Rat-Man Collection 12Dopo Io, il Clone!, anche Crisi! inizia con un flashback che aggiunge un importante tassello alla storia di Rat-Man: in questo prologo scopriamo che è stato Valker a insistere perché Rat-Boy entrasse a far parte della Seconda Squadra Segreta, e proprio per questo suo attaccamento al bambino il Governo lo riteneva l’anello più debole del gruppo di ricerca.
Nel presente Kalissa continua a pianificare la riunione con tutti i membri della sua vecchia squadra, ignorando le difficoltà che dovrà affrontare da lì a poco per colpa di Numero 6. Il clone di Rat-Man infatti riesce a sconfiggere gli scagnozzi mandati dal centro Repetita Iuvant per catturarlo, e torna alla villa per preparare i bagagli e organizzare la fuga, andandosene per sempre dalla Città Senza Nome. Qui lo attende Arcibaldo, addormentato davanti al televisore dopo aver guardato la videocassetta di Quel che Resta del Giorno; il film ha per protagonista Anthony Hopkins nei panni di un impeccabile maggiordomo che ha rinunciato a costruirsi una propria vita per servire fedelmente il suo padrone, chiaro parallelismo col personaggio creato da Leo Ortolani.
Numero 6 prepara la valigia portando con sé diversi giocattoli, tra cui l’orsacchiotto di pezza Piccettino, qui alla sua prima apparizione ma destinato a diventare uno dei personaggi più amati dai fan; Arcibaldo però ricorda al clone che Piccettino non gli appartiene in quanto proprietà di Rat-Man, come tutti i ricordi che si sta ormai convincendo di aver vissuto in prima persona.
RCS 7Accettando questa realtà, Numero 6 si reca al centro Repetita Iuvant, per liberare il Rat-Man originale, così da poter iniziare una nuova vita; Kalissa però riesce a fermarlo e a farlo catturare, dando il via al trasferimento dei suoi dati mnemonici nella mente di Numero 7, pronto per l’attivazione.
Durante l’operazione però Numero 6 riesce a fare resistenza e ad aggrapparsi al ricordo di se stesso; in questo modo il clone impedisce che Kalissa lo privi per sempre della sua identità e risveglia una forza d’animo racchiusa nello spirito del supereroe. Questa sequenza è la prima scena onirica del fumetto, stratagemma che col procedere della serie l’autore utilizzerà sempre più spesso, soprattutto con l’avvento dell’Ombra; anche il Rat-Man “oscuro”, qui utilizzato per rappresentare il supereroe originale più potente e risoluto dei suoi cloni, in realtà è un modello preliminare di un personaggio astratto che in futuro (da Rat-Max in poi) Ortolani utilizzerà per dare un corpo alla forza d’animo e alla tenacia del suo eroe in calzamaglia, pronto a rialzarsi nonostante tutte le sconfitte.Il disperato attaccamento di Numero 6 al ricordo di sé, obbliga Kalissa a togliere la schermatura per aumentare le capacità della neurorete, così da diminuire la protezione del sarcofago del Rat-Man; in questo modo spera che le memorie del clone siano attratte con più potenza verso l’originale, ma questo calo di energia consente al supereroe di liberarsi.

Kalissa si preoccupa di fermare Rat-Man e di impedire che Numero 6 riacquisti i suoi ricordi, ma distratta da questo pericolo non si rende conto di non aver ripristinato la schermatura sul Nido, causando una minaccia ancora peggiore: tutti i cloni di Rat-Man sono in libertà. Quanti danni riusciranno a fare nell’episodio finale della trilogia?