Nel 2008 Giacomo Bevilacqua crea A Panda Piace, una striscia online che raffigura il soffice animale bianco e nero impegnato in diverse attività; il personaggio ottiene un successo immediato, al punto da comparire dopo poco tempo su numerosi gadget e in un paio di volumi cartacei che raccolgono le vignette nate sul web.
Nel frattempo su Internet iniziano ad essere pubblicati fumetti più elaborati: non vere e proprie storie, ma verticalismi in cui Panda è utilizzato come avatar del suo autore per esprimere la sua visione su determinati aspetti della vita e rappresentando una certa filosofia di vita naif, nella quale entità astratte prendono forma per rappresentare l’animo umano (o, nel caso di Panda, mammifero). Queste nuove incarnazioni sembrano suggerire la possibilità di esplorare nuovi formati e per fare un primo tentativo esattamente un anno fa esce Il Primo Grande Libro di A Panda Piace, un volume che conteneva diversi esperimenti per cercare di capire in quali modalità Pand...