Dead Hand 1Vi abbiamo già parlato di Dead Hand, il prossimo evento cosmico targato Valiant che vedrà protagonista X-O Manowar, impegnato a disinnescare la minaccia di un’intera armata robotica, appartenente a una scomparsa civiltà aliena, che minaccia di distruggere la Terra e di non limitarsi al nostro pianeta.

Il ciclo di storie sarà disegnato da Diego Bernard su testi di Robert Venditti che ne ha parlato in un’intervista rilasciata a Comic Book Resources.

Venditti ha parlato innanzitutto delle ragioni che lo hanno spinto a scrivere per X-O Manowar, un eroe particolarissimo e dalla doppia natura. Rapito agli albori del Medioevo da una razza di esseri alieni, Aric di Dacia era un barbaro visigoto, reso quasi immortale e trasformato in un guerriero fantascientifico.

Un personaggio intrappolato tra passato e futuro, la cui esistenza perduta avrà un influsso costante sulle sue avventure e sulla sua vita.

Aric vive un presente che sarebbe stato inconcepibile, nella sua vita precedente. Il contrasto tra la sua visione delle cose di allora e quella attuale è interessantissimo.

Dead Hand MolinaUna delle cose che ha dovuto imparare è certamente abbandonare il concetto di isolamento, abbandonare l’idea che le persone possano vivere ognuna nel proprio regno, nella propria isolata città, senza interagire fra loro. Un’idea a cui non vuole rinunciare e che non potrebbe venire messa in crisi in modo più radicale nel corso di Dead Hand.

Il ciclo prende le mosse a marzo, dopo un periodo piuttosto lungo in cui Aric non si è mai spostato dalla Terra. Venditti era ansioso di raccontare una storia di respiro cosmico ed eccola qui. Manowar è costretto ad abbandonare il proprio pianeta natale e varcarne i confini. Aric è in un periodo della propria vita molto confuso: dopo alleanze rotte e riallacciate e gli eventi di Armor Hunters, non ha ben chiaro cosa vuole dalla vita.

All’inizio della serie, la sua missione era creare un regno in cui i Visigoti potessero vivere. Ha scoperto che essi non sono più l’unico popolo a cui appartiene. La Terra è sotto la sua protezione perché lui ha abbastanza potere da difenderla. Quindi, ora come ora, il suo status è quello di agente dell’organizzazione governativa multinazionale nota come G.A.T.E., che interviene in caso di minaccia planetaria. Per quanto ci siano degli altri eroi sulla Terra, lui è l’unico che possa viaggiare nello spazio. Quindi, in questo caso, torna a combattere completamente da solo.

Dead Hand CoveVenditti ha dichiarato che la volontà di intrecciare la storia di X-O Manowar con la sua mitologia cosmica non è mai passata in secondo piano. Dead Hand ha in sottofondo gli Armor Hunters e si inserisce in un contesto più ampio e ancora tutto da esplorare tramite i vagabondaggi spaziali del personaggio.

Oltre ad approfondire questo aspetto, Dead Hand è stata anche molto divertente nell’elaborazione visiva del personaggio. Diego Bernard si è potuto sbizzarrire con il design di un sacco di nuove armature di Manowar provenienti da altri pianeti e altri mondi. Un intero cast di nuovi personaggi da immaginare e da mettere in rapporto con il nostro Aric.

Venditti ha commentato anche la contemporaneità di Dead Hand, che racconta di una minaccia cosmica per la Terra Valiant, con Divinity di Matt Kindt, che parte da presupposti non troppo diversi, sulla carta.

Per quanto ne so, si tratta soltanto di una coincidenza e non è nemmeno l’unica. L’espressione Dead Hand veniva usata durante la guerra fretta per definire la minaccia nucleare e Matt sta raccontando una storia che ha per protagonista un cosmonauta Russo.

Direi che, semplicemente, abbiamo avuto idee simili, almeno di partenza, nello stesso momento, e le abbiamo elaborate secondo il nostro background comune, facendo riferimento alle nostre basi culturali che non sono troppo diverse. Non c’è nessun altro tipo di legame tra le nostre due storie.

 

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Fonte: Comic Book Resources