Star Wars #8, copertina di Stuart ImmonenStar Wars targato Marvel aveva superato ogni più rosea aspettativa di vendite e di critica, grazie alla felice combinazione delle sceneggiature di Jason Aaron e i disegni di John Cassaday, al punto che in molti avevano temuto il peggio quando l’abbandono della serie da parte di Cassaday aveva minacciato di “spezzare l’incantesimo”.

Ogni timore è stato messo a tacere dall’arrivo sulla serie di Stuart Immonen, che ha dimostrato di saper raccogliere l’eredità di Cassaday e allo stesso tempo fornire una sua interpretazione personale e avvincente degli scenari e dei personaggi stellari.

Sulle pagine di Comic Book Resources, Immonen ha raccontato della sua preparazione, delle sue sfide e di ciò che vedremo sulle future pagine di Star Wars.

 

Un aspetto che amo molto del lavoro di Star Wars è l’opportunità di allontanarsi dalla ripetizione pedisseque di ciò che abbiamo visto nei film, ma anche di sfruttare vignette in primo piano o gigantesche panoramiche in doppia pagina al fine di immergersi nei dettagli e di fornire un’esperienza più tridimensionale possibile. Non ricicliamo pedissequamente i film, ma cerchiamo comunque di offrire un’esperienza cinematografica.

Star Wars #9Le fattezze dei tre attori principali, specialmente all’epoca del primo film, sono molto difficili da catturare… almeno per me, ma da quello che ho letto mi pare di capire che non sono solo in questo. Carrie Fisher è probabilmente la più difficile. Sono felice di sentire che ai lettori piaccia la mia resa, ma credo di dover ancora riuscire ad esprimermi in modo completamente soddisfacente.

Chiedi allo spettatore medio che aspetto ha la Principessa Leia, e ti dirà che ha i capelli bruni con le doppie ciambelle e un vestito bianco, ma i suoi tratti somatici (occhi, bocca, mascella) sono talmente sottili, specialmente all’età di 19 anni, che possono essere sfuggenti.

Mi sforzo molto di cogliere il linguaggio corporeo dei personaggi, soprattutto per assicurarmi che una storia possa essere “letta” anche senza i dialoghi. Per anni ho avuto fama di essere il disegnatore “tranquillo”, quello che sapeva disegnare bene le scene comuni di dialogo tra i personaggi, e immagino che sia vero.

Star Wars #10Ammiro moltissimo il lavoro di Ralph McQuarrie, su questo non si discute, e il fatto che le sue opere continuino a circolare e a essere famose quando buona parte del lavoro dei conceptual designer non raggiunge mai il grande pubblico è la migliore testimonianza della sua bravura.

Nel caso di Star Wars, tuttavia, per me è utile soprattutto andare alla fonte primaria: i modelli, gli oggetti di scena, le foto di produzione e le scene dei film, che non affidarmi all’interpretazione di un altro artista, anche se si tratta di un artista coinvolto nella pre-produzione del film.

Molti mi chiedono quando rivedremo Darth Vader. Sembra quasi che non sia veramente Star Wars senza di lui, vero? Posso solo dire che Darth Vader non è ancora comparso in nessuna sceneggiatura che ho ricevuto, ma non è mai troppo tardi per farlo entrare in scena. E in ogni caso, avremo Darth Vader in abbondanza dal numero #13 di Star Wars in poi!

 

 

Fonte: CBR