Coffee Tree Studio (CTS), nato nel 2013, ha l’obiettivo di realizzare e promuovere le migliori idee e i progetti più innovativi nel mondo dell’arte, del fumetto, dell’animazione e dei videogame.
Il cuore pulsante del Coffee Tree Studio è un collettivo di professionisti con esperienze in diversi ambiti (marketing, comunicazione, web design, illustrazione, fotografia, psicologia, formazione), che compongono un team eclettico e dinamico.

Abbiamo intervistato Riccardo Bonuccelli, uno dei fondatori dello Studio e fotografo professionista per askthepixel.net.

 

Riccardo BonuccelliCiao Riccardo! Grazie per essere con noi. Partiamo dall’inizio: come e quando è nato il Coffee Tree Studio?

Ciao e grazie a voi! L’idea del Coffee Tree Studio (CTS) risale alla tarda estate del 2013, quando con un gruppo di amici professionisti in diversi ambiti (Davide Migliore, Paola Fanucchi, Roberto Irace e Antonio Amatulli) ci rendemmo conto che mettendo insieme le nostre capacità avremmo potuto offrire un ottimo servizio di stampo pubblicitario. Già da un po’ di tempo eravamo incuriositi dal sistema di fundraising del crowdfunding (CF) e come primo progetto ci siamo concentrati sulla realizzazione dell’ormai famoso “Lumina”.

Il CTS è nato ufficialmente nell’agosto 2014, dopo il successo di Lumina, e vede come soci fondatori Davide Migliore e il sottoscritto.

Come lo definiresti in tre parole?

Apre a nuove opportunità, è giovane e affidabile.

Come è nato il vostro coinvolgimento con i progetti di Lùmina, Prussiani VS Alieni e Ernest Egg (tra l’altro, tutti di grande successo)?

Nel gennaio 2014 eravamo alla ricerca di un progetto su cui testare la nostra idea, a nostro avviso vincente. Due membri del team, presenti da molti anni nel mondo del fumetto e dell’illustrazione, hanno subito pensato a Lumina, il lavoro ancora incompiuto di Linda Cavallini ed Emanuele Tenderini. Li abbiamo contattati e incontrati a febbraio e siamo rimasti letteralmente affascinati, non solo dal progetto ma anche dall’intera vicenda ad esso legata. Ci siamo messi al lavoro, avvalendoci per la prima volta di una new entry, Stefania Chierici, come ufficio stampa del CTS.

prussiani vs alieniPrussiani vs Alieni nacque dal virtuoso incontro di idee di due nostre vecchie conoscenze: Davide La Rosa e Riccardo Pieruccini. Il primo ci raccontava delle sue particolari fobie per gli alieni e per i prussiani e il secondo, con la sua mai doma matita, cominciò ad abbozzare robot steampunk prussiani intenti a combattere ufo e altre varie minacce aliene. Il tutto sotto i nostri occhi. Non ci è voluto molto per capire che sarebbe stato il secondo progetto: taglio diverso, ma buonissimo potenziale.

Nel frattempo, dopo il successo di Lumina siamo stati contattati da moltissimi autori, molti di essi veramente valevoli, ma essendo veramente in pochi a mandare avanti le campagne (tre del gruppo nel frattempo sono rimasti “collaboratori satellite”), abbiamo dovuto selezionare, con non poche difficoltà. È questo il caso di Francesco Polizzo e Stefano Bosi Fioravanti e il loro Ernest Egg, progetto ambizioso e affascinante sotto molti punti di vista, soprattutto per il suo appeal cross-mediale.

Lùmina è stato sin dall’inizio un progetto ambizioso e innovativo. Avete incontrato particolari difficoltà nel percorso, per esempio per la questione dell’esacromia?

Difficoltà? Ne avremmo una lista infinita. La più grande difficoltà è stata far capire come si scrive e come si pronuncia crowdfunding! A parte gli scherzi, far anche solo intuire la qualità del prodotto avendo in mano solo un concept e qualche illustrazione o tavola di esempio è stata cosa non da poco. Inoltre la diffidenza verso questa nuova forma di raccolta fondi è ancora dilagante.

Il lato positivo di questi problemi è che in fondo sono tutti relativi al crowdfunding in sé, non ai singoli progetti. Lavoro dopo lavoro stiamo costruendo un buon know-how che ci permetterà di affrontarli sempre più velocemente o addirittura di evitarli.

LùminaCome studiate le campagne di crowdfunding, e quali sono gli elementi principali che cercate di sottolineare nella promozione di un’opera?

Ogni idea appena nata è sempre una goccia in un oceano ma ciascuna di esse ha le proprie potenzialità, anche se riconoscerle non è sempre facile. Una volta riconosciuti i punti di forza si studia la fattibilità del progetto e si abbozza un business plan che verrà perfezionato sempre più nel tempo di studio e di ricerca, anche tenendo presente le ricompense da proporre in fase di crowdfunding. A quel punto raccogliamo materiale informativo e partiamo con una pre-campagna per far conoscere il progetto quando ancora è in fasce. Dopodiché, con l’invio di comunicati stampa ufficiali, diamo il via alla campagna crowdfunding. Da quel momento diventa un grande lavoro di comunicazione e sincronismo all’interno del team.

L’uso dei social è sicuramente fondamentale per il crowdfunding. Che consiglio daresti a qualcuno che lo stia intraprendendo per la prima volta?

Occhio al materiale e al testo che lo accompagna. Stilate un buon calendario social, rispettate le uscite dei vostri post, tentate di non ripetetevi e soprattutto tenete presente che non è necessario essere su ogni social network: progetto per progetto scegliete quei due o tre che fanno al caso vostro e comportatevi correttamente in ciascuno di essi, sempre con la testa alta. Un po’ di perseveranza e i risultati non tardano ad arrivare.

ernest egg

Secondo te, il crowdfunding sta cambiando l’approccio al fumetto? Credi che il lettore, sentendosi coinvolto più direttamente nella produzione dell’opera, ne diventi anche un consumatore più consapevole?

Ne è sicuramente più consapevole. Le persone non stanno comprando qualcosa che già esiste, stanno investendo in qualcosa che vorrebbero vedere e sono in diretto, continuo e aperto contatto con gli autori. È un rapporto più maturo, più sincero e sicuramente più utile. Per tutte e due le parti.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Per il momento stiamo mettendo tutte le nostre energie sulla distribuzione di Lumina e gli appuntamenti degli autori con il pubblico. Poi sarà il turno degli altri due titoli. Sicuramente qualcosa comincerà a bollire in pentola tra qualche mese, ma è ancora troppo presto per poterne parlare.

 

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