Si conclude con la quarta puntata Gli Argini del Tempo e i misteri di cui aspettavamo risposta generano solamente tante perplessità.
La risoluzione di tutta la vicenda non soddisfa granché, tra un’Organizzazione che si mette fuori gioco da sola cadendo in una buca e la scoperta dell’identità del vero responsabile della cronoesondazione in grado di offrire ben poco di nuovo. C’è un combattimento finale avvincente e graficamente sbalorditivo, ma a conti fatti la storia è minata da una terribile sensazione: la poca coerenza narrativa con Potere e Potenza, con l’universo di PK, e con le puntate precedenti della stessa storia. La caratterizzazione del Razziatore sembra non tenere conto degli sviluppi fatti dal personaggio nella saga, Paperinik cerca di spacciare Lyla per una fantomatica scienziata quando abbiamo visto tutte le televisioni celebrare in pompa magna il suo ritorno a Paperopoli… ma il finale della miniserie riesce a creare ancor più confusione con ...