Jeff Lemire

Jeff Lemire

Kiel Phegley di Comic Book Resources intervista Jeff Lemire, uno dei più attivi e stimati scrittori (e non solo) del comicdom di questi ultimi anni. Dai suoi impegni su progetti indipendenti fino al ruolo di autore di Extraordinary X-Men per la Marvel, passando per il contributo alla rifondazione della mitologia Valiant, tramite il personaggio di Bloodshot: ecco gli argomenti toccati nei tre video che trovate in coda a questo articolo e nel riassunto che ve ne facciamo qui di seguito.

In Valiant relizzo delle illustrazioni, cosa che non faccio in altri contesti. Lì godiamo di grandissima libertà e ho deciso di sperimentare quest’idea folle di realizzare piccoli Bloodshot in miniatura, nella forma di mini-illustrazioni, che tromentano il personaggio, come una specie di apparizioni oniriche, che potrebbero essre reali o immaginarie e lo mandano ai pazzi. Un’idea che difficilmente sarebbe accettabile altrove.

La dirigenza Valiant, nella persona di Warren Simmons, è entusiasta nel correre questi rischi e fa sì che i fumetti mi diano la sensazione di appartenermi, come dei progetti personali. Mi consentono di prendere il loro personaggio e di renderlo quasi del tutto mio. Un privilegio.

Lemire ha detto di non avere alcun pregiudizio nel lavorare con le big del fumetto, si tratta semplicemente di capire se il progetto che propongono sia giusto e interessante per te.

Ho incontrato sempre e solo gran bella gente e ottimi colleghi alla Marvel e alla DC. Cerco di far parte di ogni situazione che riesco a seguire e che mi interessa. Alcuni progetti funzionano, altri meno. In generale, certo, situazioni come quella della Valiant, che implicano realtà più piccole e universi narrativi meno vasti, sono più facili, ma non necessariamente migliori.

Extraordinary X-Men #1Parlando di Marvel, l’autore ha discusso i due fumetti di cui si occuperà per la Casa delle Idee, ovvero Extraordinary X-men e Old Man Logan, due importanti testate mutanti che, non ne ha fatto mistero, lo mettono decisamente sotto pressione.

Spesso, quando lavori su questi personaggi che conosci fin da bambino, tendi a tornare alle cose che amavi a quell’epoca, a cercare di recuperare quelle atmosfere. Gli X-Men che ho amato sono quelli degli anni Ottanta, gli anni di Chris Claremont e dei Nuovi Mutanti, specialmente il lavoro assieme a John Byrne e John Romita Jr. Infatti il mio team ricorda molto quel periodo, anche se le versioni di Logan e Jean sono diverse e questo cambia completamente le dinamiche interne.

Amo avere Tempesta come leader del gruppo. Ciclope è un gran personaggio, il vero mutante Alpha, se vogliamo. Tuttavia, senza rivelare troppo, negli otto mesi di vuoto successivi a Secret Wars, sarà molto, molto impegnato nel conflitto tra Inumani e Mutanti sulla Terra. Questa è forse la prima volta in cui Ororo può davvero farsi avanti e prendere in mano la torcia, guidare il gruppo verso il sogno di Xavier, fare degli X-Men il suo team in tutti i sensi. Ed era ora, perché è uno splendido personaggio.

Ultimo argomento, i ritardi sul suo titolo pubblicato da Dark Horse, Black Hammer, realizzato assieme a Dean Ormston.

Ho scritto circa otto sceneggiature e Dean ha finito di disegnare il primo numero, che per la cronaca è stupendo. Solo che poi ha avuto un inaspettato attacco di cuore. Ora sta molto meglio, ma recupera lentamente. Abbiamo deciso di mettere il progetto in pausa e aspettare per dargli tempo di guarire del tutto e, attualmente, non abbiamo una data di ritorno. L’importante è la sua salute. Quando sarà il momento, ve lo faremo sapere.

 

 

Fonte: Comic Book Resources