Il quarto lungometraggio cinematografico dei Peanuts (l’ultimo, fino al ritorno programmato per novembre 2015) parte con un incipit che lascia presagire una vicenda più complessa ed elaborata del solito: in un castello situato vicino a un villaggio rurale nel mezzo della Francia, una bambina osserva all’interno di una soffita un borsello dell’esercito U.S.A. firmato da un certo S. Brown e a lume di candela comincia a scrivere una lettera. Molto probabilmente c’è qualche collegamento con Charlie Brown e nel corso del film scopriremo il ruolo di questa misteriosa bambina nella vicenda…

Nel frattempo in America Linus annuncia ai suoi compagni di classe che lui e Charlie Brown sono stati selezionati per uno scambio culturale, grazie al quale visiteranno la Francia; anche Piperita Patty e Marcy sono state scelte per rappresentare la loro scuola in questa iniziativa, per cui potranno viaggiare assieme ai loro due amici.

Charlie Brown è sorpreso di ricevere la prima lettera della sua vita, ma è scritta in una lingua che non conosce: proviene da Violette Honfleur (la bambina francese vista nel prologo), che lo invita ad alloggiare al Castello del Cattivo Vicinato. Assieme ai quattro bambini partono per la Francia anche Snoopy e Woodstock, salutati da tutti i loro amici; Lucy, nella sua unica battuta del film (un ruolo insolitamente minore per il personaggio) invece suggerisce acidamente a Charlie Brown di restare in Europa e non tornare indietro.

Bon Voyage Charlie BrownIl gruppo parte in aereo e atterra all’aeroporto di Heathrow; mentre i bambini fanno una breve visita turistica di Londra, Snoopy si reca a Wimbledon per giocare a tennis (in una simile che ricorda molto la prima parte di Sei uno sportivo, Charlie Brown). Da qui tutti prendono il treno fino a Dover, per osservare le bianche scogliere e prendere un battello che permette loro di attraversare il Canale della Manica; giunti in Francia i ragazzi noleggiano un’automobile, guidata da Snoopy, con la quale arrivano a destinazione.

Marcie e Piperita Patty si fermano nella fattoria di Pierre, un bambino che apprezza gli sforzi fatti da Marcie per imparare il francese e adeguarsi alla cultura locale; Piperita Patty invece fatica ad accettare le abitudini campagnole, la cucina francese e il fatto di dover indossare un grembiule per andare a scuola. Quando le due bambine rivelano a Pierre che Linus e Charlie Brown si fermeranno al Castello del Cattivo Vicinato, il bambino rimane sbigottito, visto che l’edificio ha una pessima reputazione e appartiene a un Barone asociale che non accetta mai ospiti, soprattutto non americani.

Arrivati al castello, Linus e Charlie Brown realizzano che non c’è nessuno e non capiscono perché qualcuno avrebbe dovuto invitarli per poi non restare ad accoglierli; inizialmente sono costretti a dormire in cortile, ma quando comincia a cadere una pioggia battente i due bambini si rifugiano in una stalla vuota usando le proprie valigie come sacchi a pelo. Snoopy e Woodstock dovrebbero fare la guardia, ma si immedesimano troppo nel ruolo di soldati americani in Europa e vanno al pub per bere qualche boccale di birra, dimenticando il loro compito. Fortunatamente al loro risveglio Charlie Brown e Linus si rendono conto che un misterioso benefattore ha preparato per entrambi la colazione e delle coperte.

Bon Voyage Charlie BrownA scuola Charlie Brown e Piperita Patty sono costretti a sedersi vicino nel banco; si tratta di una situazione derivata da una serie di strisce a fumetti nella quale tutti i compagni di Charlie Brown erano ospitati dall’istituto di Piperita Patty mentre attendevano che la loro scuola venisse ricostruita, causando buffe problematiche di sovraffollamento. Charlie Brown scopre che la lettera che lo invitava a soggiornare al castello è stata scritta da Violet, la nipote del Barone; il proprietario continua a non voler far entrare i due ospiti, mentre la bambina insiste che devono essere gentili con loro perché la loro famiglia ha un debito nei confronti della famiglia di Charlie Brown.

Durante la notte, Linus scopre che Violet è la gentile benefattrice che preparava cibo e giaciglio per i due ragazzi, anche se ammette di aver fatto un errore ad invitarli: sua nonna le aveva raccontato di essere stata innamorata in tempo di Silas Brown, il nonno di Charlie Brown, un soldato ospitato al castello durante la Seconda Guerra Mondiale. I due si sono scritti fino a quando Silas non ha trovato una donna americana e l’ha sposata, ma la nonna di Violet non lo ha mai dimenticato.

Il Barone vorrebbe cacciare dal castello i due bambini americani, ma nel farlo accidentalmente fa cadere una candela che appicca un incendio alla stanza dove si trovano Linus e Violet. Charlie Brown se ne accorge e corre al villaggio per chiedere aiuto a Snoopy, Woodstock, Marcie, Piperita Patty e Pierre; i ragazzi tendendo la coperta di Linus permettono ai due bambini in pericolo di vita di lanciarsi dalla finestra e mettersi in salvo, mentre Snoopy si veste da pompiere e Woodstock suona il violino per rendere ancor più drammatica la scena. Il Barone ringrazia i bambini per aver salvato il castello e la sua amata Violet, promettendo di non aver più atteggiamenti ostili nei loro confronti.

Bon Voyage, Charlie Brown (e non tornare!) si conclude, contrariamente a quanto affermato nel titolo, col ritorno dell’intera gang a casa dai loro amici, dopo aver salutato Violet e Pierre con cui hanno stretto un forte legame durante il loro soggiorno francese.