Dopo aver evocato il drago Shenron ed aver espresso un desiderio (le mutandine da donna richieste da Olong), le sfere del drago si sono trasformate in sassi per un anno, quindi Goku è costretto ad aspettare prima di poter rimettere le mani sulla sfera con quattro stelle regalatagli da suo nonno. Il ragazzo decide così di sfruttare la proposta che pochi giorni prima gli ha fatto il Maestro Muten, diventando un suo allievo e sottoponendosi a un duro allenamento; non sarà però solo, visto che sull’isola dell’anziano combattente arriva anche Crilin, intenzionato a apprendere le arti marziali; tra i due inizialmente nasce una rivalità, ma col tempo i due collaborano sviluppando una vera e propria amicizia.
I due giovani lottatori per poter essere accettati come allievi da Muten devono portargli una ragazza, un nuovo oggetto delle sue attenzioni da maniaco che va a ricoprire il ruolo lasciato vuoto dall’assenza di Bulma. Lunch si rivela però una fanciulla speciale, tanto dolce e ingenua nella sua versione mora; quando starnutisce però i suoi capelli diventano biondi e si trasforma in una ragazza aggressiva e violenta, una sorta di Dr. Jekyll e Mr.Hyde al femminile.
L’allenamento di Goku e Crilin prosegue poi per mesi, con una serie di attività che i ragazzi svolgono senza ben comprenderne l’utilità: fare le consegne del latte, arare un terreno con le mani, stare legati a un albero evitando un alveare di api… sono esercizi che sul lungo termine permetteranno di sviluppare una forza incredibile, come il “dai la cera – togli la cera” del Maestro Miyagi di Karate Kid.

GokuIl Maestro Muten accompagna i suoi due allievi al Torneo Tenakichi ed è qui che Dragon Ball registra un’impennata nelle vendite; Akira Toriyama decide di organizzare un torneo di arti marziali ricordando quanto fossero apprezzate eventi simili in Dr. Slump & Arale, ed è l’occasione per aumentare gradualmente l’importanza dei combattimenti nella serie.
Gli scontri sono ora più strutturati, con mosse speciali e sequenze d’azione più lunghe; il pregio più grande però, sopratutto nei quarti di finale del torneo, è di trovare un elemento caratteristico dell’avversario e costruire attorno ad esso la lotta.
Abbiamo quindi Lan Fan che sfrutta la sua femminilità per fingersi indifesa o mostrare le sue curve per cercare di sconfiggere il timido Nam, oppure Bacterian che si avvantaggia in battaglia grazie alla sua puzza, trovando però un avversario temibile in Crilin, sprovvisto di naso. Goku affronta il dinosauro Giran, una creatura che ricorda molti nemici incontrati nella prima saga del fumetto; l’incontro è l’occasione per riportare in scena la coda di Goku, preparando gli eventi per la finale del torneo.
Anche Yamcha partecipa al torneo, accompagnato da Bulma, Olong e Pual tra il pubblico; il suo avversario è Jackie Chun (nome che omaggia l’attore tanto amato da Toriyama), combattente che è in realtà il Maestro Muten sotto mentite spoglie, e infatti il ragazzo per tutta la durata del torneo cercherà invano di smascherarlo.
Il combattimento tra Crilin e Jackie Chun e la semifinale tra Nam e Goku sono un susseguirsi di tecniche e colpi di arti marziali avvincenti, con continui momenti in cui lo scontro sembra essere giunto al termine per poi proseguire. Ma è nella finale, in cui Goku affronta senza saperlo il suo maestro, che la lotta diventa ancor più dura, nello scontro più lungo che Toriyama ha disegnato fino a quel momento; fortunatamente non è solo una resa dei conti seriosa, ma si alternano momenti concitati ad altri più demenziali.
Così come la saga precedente, anche per la conclusione del Torneo Tenkaichi decide di far trasformare Goku con la luna piena, riportando in scena il distruttivo scimmione; nonostante distrugga quasi l’intero campo di battaglia, Muten riesce a evitarlo e a invertire la trasformazione con un rimedio drastico, disintegrando con una Kamehameha la luna.
Lo scontro prosegue alla pari, ma Jackie Chun riesce a vincere per un minimo vantaggio, riuscendo a ottenere il risultato sperato: impedire che i suoi allievi vincano il torneo rischiando che si montino la testa, trasmettendogli il messaggio che possono sempre incontrare qualcuno più forte di loro e che devono continuare sempre ad allenarsi.