A poche settimane dall’inizio della trasmissione di Dragon Ball GT alla televisione nipponica, nei cienma giapponesi esce Dragon Ball: Il Cammino dell’Eroe, film che vuole celebrare il decimo anniversario del franchise di Dragon Ball e celebrare le avventure di Goku bambino, visto che proprio in questa forma vivrà le sue avventure nella nuova serie televisiva.

Per rendere onore all’opera, Toei prende due delle prime saghe del manga e le fonde per creare quella che può essere considerata il riassunto definitivo di Dragon Ball, mescolando gli elementi più riusciti delle prime due ricerche delle sfere del drago.
Come nel film La Leggenda delle Sette Sfere, viene narrata nuovamente la formazione della squadra composta da Goku, Bulma, Olong, Yamcha e Pual; ma a differenza del primo film della serie, nonostante il minore tempo dedicato a quella parte gli eventi si susseguono in modo fluido e divertente, permettendo anche di affezionarsi ai personaggi nel caso in cui qualcuno (mah, chi?) ancora non li conoscesse.

A questa vicenda viene mescolata la saga del Red Ribbon, facendo arrivare Goku e compagni alla Muscle Tower, scontrandosi col Generale Blu e con la battaglia finale nella base dell’organizzazione criminale. La selezione del materiale da inserire in questo film è ottima, difficilmente si sarebbe potuto fare di meglio con gli 80 minuti a disposizione, durante i quali la vicenda scorre in modo omogeneo e non sembra quasi che la trama sia il frutto di un’operazione taglia-cuci da saghe differenti.

Cammino dell'eroeCi sono però molte differenze nella storia, soprattutto per quanto riguarda il Red Ribbon: il generale White, il sergente Metallic, il comandante Red e il segretario Black hanno un aspetto differente rispetto a quello originale, mentre al generale Blue è riservato un ruolo minore, legato esclusivamente al potenziale marino dell’armata. La Muscle Tower è più grande e tecnologica, ma non vediamo avversari del calibro del Ninja Murasaki o del mostro Sproing; al loro posto viene riservato più spazio a Ottone, che ci viene mostrato in azione in un combattimento contro Goku, prima di risvegliare la sua umanità latente e dventare un alleato del ragazzino.
Sarà riservato a lui il desiderio espresso al drago Shenron: il robot infatti si sacrifica per proteggere i suoi nuovi amici e Goku lo riporta in vita, estraendo anche la bomba presente al suo interno.

Il Cammino dell’Eroe è l’ultimo lungometraggio di Dragon Ball a essere prodotto durante la serializzazione dell’anime; per assistere al ritorno di Goku sul grande schermo bisognerà aspettare 17 anni con La Battaglia degli Dei. La qualità nella scrittura è nettamente superiore alla media e anche dal punto di vista tecnico questa pellicola si distacca dalle precedenti; è evidente lo sforzo produttivo compiuto nel creare questo omaggio alle origini di un’opera che ha fatto la stria del fumetto giapponese.