STAR WARS – CRIMSON EMPIRE II: COUNCIL OF BLOOD

Miniserie di 6 numeri

Data di pubblicazione: 1999

Autori: Mike Richardson, Randy Stradley

Disegnatore: Paul Gulacy

Colori: Dave Stewart

Copertine: Dave Dorman

 

 

Crimson Empire II Trade Paperback

Crimson Empire II Trade Paperback

Le coordinate di partenza sono facili: alla fine del primo ciclo di Crimson Empire abbiamo lasciato Kir Kanos, ultimo sopravvissuto delle leggendarie e letali guardie reali Imperiali, sopravvissuto allo scontro con la sua nemesi, la guardia rossa traditrice Carnor Jax, ma determinato a proseguire la sua missione di vendetta ai danni di coloro che ritiene responsabili della morte dell’Imperatore. Questa ossessione gli è costata l’inimicizia giurata di Mirith Sinn, la leader Ribelle di cui aveva incrociato in precedenza il cammino e con cui aveva stretto una fragile e temporanea alleanza.

Dopo la buona accoglienza del primo capitolo, l’ambizione degli autori è di trasformare Crimson Empire in una trilogia, e forse in questo peccato originale sta la brutta piega che prende la serie con questo secondo capitolo, perché se è vero che il finale della miniserie precedente lasciava la porta aperta per un sequel, non necessariamente tale sequel doveva sfociare in una trama che amplia a dismisura il numero dei protagonisti, le trame e le sottotrame in corso e gli obiettivi ambiziosi che si pone… purtroppo fallendone molti.

Non è un esperimento completamente fallimentare, Crimson Empire II, ma che sia afflitto da diverse problematiche irrisolte risulta presto evidente.

Se il primo capitolo risultava subito avvincente ponendo chiaramente le basi della storia nella missione di “sacra vendetta” di Kanos contro il traditore Jax, questo secondo capitolo fatica a trovare una sua identità altrettanto lineare e coinvolgente. Sulla carta – e come suggerito dal sottotitolo Council of Blood – la missione di vendetta di Kanos dovrebbe proseguire prendendo di mira i membri del consiglio regnante Imperiale, i politicanti che ora reggono l’Impero e che (per motivi alquanto fumosi) sono da lui considerati i responsabili successivi in ordine di importanza della morte della Ribellione (ed è quanto meno pittoresco notare come Skywalker e l’Alleanza Ribelle vengano agli ultimi posti nella ‘classsifica della vendetta’ di Kir Kanos).

Crimson Empire II #1

Crimson Empire II #1

Di per sé l’idea potrebbe anche funzionare, se la storia si snodasse in una sorta di Kill Bill in versione intergalattica dove il protagonista si muove inesorabilmente da un consigliere all’altro per completare la sua lista. Ma sebbene l’incipit sembri muoversi in questa direzione, la trama poi subisce una lunga e ponderosa deviazione nell’avventuroso/tropicale, mettendo Kanos e la Sinn alle prese con un gruppo di alieni selvaggi/cannibali chiamati Zanibar e impelagandosi in una sequenza di inseguimenti, trappole e scontri nella giungla alla Indiana Jones che a livello di azione pura e semplice sono anche coinvolgenti, ma distolgono troppo a lungo l’attenzione dal presunto tema della “lista della vendetta”.

Si potrebbe obiettare che lo scopo degli autori è appunto quello di iniziare a porre nella mente di Kir Kanos un’alternativa alla cieca vendetta e una possibilità di una nuova vita con Mirith, tema che per la verità in un paio di occasioni è accennato, ma purtroppo resta troppo soffocato tra un nugolo di scene d’azione, comprimari e sottotrame che soffocano il procedere della storia.

E il cast di Crimson Empire II è davvero troppo affollato: oltre ai consiglieri-bersaglio entrano in scena il vecchio istruttore di Kanos, l’infido braccio destro di Sinn, un Hutt e i suoi scagnozzi, gli agenti del Sole Nero, un manipolatore misterioso che muove gli eventi da dietro le quinte e altri ancora: troppi per poterli imparare a conoscere, apprezzare le motivazioni e temere per la loro sorte. Il tentativo di esplorare trame e personaggi nuovi va sempre apprezzato, ma purtroppo Crimson Empire impallidisce al confronto con i cicli di Tales of the Jedi, che si cimentavano in un’impresa analoga ma si prendevano i tempi giusti per introdurre i vari protagonisti e si assicuravano di creare figure memorabili e facili da seguire nelle loro motivazioni e nei loro percorsi.

Crimson Empire II #6

Crimson Empire II #6

Non aiuta nemmeno l’assenza di un villain preciso che funga da contraltare a Kanos come faceva Jax. Relegando i membri del consiglio a poco più di numeri da spuntare della lista, questo ruolo spetta allo sfuggente Nom Anor, ma qui ancora una volta la Dark Horse soffre la sudditanza all’universo dei romanzi. All’epoca stava per partire il ciclo di romanzi del New Jedi Order, una saga che avrebbe narrato in uno smisurato numero di volumi (circa trenta!) l’invasione della galassia da parte di una spietata razza aliena, gli Yhuuzan Vong. L’Anor in questione, scoprirà poi ci si cimenterà eroicamente nella lettura di tutto il ciclo di romanzi, è un alieno della suddetta razza che prepara l’invasione destabilizzando la galassia più possibile, ma chi si limita a leggere la serie a fumetti rimarrà totalmente privo di payoff intravedendo il cattivo principale muovere i fili degli eventi per tutta la miniserie per poi sparire nel nulla senza nessuna spiegazione.

Se a questo aggiungiamo infine che Kir Kanos, l’unico personaggio con cui il lettore potrebbe avere un certo legame o una certa familiarità, passa buona parte del tempo sotto mentite spoglie o senza lasciar intuire quali sono le sue intenzioni, anche il lettore più benintenzionato a lasciarsi coinvolgere fa fatica ad aggrapparsi a un qualsiasi appiglio che possa entusiasmarlo.

Si giunge alla fine di Crimson Empire senza avere fatto troppi passi avanti a livello di sviluppo della saga e dei protagonisti, e piuttosto frastornati dagli intrighi incompleti, inspiegati o sfociati in un vicolo cieco. Sia i lettori che il team creativo non possono non accorgersene, e infatti il ventilato Crimson Empire III verrà messo in soffitta e la sua realizzazione giungerà nientemeno che dieci anni dopo.

 

Equilibrio della Forza

Lato Chiaro

Kir Kanos rimane una figura interessante, e le scene d’azione e di combattimento non mancano mai di stupire. Quelle poche occasioni in cui si intravedono barlumi di evoluzione del personaggio sono i benvenuti, ma purtroppo sono centellinati.

Lato Oscuro

Tanta, tanta confusione e aggiunte superflue nelle trame, sottotrame, personaggi secondari e obiettivi. Fino all’ultimo numero (e anche dopo) resta l’indistinta e comunque poco piacevole sensazione di non avere ben chiaro cosa si è letto.

Giudizio finale

Un mezzo passo falso dopo la partenza molto buona del primo capitolo, che non affossa definitivamente la saga di Crimson Empire ma la mette piuttosto in crisi. Sarà necessaria una marcia indietro e una revisione di priorità, temi e strutture per salvare la saga nel suo capitolo finale.

 

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Si ringrazia  lo Star Wars Club Perugia per la collaborazione