Avengers & X-Men Axis #9

Avengers & X-Men Axis #9

Il fine giustifica i mezzi? È questa in sostanza la questione morale più importante alla base di Avengers & X-Men: AXIS, l’ultimo megaevento Marvel conclusosi questo mese negli States. Si può arrivare a sacrificare vite umane in cambio di un mondo migliore? Idee antitetiche come altruismo ed egoismo sono al centro delle trame della storia che presenta un capovolgimento di rapporti e principi, un rovesciamento appunto dell'”ASSE” delle prospettive, mostrando eroi perseguire senza scrupoli gli interessi del proprio ego e i propri mortali nemici lottare per il bene dei loro compagni.

Nel numero #9, Rick Remender e i disegnatori Jim Cheung, Leinil Yu, Adam Kubert e Terry Dodson, portano a termine questi intrecci e il crossover stesso. Remender e l’Executive Editor nonché Vice President Senior Editoriale Tom Brevoort, hanno raccontato su CBR quest’ultimo atto della saga, soffermandosi anche su alcuni dettagli molto interessanti dell’intero progetto, spaziando dai meccanismi narrativi agli sviluppi seguenti. Vediamo di riassumere il meglio di quella chiacchierata.

Prima di tutto abbiamo appreso come Avengers & X-Men: AXIS sia nato inizialmente come una storia circoscritta alla testata Uncanny Avengers e sia cresciuta man mano, come ha illustrato Brevoort con una similitudine molto azzeccata:

Era partita come una minisaga di cinque numeri su Uncanny Avengers ma poi iniziammo ad aggiungervi piccole cose, mese dopo mese, la palla di neve cominciò a rotolare dalla collina e a crescere sempre più.

Avengers & X-Men Axis #9

Avengers & X-Men Axis #9

La chiave di volta di AXIS, come abbiamo anticipato all’inizio, è il capovolgimento del Marvel Universe nella sua sostanza, qualcosa di già sperimentato nel recente passato dalla Casa delle Idee, si pensi al Dark Reign, ma in maniera ancora più esasperata. Là, Norman Osborn e il suo H.A.M.M.E.R., insieme ai peggiori super-criminali in circolazione, sostituirono Iron Man e lo S.H.I.E.L.D. mentre i più grandi campioni della giustizia diventarono fuorilegge, costretti ad agire nell’ombra. Si trattava comunque di un ribaltamento di ruoli, non di condotta; i cattivi restavano cattivi e il folle piano di Osborn finì per fallire con Assedio.

Con AXIS Remender sembra invece essersi spinto oltre; gli eroi diventano egoisti, egocentrici e i villain altruisti. Anche i primi sono insomma soggetti alle pulsioni più primordiali, indirizzate unicamente a realizzare il proprio utile, come accade in ognuno di noi, mentre scopriamo che nei secondi esiste una scintilla di umanità e abnegazione. Ecco come spiega il suo punto di vista lo scrittore sulla molla che spinge a diventare dei cattivi:

Avengers & X-Men Axis #9

Avengers & X-Men Axis #9

Penso che la maggior parte di loro abbia dato un senso razionale al proprio scopo ultimo. È una classica mentalità del tipo “il fine giustifica i mezzi” che guida la maggior parte delle azioni malvagie dell’uomo. Io la vedo così… Zemo è qualcuno che ha interpretato i ruoli più diversi nel Marvel Universe. Non può unicamente essere lì per fare il male; deve avere qualcosa in mente che gli faccia credere di agire per un bene superiore o per necessità. È solo un totale egocentrico, abituato a sacrificare persone innocenti per raggiungere i propri fini. La consueta sfida con qualsiasi eroe o criminale è davvero quella di essere sicuri che non risultino così buoni o diabolici da trasformarli in caricature… Si risolve in come essi raggiungano i loro scopi che mettano a nudo la loro vera malvagità. “Il fine giustifica i mezzi” è un concetto molto semplice e io ho conosciuto persone tremende ma nessuna di loro si riteneva tale. Escluso Tom, lui lo sa. Sa di essere perfido. [Ride]

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Avengers & X-Men Axis #9

Al termine di Avengers & X-Men: AXIS #9 Tony Stark, Sabretooth e Havok decidono di rinunciare a tornare come prima, preferiscono la loro nuova dimensione. Ecco come Brevoort giustifica la scelta di carattere editoriale:

Sono personaggi per i quali abbiamo storie legate a questo loro nuovo atteggiamento… È un interessante punto di vista su Tony Stark, Iron Man e ciò che rappresenta… Per quanto riguarda Sabretooth e Havok abbiamo in programma avventure future su Uncanny Avengers e non solo. Quindi rimarranno in questo nuovo stato che gli calza a pennello fino a quando succederà qualcosa di diverso. Ci sono in arrivo grandi cose per Havok nell’Universo-X. Avranno ripercussioni su tutti i mutanti in modo grandioso e spettacolare. Alla fine di AXIS Havok e suo fratello Scott si ritrovano uno accanto all’altro. Havok è cambiato e può entrare in sintonia con Scott. Così i fratelli Summers sono di nuovo insieme e pronti a grandi cose…
Gli X-Men hanno la responsabilità più grande in tutto ciò che è accaduto, sbattendo fuori tutti da Manhattan e collaborando con Apocalisse per fare in modo di innescare quella spaventosa bomba, ma non è che tutti gli altri supereroi ne escano innocenti come neonati.

Avengers & X-Men Axis #9

Avengers & X-Men Axis #9

La formula che riporta indietro i supereroi al loro stato normale è lanciata ancora una volta dal Dottor Destino e da Scarlet, sotto l’influsso di Daniel Drumm, Fratello Voodoo. Ci sono grosse sorprese in futuro anche per questo personaggio, ha assicurato Remender:

Stiamo riportando in azione Voodoo. C’è una ragione in tutto questo e nella possessione di Destino e Wanda. Ogni cosa ha un senso e Voodoo è ovviamente un personaggio da me molto amato. Tom la pensa allo stesso modo e abbiamo progetti notevoli per lui in avvenire.

Ma che ne è dei membri di Uncanny Avengers alla fine del mega evento? La parola all’editor:

Alla fine di AXIS Havok è scomparso così come Wasp, Wolverine è morto e nel mentre il nuovo Thor è una donna. Così se date un’occhiata al cast originale, molti di loro sono finiti dentro una bufera di accadimenti tali per cui ne rimangono pochi del gruppo iniziale o pochi non alterati… Rogue proverà a riunire coloro che ritiene all’altezza in questa situazione e andrà avanti e affronterà questa sfida pazzesca.

Un ultimo commento è andato doverosamente all’enorme sforzo di ognuno degli attori in gioco per realizzare l’intero lavoro in soli tre mesi, come a sottolineato Brevoort:

Abbiamo deciso di fare tutto quanto in tre mesi! Tre numeri al mese per tre mesi, che penso sia fantastico da un punto di vista del lettore non dover attendere tanto per poter leggere il numero successivo… Però ragazzi, se avremo ancora l’occasione di ripetere un tale esperimento, lo pianificherò almeno in quattro mesi! [Ride]

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Fonte: CBR