È un periodo d’oro per l’artista Lee Bermejo, in primo luogo per il varo della sua prima serie regolare edita dalla Vertigo e intitolata Suiciders: questa è ambientata in una Los Angeles post-apocalittica, nella quale lo sport maggiormente in voga consiste nel darsi battaglia all’ultimo sangue. Questa attività è chiamata Suicide Games ed è una trasmissione televisiva mandata in onda sulle TV di tutto il Paese: i competitor di tale “disciplina” vengono imbottiti di droghe e mandati ad ammazzarsi fra loro, dotati di armi e armature hi-tech.

I protagonisti di Suiciders sono due: The Saint, tatuato campione in carica dei giochi e il suo principale avversario, appena arrivato in città e desideroso di farsi valere. Bermejo ha recentemente parlato del suo nuovo progetto lavorativo, che lo vede impegnato come autore completo, a Newsarama.

 

Suiciders #1, coverAvevo questa idea in testa da diverso tempo. Mi ricordo di aver avuto il primo spunto a riguardo più di 12 anni fa. Nel frattempo ho fatto carriera, ma questa era una cosa che ero assolutamente desideroso di fare, e solo adesso mi sono sentito tecnicamente in grado di realizzarla. È una storia abbastanza complessa, probabilmente la più difficile sulla quale abbia lavorato sino a oggi.

Ho sentito molte persone parlare di reality show a riguardo, ma non è davvero ciò di cui racconterò. Si tratta di uno sport. Uno sport di gladiatori che diviene la più gettonata fonte di intrattenimento a New Angeles, questa cittadella dotata di mura, ciò che è rimasto di Los Angeles dopo un tremendo terremoto verificatosi 30 anni prima. Dal punto di vista visivo, vi sono elementi sci-fi in questa storia, oltre che un’importante componente noir. Ma quella che voglio raccontare è fondamentalmente una storia umana, qualcosa che abbia elementi che non mi azzarderei a definire supereroici, anche se ci sono comunque questi uomini in armatura che combattono all’interno di un’arena che prende vita grazie ad alcuni ostacoli ai quali i personaggi devono sopravvivere mentre si danno battaglia tra loro.

È la storia di due uomini. Uno è il campione di questo gioco, è il migliore fra questi personaggi chiamati Suiciders: si tratta di un character con molti segreti, i quali lo perseguiteranno in maniera decisiva a un certo punto. L’altro personaggio è un immigrato che arriva in città con il sogno di diventare il migliore in assoluto in questo sport. La storia seguirà la vita di questi due personaggi.

 

L’artista ha poi spiegato qual è il suo approccio lavorativo a Suiciders.

 

Direi che è abbastanza simile a quello delle altre cose alle quali ho lavorato fino ad adesso. Non penso aprioristicamente alla struttura che un fumetto deve avere, mi approccio al lavoro in maniera estetica. Questo fumetto sta richiedendo molto tempo di lavorazione e sto dando il massimo.

Ma non è tutto: fra i nuovi titoli annunciati dalla DC Comics, vi è anche We Are Robin, testata della quale Bermejo si occuperà delle sceneggiature, lasciando la parte grafica a Rob Haynes e Khary Randolph: questo è un progetto che si profila molto interessante, a giudicare dalle prime indiscrezioni a riguardo, e che lo stesso autore ha definito come qualcosa fatta puramente per passione.

 

 

Fonte: Newsarama