Dimenticati dal TempoDopo aver realizzato numerose storie di Rat-Man prevalentemente umoristiche, ad eccezione della Trilogia del Ritorno, Leo Ortolani decide di proporre qualcosa di più impegnato, facendo un salto nel futuro per immaginare come saranno diventati i personaggi della sua saga. È il tentativo di realizzare un’ideale ultima storia di Rat-Man, così come ha fatto Frank Miller attraverso Batman: Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, con l’intenzione poi di proseguire la serie inserendo tanti tasselli che conducano la trama verso questo episodio; in realtà con gli anni l’autore capirà che la vicenda che sta raccontando va in una direzione differente, perciò possiamo considerare Dimenticati dal Tempo! ambientato in un futuro alternativo, in una dimensione parallela con sviluppi diversi da quelli che poi saranno raccontati nella serie principale.

La storia comincia mostrandoci un contesto alquanto deprimente, lontano dai toni spensierati degli episodi precedenti: Brakko è un anziano solitario, che ricorda con nostalgia Krik e Doc, morti in servizio, e la sua ex-moglie Clara che lo ha abbandonato ormai da tempo (della quale scopriamo l’aspetto per la prima volta).

Rat-Man ormai vive in una casa di riposo e non ha più alcun ricordo della sua vita da supereroe, ma il suo istinto lo spinge a indossare ancora una volta la sua calzamaglia gialla, nel tentativo di ritrovare la sua identità; non riesce però a fare molto ed è costretto ad accasciarsi al suolo, dove viene circondato dai tanto odiati gatti.

Brakko interviene per salvarlo, portandolo verso una terrazza dove Rat-Man rivede tutti i suoi amici, in una sequenza onirica che sembra suggerire la morte del protagonista; in realtà è l’ex-poliziotto ad andarsene, lasciando il suo amico solo, senza più nessuno al mondo.

Dimenticati dal TempoNonostante le gag finali, si tratta di un finale drammatico che ha pochi elementi dell’epica supereroistica, ma punta più su toni realistici nei quali si può leggere una rassegnazione per la vecchiaia. Rat-Man infatti abbandona per sempre il suo costume, capendo che come supereroe non può più fare nulla e deve diventare un uomo normale, anche se è troppo tardi per tentare di ricostruirsi una vita.

Ci sono alcuni elementi della trama che non vengono spiegati esplicitamente, ma che lasciano intuire un’evoluzione dei personaggi inaspettata: uno su tutti la presenza di Elga Otherside, nipote di Cinzia, la cui esistenza porta a domandarsi come sia proseguita la vicenda del transessuale platinato dopo l’operazione.

Tra citazioni di Guerre Stellari (con il cameo di Obi-Wan Kenobi che ripete una sua celebre frase da Una Nuova Speranza) e Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo (con l’indiano che dovrebbe sfondare il muro lanciandogli contro il lavandino, ma riesce a malapena a sollevare una saponetta), Ortolani non accantona del tutto l’umorismo: l’atmosfera malinconica dell’episodio però lo spinge a un umorismo nero, con battute sul cancro e sull’incidente automobilistico di Lady Diana che gli attireranno più di una critica.