Questo post va ad inscriversi in una serie di post fatti negli anni da differenti autori (tipo questo mio, questo, questo, questo, questo, questo, questo e questa serie) sul passaggio al professionismo degli aspiranti fumettisti ed è nato da una conversazione tra me ed alcuni miei colleghi disegnatori e sceneggiatori che lavorano in questo settore da parecchi anni.

Faccio una piccola premessa a quanto verrà dopo. Quello di questo post è un discorso relativo ad una tipologia di fumetto più commerciale che autoriale. Va da sé che per fare una cosiddetta graphic novel, l’artista abbia bisogno di un percorso personale che non può condividere con altre mani.

Non è inusuale che qualcuno di noi abbia spesso bisogno di una mano a terminare un lavoro e, essendo spesso difficile “prendere a bottega” qualcuno per motivi logistici, ci si rivolge ad internet e si sviluppa un rapporto per via telematica. Questa modalità lavorativa o prima ancora di selezione offre però diverse prob...