E come sempre, l’Editor-In-Chief Axel Alonso ci offre degli intriganti dietro le quinte su ognuno di questi eventi:
Su Avengers: Age of Ultron: È divertentissimo, e Ultron probabilmente è il mio cattivo Marvel cinematografico preferito, almeno fino ad ora. La sua filosofia, il suo obiettivo dichiarato e, ovviamente, l’interpretazione di James Spader gli hanno dato un’incredibile profondità. La scena dell’Hulkbuster contro Hulk era incredibile. E il film colloca gli Avengers nella posizione di fare cose straordinarie in futuro.
Sulla serie di Drax il Distruttore: Il merito va all’editor Jon Moisan, un grande fan del wrestling. È stato lui a coinvolgere CM Punk. Rocket e Star-Lord avevano già la loro serie, e Groot e Gamora li raggiungeranno presto; una serie su Drax ha quindi un enorme potenziale, e abbiamo pensato che CM avrebbe avuto un paio di cose da dire sul personaggio.
E infatti è così; per di più, la storia che racconterà si inserirà benissimo in… beh, chiamiamolo il mosaico globale dei nostri piani editoriali per i Guardiani della Galassia. Molto presto capirete cosa intendo dire. E sì, siamo a circa sette serie a tema “Guardiani” ora.
Su Miracleman: Riteniamo i volumi un buon punto di partenza per i nuovi lettori, con il supporto delle tre grandi raccolte a copertina rigida che coprono la storia passata. E sono molto emozionato che, dopo tutti questi anni, la Marvel sia quella che *finalmente* offre ai lettori questa storia fondamentale. Ci sono un sacco di storie che per i motivi più disparati non vengono mai completate e lasciano i lettori in sospeso, e Miracleman era sicuramente una di quelle.
Su Hank Johnson, Agent of Hydra: David Mandel mi propose questa storia circa un mese dopo che iniziai a lavorare alla Marvel, nel 2001. Volevo davvero farla, e anche lui, ma per i motivi più disparati non riuscimmo mai a trovarle uno spazio nella scaletta editoriale. Quattordici anni dopo, in procinto di creare Battleworld, David passa a trovarci agli uffici della Marvel ed entrambi pensiamo alla stessa cosa:
“Ti ricordi quella proposta di una serie su Hank Johnson…?” È questo il bello dei fumetti. Niente muore mai veramente.
Su Secret Wars e la fine degli Avengers: Credo che ciò che distingue il ciclo narrativo di Jonathan Hickman più di ogni altra cosa sia la scala a cui ha portato la serie. In un’era in cui i Marvel Studios portano sul grande schermo degli scenari che nessuno avrebbe mai potuto immaginare quando quei personaggi furono creati, i fumetti funzionano al meglio quando ci ricordano il vero motivo per cui sono speciali e ciò che solo loro riescono a fare: usare il budget illimitato di effetti speciali che il mezzo consente, scrivere storie su vastissima scala, affrontare concetti sconvolgenti, usare un cast di milioni di personaggi, correre grossi rischi.
Jonathan non ha solo costruito un mondo durante il suo ciclo degli Avengers: ha costruito un *universo*. E tutto ciò che ha costruito nel corso della sua serie giunge al culmine in Secret Wars.
Sulla fine dei Fantastici Quattro: James Robinson e Leonard Kirk offriranno ai Fantastici Quattro un’elegante uscita di scena che non dovete perdervi. E l’editor Mark Paniccia ha messo assieme un cast da urlo di autori, passati e presenti, per rendere omaggio a questa iterazione dei Fantastici Quattro. Il suo obiettivo era di concedere alla “più grande serie a fumetti del mondo” un ultimo numero fantastico, e le reazioni che abbiamo avuto finora ci confermano che gli sforzi creativi della squadra sono stati apprezzati. Oltre a questo, posso solo dire che il ruolo dei Fantastici Quattro in Secret Wars sarà tutt’altro che marginale, e susciterà un tuffo al cuore negli appassionati. Aggiungere altro significherebbe entrare in un campo minato di spoiler, quindi eviterò di farlo.
Nella gallery sottostante, un assortimento di anteprima delle altre nuove testate Marvel in partenza in questa settimana, da Armor Wars a 1602: With Hunter Angela, mentre nell’articolo avete potuto ammirare le tavole dell’ultimo numero in uscita di S.H.I.E.L.D.
Fonte: CBR
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