Maus, coverEnnesimo caso di censura nel mondo della Nona Arte: questa volta la notizia giunge dalla Russia, precisamente dalla capitale Mosca: dallo scorso 23 aprile le librerie della città hanno rimosso dagli scaffali, con conseguente cessazione delle vendite, il fumetto vincitore di un premio Pulitzer Maus, di Art Spiegelman, la cui storia narra dell’olocausto attraverso personaggi antropomorfi.

La ragione di tale vicenda è da imputarsi alla presenza di una svastica sulla copertina dei volumi dell’opera. Si apprende, inoltre, che tale embargo è destinato a perdurare sino al prossimo 9 maggio, data nella quale si celebra la Giornata della Vittoria, nella quale quest’anno ricade il settantesimo anniversario dell’URSS nella Seconda Guerra Mondiale.

Per quanto certi simboli possano sempre ricordare una triste pagina di Storia, questa scelta appare senza dubbio abbastanza immotivata, dato che lo stesso Maus è un racconto tutt’altro che apologetico nei confronti del Nazismo.

 

 

Fonte: Forbes Russia