La storia narrata in Secret Wars #5, uscito in questi giorni con testi di Jonathan Hickman e disegni di Esad Ribic, ha mostrato fra le altre cose l’identità del trio di personaggi responsabile della nascita del pianeta Battleworld, a seguito della distruzione dell’Universo Marvel causata dall’ultima Incursione.

Proprio Hickman ha parlato delle recenti rivelazioni della miniserie evento Marvel con Comic Book Resources, partendo dal suggestivo dialogo fra il Dottor Destino e Molecola:

 

Secret Wars #5, coverTutto questo ha radici in ciò che ho scritto per Avengers e New Avengers. Proprio su quelle pagine è stato introdotto il personaggio di Molecola. Abbiamo lasciato intendere che proprio lui sarebbe stato una parte importante in quello che stava per avvenire. Come molti altri personaggi, lui è una tessera importante di un quadro generale a lungo termine: devono ancora accadere tante altre cose.

Secret Wars è stata concepita per essere una sorta di “gioco finale”, qualcosa su grandissima scala. Mi meraviglio di non essere stato licenziato solo per aver ideato questa storia. In sostanza, Molecola ha permesso a Destino di diventare un dio. Così che, mentre Destino è stato occupato nella creazione di Battleworld, e nel mantenere solida la sua struttura, il potere che utilizza per fare tutto questo viene proprio da Molecola.

La cosa difficile riguardo questo numero era riuscire a mettere così tanta carne al fuoco in trenta pagine di storia, cercando di spiegare l’origine di Battleworld nella maniera più chiara possibile. Mentre Molecola veniva assassinato attraverso il tempo, la sua psiche diveniva sempre più fratturata e instabile. Il risultato finale è dunque questo: un personaggio spezzato a metà, il quale è stato però come una sorta di gigantesca batteria contenente tutto il potere degli Arcani, oramai distrutti. Molecola rappresenta dunque le fondamenta sulle quali si erge Battleworld: non so quanto queste siano davvero solide… Ma Destino ha fatto del suo meglio con quanto aveva a disposizione.

 

Secret Wars #5, variant cover ANel suddetto numero della miniserie abbiamo avuto anche modo di esplorare la reazione di Destino all’omicidio del suo alleato Dottor Strange, come visto nel numero #4.

Non so se pensa di aver fatto qualcosa di sbagliato in quell’occasione. È consapevole di poter compiere errori. Quel che è certo è che Destino incolpa sicuramente Strange per averlo obbligato a ucciderlo: ciò che aveva fatto era semplicemente inaccettabile per Victor. Sicuramente la cosa lo ha turbato, ma non credo si senta in colpa.

Nel frattempo, il ruolo della piccola Valeria Richards nella storia sta assumendo sempre più importanza. Sulla piccola figlia di Reed Richards e Susan Storm lo scrittore si è così espresso:

È un tipetto davvero intelligente. In questa storia è la degna figlia di Destino, così come lo era di Richards su Terra-616. Non è una persona che si piega alle regole e non ama seguire gli ordini: è molto, molto curiosa.

Alla fine di Secret Wars #5, Thanos si trova oltre lo Scudo, nei territori più pericolosi del pianeta Battleworld. Oltre questa barriera, inoltre, vi sono almeno due versioni del Matto Titano: quella dell’originale Terra-616 e quello della miniserie Il Guanto dell’Infinito. Mera coincidenza?

Penso che vi siano almeno un’altra coppia di Thanos in giro per il pianeta. Un Thanos è molto raro, ma mai come un Destino o un Reed. Inoltre, Il Guanto dell’Infinito è una storia a sé. La prossima uscita di Secret Wars sarà qualcosa di ancora più grande, il numero #7 ancora di più, e nel numero #8 accadrà di tutto. Sarà divertente.

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Secret Wars #5, variant cover B

 

Fonte: CBR