle piccole note di precisione, come il numero giusto di pulsanti sulla spada laser di Luke e tutti i comandi nell’abitacolo di guida del Millennium Falcon. Consideratemi un Geek, ma un Geek professionale!

 

 

onte: Newsarama