Rat-Man 12Come molti altri bambini cresciuti negli anni ’70, anche Leo Ortolani è vittima del fascino dei robottoni arrivati alla televisione italiana proprio in quel periodo; Ufo Robot, Goldrake e altri robot originali sono protagonisti di alcuni fumetti realizzati in giovane età dall’autore, che poi accantonerà questa passione per quasi 20 anni.

L’occasione di tornare a disegnare robottoni arriva quando Ortolani si avvicina ai manga, sollecitato da Marco Marcello Lupoi che vuole spingere la divisione editoriale di Panini Comics dedicata al fumetto giapponese; ci sono molti elementi di difficile comprensione, ma la struttura delle tavole e la dinamicità delle vignette sono in grado di stuzzicare la matita del disegnatore, che decide di giocare con quello stile nella prossima storia di Rat-Man, l’ultima ad essere pubblicata sulla testata autoprodotta.

Il Grande Ratzinga! è fin dal titolo un chiaro omaggio ai cartoni animati robotici, dai quali Ortolani trae ispirazione per la trama, ma anche per caratterizzare alcuni personaggi: il Professor Neutron ricorda il Dottor Inferno di Mazinga Z o il Dottor Procton di Goldrake (storpiando anche il nome di quest’ultima), mentre la Dottoressa Vanesia (nome che riprende Venusia, la spasimante di Actarus in Goldrake) è lo stereotipo della bella ragazza con un corpo formoso e grandi occhi, inserita per compiacere il pubblico maschile.

Rat-Man Color 11Rat-Man è stato chiamato in Giappone per affrontare la minaccia distruttiva della Bestia, una potente unità robotica; il supereroe ha a sua disposizione Ratzinga, un gigantesco robot che dovrebbe essere l’alter-ego di Mazinga, anche se per il suo aspetto l’autore si è ispirato a Robbie il Robot de Il Pianeta Proibito. Il Medaglione Astrale che gli viene affidato invece ricorda i cristalli di Sailor Moon, ma darà vita a una serie di gag sui diversi pianeti.

Per tutta la storia ci sono riferimenti all’universo narrativo nipponico, tra una strizzatina d’occhio metafumettistica sulle linee cinetiche e la riproduzione della sequenza in cui Goldrake esce dalla sua base segreta sotto la cascata.
Rat-Man però viene sconfitto e scopre che il suo coinvolgimento era solo un piano di Neutron per mostrare ai suoi adepti le potenzialità della Bestia. C’è però un nuovo Messia pronto a definire il futuro della tecnologia: il Tamagotchi, videogioco tascabile ideato in Giappone che proprio alla fine degli anni ’90 ha avuto un’enorme diffusione su scala planetaria.

 

RMG009prw

Rat-Man viene chiamato in Giappone dal Professor Neutron e dalla Dottoressa Vanesia, per aiutarli a respingere la minaccia della Bestia, una distruttiva unità robotica. Per riuscire nell’impresa gli viene affidato un medaglione astrale e il grande Ratzinga, un gigantesco robot delle stesse dimensioni della Bestia. Il supereroe in calzamaglia gialla viene sconfitto, scoprendo che si è trattato di un piano di Neutron intenzionato a sconfiggere Rat-Man per mostrare ai suoi adepti le potenzialità della Bestia. Il futuro tecnologico sembrà però essere racchiuso nella meraviglia tecnologica del Tamagotchi, considerato come un vero e proprio Messia dall’esercito di Neutron.

Dopo diverse storie ispirate a comics supereroistici e film hollywoodiani, Leo Ortolani si allontana dall’immaginario occidentale per scrivere e disegnare una storia che omaggia i fumetti e le serie animate giapponesi. In particolare è oggetto di parodia il genere robotico, ma ci sono riferimenti che spaziano anche ad altri elementi caratterisici della narrativa nipponica. Ad esempio il Professor Neutron ricorda il Dott. Inferno di Mazinga Z o il Dott. Procton di Goldrake, così come la Dottoressa Vanesia (il cui nome è la storpiatura di Venusia, la spasimante di Actarus in Goldrake) è lo stereotipo della bella ragazza con un corpo formoso e grandi occhi inserita per compiacere il pubblico maschile.RM12

Pag. 1 – L’articolo che compare sul Gazzettino parla di un incidente causato da Ray Charles (celebre cantante e pianista non vedente) alla guida della sua Mercedes: la finta notizia è stata ispirata da una pubblicità di automobili in cui Ray Charles guidava all’interno di un lago prosciugato.

Pag. 6 – “I Sette Samurai” di Akira Kurosawa (che Rat-Man confonde con “Biancaneve e i sette nani”) è uno dei più famosi film giapponesi, nel quale un gruppo di contadini convince sette samurai ad aiutarli a difendere il proprio villaggio da una banda di predoni.

RM12

Il Medaglione Astrale che riceve il potere dai pianeti ricorda i cristalli di “Sailor Moon”, in cui ogni combattente ha proprio il potere di un differente pianeta.
Nella sesta vignetta vediamo per la prima volta la figura completa del robottone Ratzinga; se il nome è chiaramente ispirato a Mazinga, per l’aspetto Leo Ortolani si è ispirato a Robbie il robot dal film di fantascienza “Il Pianeta Proibito”.

Pag. 7 – Le linee cinetiche (che nelle ultime due vignette si rivelano essere soltanto disegnate sul muro) sono un’espediente grafico utilizzato per suggerire la sensazione di velocità e movimento, usato spesso nei manga e negli anime.

RM12

Pag. 8 – La tuta da combattimento per pilotare Ratzinga che Rat-Man indossa nell’ultima vignetta è in realtà il costume di Sailor Moon, combattente che veste alla marinaretta, protagonista dell’omonimo manga e serie animata.

Pag. 9 – La scena in cui Ratzinga a forma di disco esce dalla sua base segreta passando attraverso una cascata ricalca la medesima sequenza presente in numerosi episodi di Goldrake.

Pag. 13 – L’invocazione “Potere della Luna… vieni a me!” è la frase pronunciata durante la trasformazione di Sailor Moon, anche se in questo caso la Luna trasforma Rat-Man in un lupacchiotto.

RM12

Pag. 14  – Big Jim è un bambolotto giocattolo, molto popolare durante gli anni ’70 e ’80; come una Barbie al maschile, era caratterizzato dai diversi contesti in cui poteva calarsi, con conseguenti vestiti e accessori, tra cui proprio il  furgone safari desiderato da Rat-Man.

RM12

Pag. 16 – Dopo aver invocato il potere di Marte, nella prima vignetta possiamo vedere che Rat-Man si è trasformato in un esemplare degli alieni visti nel film “Mars Attack!” di Tim Burton.

RM12

Dopo aver invocato il potere di Venere si è invece trasformato nella Venere del Botticelli, come viene raffigurata nel quadro “Nascita di Venere”.

RM12

Pag. 19 – Il Tamagotchi è un giocattolo elettronico di produzione giapponese, diventato popolare alla fine degli anni ’90: si tratta di una sorto di ovetto tascabile all’interno del quale si trovava un animale virtuale da far crescere e di cui prendersi cura, soddisfacendo i suoi bisogni.

– See more at: http://www.rat-man.org/focus-019/#sthash.RH9b4Hu2.dpuf