Salvatore Callerami è nato il 23 aprile 1988 a Catania. È un fumettista autodidatta diplomatosi al Liceo Artistico Emilio Greco nel 2008; dall’anno successivo entra a far parte dell’associazione culturale Cuori d’inchiostro, un gruppo di fumettisti catanesi uniti dalla passione per la Nona Arte. In seguito diventa il Presidente dell’associazione.

Nel 2010 presenta Boogeyman, il mistero di casa Burton insieme allo sceneggiatore Mattia Sirocchi e alla colorista Federica Bentivegna, vincendo il terzo Premio Pietro Miccia indetto dagli organizzatori della fiera del fumetto Torino Comics. Nello stesso anno si classifica tra i primi 15 finalisti al concorso Lucca Project Contest con Hansel e Gretel, realizzato dallo stesso team di autori.

Nel 2010 espone una sua tavola alla mostra tributo Nel segno di Andrea Pazienza, come membro dell’associazione culturale Cuori d’inchiostro; nel 2011 pubblica l’episodio n. 0 de Il Becchino Tubanera sulla rivista autoprodotta dalla stessa associazione e Eliodoro, il mago e l’elefante nel pilot del volume antologico Decidioru. Attualmente fa parte del collettivo Zazzamita con cui ha partecipato a svariate esposizioni, come Tragodia in occasione dei 100 anni delle rappresentazioni classiche e A nonna riceva per Creativamente 2014.

Sceneggia e disegna, in collaborazione col colorista Antonio Fassio, Dandelion, un fumetto fantasy poetico pubblicato dalla casa editrice di webcomics Shockdom, di cui ha presentato il primo volume in anteprima a Romics 2014. Nel 2015 ha invece realizzato un episodio speciale di Dandelion dedicato a Santa Margherita Ligure. Di recente pubblica le strisce di Lui e l’Orso sulla piattaforma digitale di fumetti Verticalismi.

 

DandelionCiao Salvatore! Grazie per essere con noi. Come sempre, partiamo dall’inizio: qual è stata la tua formazione e quando hai deciso di dedicarti alla carriera fumettistica?

Ciao, sono io che vi ringrazio per avermi ospitato in questa rubrica!

La mia formazione, mmmhn. Anziché studiare, disegnavo. Scherzi a parte, non ho nessuna laurea, non ho fatto corsi specifici e mi sono semplicemente diplomato nel lontanissimo (?) 2008 al Liceo Artistico “Emilio Greco” di Catania. E fu qui che cominciai a dedicarmi al fumetto! Conobbi Alessandra Patanè (la my best compagna di banco che mi sopportò per anni) nonché autrice di Greedy Flower e mia collega, adesso, nella banda di Shockdom. Mi fece vedere i suoi fumetti su dei comunissimi porta listini quando ancora pensavo che i fumetti si facessero al computer o che fossero il frutto di ibridi alieni. Allora da lì invece di disegnare senza nessuno scopo, cominciai a produrre le mie prime storie a fumetti. Una passione che col tempo si è evoluta, fino a diventare un lavoro.

Quali sono le tecniche che utilizzi maggiormente per i tuoi lavori?

Sono varie, in base a come mi sveglio la mattina. Prima utilizzavo le matite grasse per inchiostrare. In pratica facevo le bozze e le ricalcavo poi in bella con una 3B, passavo la tavola nello scanner, la esportavo su Photoshop e aumentavo i livelli di nero per far sembrare la linea a matita, come una linea di china stesa a pennello. Da poco, invece, ho riscoperto l’inchiostro di china. Le linee stese col pennello sono più morbide e lineari, ed è forse questo che ha reso finalmente il mio stile più originale di com’era prima. Perché è proprio con l’inchiostro che riesco a dare il meglio di me.

DandelionLa tua opera più conosciuta è Dandelion, nata come webcomic, e che racconta le avventure di Wema, uno spirito dei soffioni, e di Jua, un Leone Sacro, suo spirito guida. La serie è ricca di ispirazioni fantasy e favolistiche, capaci di creare un cosmo di personaggi molto interessante: come è nata l’idea? Ti sei ispirato a qualcosa in particolare?

Esatto! Nata come webcomic e nonostante la pubblicazione cartacea, continua ad esserlo per non deludere mai i miei lettori sul web!

Diciamo che mi ha ispirato tutto ciò che la natura ci offre, dalle piante ai frutti, dagli animali agli insetti. Soprattutto i soffioni, elemento protagonista della storia. Ricordo di quand’ero bambino e mi accingevo a raccoglierli per soffiarli ed esprimere un desiderio, ed è stato questo il ricordo che mi ha ispirato a costruire una storia piena di sentimenti, riflessioni e simbologie.

Sei stato notato da Shockdom proprio grazie al web: quanto pensi che siano importanti le piattaforme social per gli autori emergenti?

Il web e i social sono importantissimi per un qualsiasi fumettista emergente che provi a percorrere questa carriera. Perché il web ti tiene in contatto coi lettori, conosci i loro gusti, li coinvolgi nel tuo lavoro. L’autore intrattiene e ripaga il supporto del lettore condividendo con loro il progetto in cui si sta lavorando.

Ovviamente è un mondo vasto, c’è chi critica e sa dare buone consigli e chi critica con cattiveria, solo per il piacere di svalutare il lavoro fatto e quindi non sempre tutto deve essere preso sul serio.

Il web è comunque un mezzo che consiglio a tutti coloro vogliono far conoscere il proprio lavoro. Sicuramente si cresce e si conosce tanta gente con la stessa passione.

Passiamo a Lui e L’Orso, strip comica che pubblichi anche su Verticalismi, che racconta la tragicomica quotidianità di coppia di Simone e Diego. Come e quando è nata l’idea? Come ti trovi con un tipo di tematica e narrazione così diversa rispetto a Dandelion?

Lui e l'OrsoIo? No no, io disegno solo Dandelion!

Scherzi a parte. Sì, “Lui e l’Orso” è un mio nuovo progetto completamente diverso da Dandelion, molti si chiedono come sia possibile che io possa disegnare e raccontare due storie di genere differente, altri invece si complimentano per la versatilità.

Quindi mi trovo benissimo a lavorare con questo tipo di tematica e con questo metodo di narrazione molto diverso. Mentre le tavole di Dandelion sono più impegnative (per la regia, i testi…) con Lui e l’Orso mi rilasso. Le strisce sono semplici, lo stile è più lineare!

Ed è un progetto nato senza pretese. Pubblicavo le prime bozze di questi due personaggi nel mio profilo personale e qualcuno mi ha convinto ad aprirne una pagina dedicata. Quindi non pensavo davvero che potesse essere apprezzato così tanto e ne sono davvero felice! Soprattutto perché due personaggi semplici come Simone e Diego, seppur inseriti in strisce hot, siano riusciti a entrare nei cuori di tutti i lettori che li seguono. E be’, fin quando mi divertirò a disegnarli e farò divertire chi li legge, chi mi ferma più?

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Hai qualcosa in cantiere che puoi svelarci in anteprima?

Mmmmh, non ho altri progetti in futuro, in realtà, se non quello di continuare a disegnare e di campare e mangiare solo di fumetti! In cantiere al momento ci sono tante belle sorprese riguardo Dandelion ma anche Lui e l’Orso, quindi consiglio a tutti di rimanere sintonizzati!

 

Dandelion