Inizia da dove si era interrotta quella della scorsa settimana, la periodica chiacchierata tra Axel Alonso, Editor-In-Chief della Marvel Comics e i giornalisti di Comic Book Resources: dalla questione della diversità razziale tra i ranghi della Casa delle Idee.

 

Invincible Iron Man 1 Adi Granov VariantNon si può negare che ci siano meno persone di colore rispetto a un tempo tra i nostri sceneggiatori. Ci sono diversi artisti, ma meno autori. Nel 2007 avevamo Dwayne McDuffie, Reggie Hudlin e Kevin Grevioux, tutti su testate regolari e importanti. Ma si tratta di una situazione temporanea e del tutto casuale. Tra l’altro, abbiamo dei progetti che la ribalteranno piuttosto a breve. State a vedere.

Il fumetto ha perduto un talento enorme con la morte di Dwayne McDuffie [ci ha lasciati per complicazioni durante un intervento al cuore quattro anni fa, n.d.r.]. Tom Brevoort ha sempre lavorato a stretto contatto con lui e chissà cosa avrebbero realizzato insieme, se non fosse capitato quel che sappiamo. Lo stesso discorso vale per Robert Morales [sceneggiatore di Capitan America: La Verità], con cui invece io ho collaborato e a cui ero molto vicino.

Il fatto è che siamo sempre a caccia dei migliori talenti, non importa la provenienza etnica o la nazionalità. Null’altro che il talento: attorno a grandi professionisti d’esperienza come Coipel, Ramos e Cho, negli ultimi anni avete visto e continuate a vedere sulle nostre pagine un sacco di artisti e autori di origini sempre diverse, spesso appartenenti a minoranze.

Il tutto parte dal fatto che il nostro staff editoriale è, di fatto, multietnico a livelli mai raggiunti dalla nostra compagnia, nè nessun’altra casa editrice di fumetto. Ci sono tante cose a cui siamo attenti. Anni fa, ad esempio, cancellammo la serie X-23 e ci trovammo senza nemmeno una testata regolare che avesse per protagonista individuale una donna. Ci siamo guardati allo specchio, abbiamo discusso e abbiamo capito che c’era un problema da affrontare. Ed ecco Ms. Marvel, Black Widow e Captain Marvel, seguite dalla moltitudine delle nostre attuali serie al femminile e dall’influsso fondamentale sulle nostre storie di autrici come DeConnick, Willow Wilson, Bennett e Stevenson.

Marvel Zombies 3 interni 1

Marvel Zombies #3, interni 1

Passando a questioni editoriali più pressanti, l’intervista ha deviato sul post di Tumblr di Brian Michael Bendis che suggerisce una seconda serie a sua firma con Iron Man come protagonista. Alonso è stato vago, dicendo che Bendis e Marquez hanno un progetto di lunga durata che potrebbe anche dar vita a una seconda testata. Ma ancora non c’è nulla da confermare. Incalzato sulle possibilità della Marvel di investire su Iron Man al punto da affidare a una delle penne principali addirittura due serie, come avverrebbe per Spider-Man o per Batman alla DC Comics, Alonso ha detto, scherzando:

Guardate che ha fatto tutto Brian, io non ho molto da dire, se non questo: la rivelazione che leggerete nell’ultima pagina di Invincible Iron Man #1 è una cosa abbastanza grossa da meritarsi da sola un’intera serie per spiegarla. Rivenditori, siete avvisati, comportatevi di conseguenza.

Si è quindi passati alla nuova serie, annunciata al Comic-Con, dal titolo Spidey, che racconterà le avventure dell’Uomo Ragno da adolescente, cosa che non accadeva dai tempi di Untold Tales of Spider-Man di Kurt Busiek, almeno nei confini della continuity ufficiale.

Spidey racconta le gesta del supereroe più popolare del mondo nella sua incarnazione più iconica. In quasi tutti i media che non siano il fumetto, l’Uomo Ragno frequenta il liceo. Quindi, per i fan che arrivano da altre piattaforme l’ideale è prendere contatto con una pubblicazione che lo proponga a quell’età. Detto questo, sappiate che sarà una grande serie e che vi piacerà sia che siate dei lettori di vecchia data che nuovi arrivati.

Marvel Zombies 3 interni 2

Marvel Zombies #3, interni 2

A conferma del grande investimento della Marvel sulla serie, le firme di Robbie Thompson e Nick Bradshaw dietro al progetto:

Robbie ci ha sorpresi e affascinati tutti quanti con Silk, dimostrando di avere molto ben presenti le difficoltà di un supereroe alle prime armi. Nick è uno degli artisti più dinamici che ci siano in giro. La sua resa di Spidey vi lascerà a bocca aperta. Abbiamo scelto due ottimi professionisti per una ragione: vogliamo che questa serie sia percepita come una componente importantissima dell’attuale mitologia di Spider-Man.

Infine, un breve commento su Hercules di Dan Abnett e Luke Ross, definita da Alonso come una piacevole sorpresa e una versione decisamente rinverdita e rinnovata del dio dell’Olimpo di casa Marvel. Pare che, nonostante le voci che parlavano di un nuovo Ercole post-Secret Wars di orientamento omosessuale, questa caratteristica non sia confermata. Alonso ha spiegato che la sua relazione con il James Howlett di X-Treme X-Men ha avuto luogo in una versione alternativa dell’Universo Marvel ed è rimasta confinata in quella realtà.

Come sempre, a corredo dell’articolo e nella gallery sottostante trovate le tavole in esclusiva che Alonso porta in dote ad ogni Axel in Charge. Provengono da Old Man Logan #4, Marvel Zombies #3 e Last Days of Ant-Man #1.

 

 

Fonte: Comic Book Resources