Una lettera, quella di CM Punk, che forse potrà far ricredere almeno in parte alcuni di coloro che si sono mostrati molto critici alla luce della sua scelta come sceneggiatore: umorismo spassoso, grande conoscenza della materia e della storia che commenta, una penna decisamente ispirata e la capacità di mettersi al servizio dei lettori da vero fan della serie Superior Foes. CM Punk dimostra, con questo suo piccolo contributo che vi invitiamo a leggere, quel che i fan di wrestling già sapevano, ovvero di essere tutt’altro che un ammasso di muscoli senza cervello e di essere un vero appassionato e grande conoscitore di fumetti. Del resto l’uomo in questione è riuscito a imporre per anni a un colosso dell’entertainment alcune tra le storyline più belle e interessanti del wrestling degli ultimi cinque anni, quasi completamente farina del suo sacco (la disciplina è tanto stoytelling quanto combattimento predeterminato). Alla luce di questo, chiedete al suo amico Ed Brubaker se Punk sarebbe o meno in grado di scrivere fumetti interessanti, con un minimo di esperienza, ma forse anche senza. La risposta potrebbe lasciarvi stupiti.
Se poi uno dei personaggi più interessanti controcorrnte dell’entertainment americano contemporaneo, vera e propria bandiera della città di Chicago, si dimostrerà anche un buon scrittore di fumetti è un altro paio di maniche. Ma certamente ora i critici sanno che l’uomo non è a digiuno e non è mai stato lontano da questo mondo. E che le carte, almeno da conoscitore della materia, sono in regola.
Fonte: Comicbook.com
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