Davide Caporali nasce a Roma nel 1989. È stato un bambino normale fino all’età di 11 anni, poi un terribile incidente gli ha cambiato la vita. Un fumettista radioattivo lo morse a una mano, trasformandolo in un essere speciale. Da quel giorno Davide prese il nome di “dado” ed iniziò a disegnare tutto il giorno, tutti i giorni. I suoi voti a scuola colarono a picco, i fumetti nella sua libreria aumentarono e le pile di fogli sulla scrivania divennero innumerabili. La sua vita era ormai segnata.

Dopo il diploma di liceo scientifico, preso per chissà quale intervento divino, nel 2008 si iscrive alla Scuola internazionale di Comics di Roma. Nel 2009 apre un blog su Shockdom, dove inizia a pubblicare i primi episodi di Maschera Gialla. Dopo essersi diplomato all’Accademia alterna lavori da freelancer a stage di grafica. Nel 2011 viene pubblicato il primo free-press di Maschera Gialla, seguito dal secondo numero.

Nel 2013 ne riprende in mano la trama riscrivendolo da capo, apre una fan-page su Facebook e pubblica una tavola al giorno.

Attualmente continua a lavorare a Maschera Gialla, edito da Shockdom e a Switch O.N. in collaborazione con Orgoglio Nerd.

 

Ciao Davide! Grazie per averci concesso questa intervista. Come sempre, partiamo dalle origini: come e quando hai deciso di intraprendere questa carriera?
Ciao! Grazie a voi per avermi concesso di concedervi questa intervista.
Non ho mai deciso di intraprendere questa carriera, è venuto tutto da sé. Non è certo una cosa che puoi decidere arbitrariamente di fare, chi fa questo mestiere, almeno credo, è perché ha sempre avuto la passione del disegno, la voglia di raccontare delle storie e di intrattenere le persone con la sua arte. Ci nasci con questa voglia e non hai scelta… è più una maledizione in effetti.

Maschera GiallaIl tuo webcomic più conosciuto è Maschera Gialla. Come è nata l’idea?
Come tutte le idee… nasce a caso. Quando avevo 16 anni, con l’uscita dei primi cellulari con fotocamera, impazzava la mania dei video e con il mio gruppo di amici ne facevamo a dozzine, uno più idiota dell’altro. Tra questi, c’erano le avventure di un supereroe idiota di nome Maschera Gialla, interpretato da me. L’idea del nome è nata semplicemente perché avevamo uno scatolone con diversi oggetti carnevaleschi, tra cui una maschera gialla. Qualche anno dopo, cercando l’idea per un webcomic ho deciso di rispolverare quel personaggio… ed eccolo qui.

Come hai sviluppato i personaggi, sia per caratterizzazione che per poteri?
Molto spesso i personaggi vengono su da soli. Non c’è un vero e proprio studio dietro, c’è magari un’idea o una traccia di quello che vorrei e poi ci metto un po’ del mio, delle mie esperienze, delle persone che ho conosciuto, di quello che ho letto o visto. Faccio un mix del mio bagaglio personale e ne tiro fuori personaggi spesso originali o semplici stereotipi rivisitati. Per quanto riguarda la scelta dei poteri, c’è solo una domanda che mi pongo: “quale poterebbe sarebbe figo per questo personaggio?” Se trovo un potere abbastanza figo… è andata.

La tua pagina è molto seguita: quanto credi sia importante oggi per gli autori emergenti passare alle piattaforme online?
Credo sia molto importante utilizzare questo canale. Oltre a mettersi in mostra è anche un modo per arrivare direttamente ai lettori e soprattutto al giudizio della gente, iniziare a farsi le ossa con la critica e testare l’impatto sul pubblico, importantissimo per perfezionarsi ed essenziale per migliorare. Il webcomic sta prendendo sempre più importanza e anche i grandi editori stanno indirizzando le antenne verso questo “nuovo” settore, già da qualche anno.

I personaggi di Maschera Gialla

I personaggi di Maschera Gialla

Lavori sia a Maschera Gialla che a Switch O.N., il webcomic di Orgoglio Nerd scritto da Daniele Daccò. Come riesci a gestire i ritmi di pubblicazione di entrambi? Credi che la regolarità sia una caratteristica importante per i webcomics?
Gestire i ritmi? Cosa vuol dire?! Scherzi a parte. La regolarità per un webcomic è fondamentale e non solo. Internet ha la memoria molto corta e bisogna ricordare costantemente alle persone la nostra presenza online, pubblicando molti contenuti e il più spesso possibile. Traducendo: poche ore di sonno e una misera vita sociale.

Come influenzano il tuo stile di disegno le tecniche digitali?
Lo “stile” non è molto influenzato dal digitale, su carta disegno più o meno uguale. La differenza si nota in termini di tempo e comodità, da questo punto di vista il digitale è imbattibile. Credo che non tornerò mai più a carta e inchiostro.

Maschera Gialla è un progetto che coinvolge anche altri autori (Giovanni Guida, Alberto Turturici): riuscite a coordinarvi bene per lavorare sulla storia?
Sì, siamo una bella squadra e io già conoscevo tutti prima di iniziare a collaborare a MG. Con Fubi eravamo compagni di corso alla Scuola internazionale di Comics e con Albo colleghi all’interno di Shockdom, quindi io ho fatto un po’ da coordinatore, anche se è stato molto semplice e naturale organizzarci il lavoro.

Che progetti hai per il futuro? Puoi svelarci qualcosa in anteprima?
A parte altri volumi di Maschera Gialla e il volume di Switch O.N., sto collaborando con Sio per alcune cose di cui avrete presto notizia.

Grazie per essere stato con noi Davide, a presto!
Grazie a voi per avermi ringraziato di essere stato con voi.