Dopo la fine del primo Torneo Tenakichi, Goku si mette alla ricerca della sfera con quattro stelle ricevuta in dono da suo nonno. In questo modo Akira Toriyama ha modo di riproporre lo schema della prima saga di Dragon Ball con una maggiore consapevolezza, sviluppando meglio i combattimenti e la struttura narrativa. Come le quest di un gioco di ruolo o i livelli di un videogioco, ogni sfera richiederà il superamento di una missione, la sconfitta di un nemico, in una serie di mini-saghe che si possono a loro volta suddividere in più sotto-missioni.
Il rapido scontro col Capitano Silver è il modo in cui viene presentato il Red Ribbon, esercito che vuole impadronirsi delle sfere del drago per conquistare il mondo; l’introduzione di un “marchio” sotto il quale accorpare tutti gli avversari è un ottimo stratagemma per rendere la storia più omogenea. Questo fattore, unito alla freschezza e alla varietà delle situazioni, fa della saga del Red Ribbon il momento più alto di Dragon Ball, prima della graduale deriva più adulta che non diverte più così tanto l’autore, per sua stessa ammissione.

Dopo aver sconfitto il Capitano Silver Goku arriva alla Muscle Tower, dove la struttura “a livelli da videogame” è evidente, con un avversario da sconfiggere per ogni piano prima di arrivare al boss finale.
Ogni combattimento ha uno stile completamente differente: dallo scontro col sergente Metallic, un robot costruito sulle fattezze di Schwarzenegger in Terminator, all’elastico mostro Sproing, per sconfiggere il quale Goku deve usare l’ingegno, passando per i bizzarri trucchi del buffo ninja Murasaki. Durante la risalita della torre, Goku trova un alleato fedele in Ottone, androide dal cuore d’oro che lo proteggerà durante lo scontro finale col Generale White.

Goku PirataPer proseguire la sua ricerca, Goku è costretto a viaggiare fino alla capitale per trovare Bulma, così da chiedere all’amica di riparare il Dragon Radar; in questa occasione vediamo per la prima volta la tecnologia e lo stile di vita nei grandi centri abitati, dopo che per la maggior parte del fumetto i protagonisti si sono mossi in mezzo alla natura o comunque attraversando piccoli villaggi.
Oltre a vedere per la prima volta Goku alle prese con una metropoli e con folle numerose, con esiti divertenti, scopriamo che Bulma è la figlia dell’inventore delle Capsule Hoipoi e appartiene alla famiglia che possiede la Capsule Corporation.
Dopo una breve visita all’enorme abitazione della ragazza, Goku parte in compagnia di Bulma alla ricerca della prossima sfera del drago; trovandosi sul fondo dell’oceano devono passare dal Maestro Muten, che gli presta un mezzo sottomarino in grado di raggiungere le profondità marine. Al team si aggiunge Crilin, assieme al quale Goku e Bulma si avventurano in una vera e propria caccia al tesoro, introducendosi in una caverna subacquea che era stata un rifugio di pirati. Superando trabocchetti, polpi giganti e robot guardiani, il terzetto arriva nella stanza del tesoro dove recupera la sfera del drago, ma sulle loro tracce c’è il Generale Blue che li affronta in combattimento. Dopo una prima sconfitta, l’ufficiale del Red Ribbon segue i tre ragazzi per sottrargli la sfera grazie ai suoi poteri telecinetici, per poi scappare; Goku riesce a inseguirlo, ma la rocambolesca fuga si interrompe… al Villaggio Pinguino!
Toriyama sorprende tutti i suoi fan con uno dei cross-over più efficaci di sempre, portando Goku nello scenario di Dr. Slump & Arale, così da mostrare nuovamente i personaggi più amati del suo precedente manga. Non è solo un omaggio nostalgico, ma il cast del Villaggio Pinguino si inserisce alla perfezione nella vicenda, aiutando Goku a sconfiggere il Generale Blu.

Tao Bai BaiLa meta successiva di Goku è l’obelisco di Karin, dove vivono l’indianino Upa e suo padre; quest’ultimo viene ucciso dal perfido killer Tao Bai Bai, sulle tracce delle sfere del drago per conto del Red Ribbon. Goku è sopravvissuto allo scontro con l’assassino per un colpo di fortuna e promette a Upa di raccogliere tutte le sfere per chiedere al drago Shenron di resuscitare suo padre.
Per affrontare nuovamente Tao Bai Bai però Goku deve diventare più forte per questo scala l’obelisco per raggiungere il Tempio di Karin, dove un gattone che è stato l’insegnante di Muten lo addestra sviluppando ulteriormente le sue abilità.
La rivincita contro Tao Bai Bai finisce in modo completamente diverso, con Goku che dimostra la sua netta superiorità fin dalle prime mosse.

La ricerca delle sfere porta il ragazzo a introdursi nella base del Red Ribbon, un’epica sequenza di episodi le cui aspettative erano montate durante la vicenda in cui abbiamo visto il potente esercito operare su scala planetaria. Ma Goku riesce a battere la maggior parte dei soldati e raggiungere il centro generale dal quale il Comandante Red dava ordini a tutta la sua armata; il Segretario Black però uccide il suo superiore dopo aver scoperto che voleva usare le sfere solamente per diventare più alto, perciò spetta a lui il confronto finale con Goku, supportato da un esoscheletro che però non riesce a resistere alla forza del ragazzo.

SibillaL’ultima sfera purtroppo non compare sul Dragon Radar, perciò Goku è costretto a chiedere l’aiuto alla vecchia Sibilla, una veggente che può rivelargli l’ubicazione dell’oggetto da lui ricercato.
Assieme a Yamcha, Crilin, Pual e Upa, il ragazzo dovrà affrontare una serie di nemici la cui caratterizzazione richiama esplicitamente il genere horror: un vampiro, un uomo invisibile, una mummia, un demone e infine un fantasma… che svelerà alla fine del combattimento essere Son Gohan, il nonno di Goku.
Mantenendo la sua promessa, Sibilla rivela che la sfera si trova a pochi chilometri di distanza, a bordo di un automobile guidata da… Pilaf e i suoi scagnozzi! Un piacevole ritorno che richiama il finale della precedente ricerca delle sfere del drago, ma alla luce della crescita di Goku questi avversari non sono affatto una minaccia; si tratta più di nemici simpatici, in stile Yattaman, che strappano più di una risata ma non fanno mai preoccupare seriamente per le sorti del protagonista. Anche loro sono dotati di esoscheletri, ma hanno in programma di sfruttare il punto di debole di Goku, la coda, che però gli è stata strappata durante lo scontro con Son Gohan.
Evocato il drago Shenron e resuscitato il padre di Upa, Goku vorrebbe tornare ad allenarsi con Muten, ma il suo maestro gli rivela che non ha più nulla da insegnargli, perciò gli suggerisce di girare il mondo così da fare nuove esperienze per diventare più forte… in attesa della prossima edizione del Torneo Tenkaichi.