Age of ApocalypseCome l’antico mutante da cui trae il nome, l’Era di Apocalisse proprio non ne vuol sapere di voler morire una volta per tutte. Il crossover originale si concludeva con un potenziale olocausto nucleare che sembrava avere fatto tabula rasa di quella realtà, ma i lettori volevano esplorare più a fondo questo riflesso oscuro di un mondo mutante in cui Xavier è morto prima di fondare gli X-Men e Apocalisse è asceso al potere assoluto.

E così, nel corso degli anni successivi, vari special, one-shot e miniserie hanno narrato le ulteriori avventure di Magneto e i suoi X-Men. L’ultima sembrava avere sigillato per sempre la tomba di questa storyline, cancellando dall’esistenza l’intera realtà alternativa a cui apparteneva… ma non aveva fatto i conti con Secret Wars.

Come ormai ben sappiamo, dalle ceneri del vecchio Universo Marvel nascerà Battleworld, un mondo composto dal patchwork di tutte le realtà e i grandi eventi Marvel del passato. E così ecco che uno dei domini di quel mondo proviene proprio dall’Era di Apocalisse, e ancora una volta è un dominio in cui lo spietato despota egiziano regna incontrastato.

Una delle novità più interessanti di questa nuova incarnazione sta nel fatto che assieme ad Apocalisse e alla sua oscura realtà alternativa torna anche uno dei creatori originali, Fabian Nicieza, nuovamente ai testi di Age of Apocalypse affiancato dal disegnatore Gerardo Sandoval. Ecco cosa ha dichiarato Nicieza a Comic Book Resources riguardo a questa nuova incarnazione del suo parto creativo più famoso.

Age of Apocalypse, pagina 1L’Era di Apocalisse originale era un evento editoriale senza precedenti. Ci volle davvero del fegato per convincere i dirigenti a interrompere i fumetti più venduti del settore per quattro mesi e sostituirli con qualcosa di tanto rischioso. E i rischi erano molto concreti! Ora può sembrare strano, ma allora ricevemmo lamentele di ogni genere da rivenditori e distributori, avevamo dei dirigenti che ci tenevano sotto pressione e minacciavano che se non avesse funzionato, ci sarebbero state delle “conseguenze”. A tutti quelli che ci sostenevano dicevo che sarebbe stato straordinario, e a tutti quelli che dubitavano dell’idea dicevo che sarebbe stata tutta colpa di Bob Harras e Scott Lobdell!

Gli X-Men di Magneto nacquero come un modo per addestrare i giovani mutanti a usare i loro poteri e collaborare in armonia con gli umani, come avrebbe voluto Charles Xavier. Ma quando Apocalisse assunse il potere in modo diretto, la loro missione divenne quella di fungere da combattenti della resistenza. Una volta consolidato il potere sul suo dominio del Battleworld, En Sabah Nur ha bollato gli X-Men come terroristi contro lo stato mutante regnante.

Age of Apocalypse, pagina 2La differenza più grande rispetto al crossover originale sta nel fatto che l’Era di Apocalisse di Secret Wars è una serie autoconclusiva, quindi ha una struttura assai meno vasta. Lo status quo del Battleworld consente di concentrare la nuova serie su temi più essenziali: meno personaggi, meno luoghi e la sensazione di una “bomba a tempo” che incombe sulla storia.

En Sabah Nur ha assunto il controllo totale del suo dominio. I mutanti regnano supremi, gli umani sono ridotti a bestiame. Gli X-Men sono allo stremo delle forze. La loro ultima speranza di fermare Apocalisse consiste nel dimostrare che il suo folle piano finale è quello di sfidare il Dio del Battleworld. Nel frattempo, la popolazione umana è talmente disperata da credere che la sua unica speranza di sopravvivenza consista nel commettere un genocidio contro gli umani.

Il cast dell’Era di Apocalisse è comunque nutrito, ma non quanto quello del crossover originale. Non rimangono molti X-Men dopo la scena d’apertura dello stesso numero, ma analogamente si libera un posto per un nuovo Cavaliere di Apocalisse.

Magneto comanda gli X-Men, che comprendono tra gli altri Rogue, Wolverine e Blink. I Cavalieri sono formati da Essex (Sinistro) che dirige sia i laboratori biologici di Henry McCoy che le forze di polizia mutante d’elite guidate da Scott Summers.

Age of Apocalypse, pagina 3Non voglio svelare tutti i personaggi, ma il punto di vista principale della storia è dato da un personaggio inaspettato, vale a dire Doug Ramsey, il vecchio Cypher dei Nuovi Mutanti. Il suo potere fa di lui un elemento essenziale della storia e il suo punto di vista e la sua umanità ne fanno un filtro perfetto attraverso cui mostrare la disperazione, la barbarie e l’assenza di speranza che lo circondano.

Per me è stata anche l’occasione di giocare un po’ con la portata del potere di Doug: supponiamo che non solo sia in grado di capire i linguaggi, ma che sia anche in grado di discerne il vero significato dietro le parole pronunciate. Può scoprire la verità nascosta dietro le menzogne che la gente racconta o arrivare dritto al cuore delle intenzioni di qualcuno nel corso di una semplice conversazione: un potere che diventa molto utile e importante in un mondo in cui gli umani potrebbero nascondere un’arma genocida, o il despota del tuo dominio sarebbe disposto a rischiare le vite di tutti i suoi sudditi pur di sfidare un essere onnipotente in battaglia per determinare chi è il più forte.

 

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Fonte: CBR