In mezzo alla quadrilogia conclusiva di PK2 troviamo un capitolo che non ha nulla a che fare con la vicenda di Everett, Korinna e Juniper, al punto che potrebbe essere considerato un vero e proprio sequel di un albo della prima serie, I Mastini dell’Universo.
Capitano di Ventura infatti riporta in scena il Colonnello Neopard, quel personaggio così ben caratterizzato che evidentemente deve aver soddisfatto anche Alessando Sisti; il suo autore infatti riporta in scena il mercenario spaziale e il suo simpatico robot dalla dialetto lombardo, ma forse più il piacere di riportare in scena i due personaggi, visto che attorno ad essi non c’è una trama altrettanto valida.
Paperinik viene reclutato con un inganno da Neopard, che improvvisamente ha bisogno di lui dopo tutti questi anni per una baruffa con la sua fidanzata Alyonessa, mascherata da conflitto stellare così da ottenere il compenso della compagnia assicurativa. Simpatica anche l’introduzione del cugino armaiolo di Neopard, ma anche se ci sono molti siparietti divertenti e fa inevitabilmente sorridere il ritorno di questo microuniverso che aveva avuto spazio in un solo episodio di PKNA, ma è il quadro generale che soffre la mancanza di una vicenda solida.
Molto d’impatto l’incipit della Dama Elenthari sopra la Ducklair Tower, scena che dovrebbe far realizzare a tutti i paperopolesi che gli extraterrestri esistono, ma purtroppo un evento simile non è più citato negli episodi successivi, anche se Angus arriva addirittura a ipotizzare giustamente che Everett sia un alieno.
Buone anche le scene d’azione e il design futuristico delle apparecchiature ideate da Alessandro e Lorenzo Pastrovicchio (che si avvicendano ai disegni), nonostante siano inserite in un quadro generale che si scorda rapidamente.

Già Capitano di Ventura non riesce a competere con la prima apparizione di Neopard, ma appare ancor più fuori luogo in questa collocazione, come secondo episodio della quadrilogia finale di PK2. I lettori infatti si aspettano una cavalcata conclusiva che sviluppi la trama principale della famiglia Ducklair, invece questo episodio autoconclusivo interrompe tutto lasciando non pochi dubbi sulla sua effettiva utilità.
Il motivo è da imputare al ritardo nella realizzazione della storia: Neopard sarebbe dovuto tornare sul numero 15 di PK2, mentre Il Vero Nemico sarebbe stato il numero 16, un perfetto modo per cominciare l’epilogo della saga. Il Pk Team si trova però a rimediare al ritardo invertendo le due storie, inserendo così un episodio fuori luogo nella trilogia finale che diventa così una quadrilogia.
Questa scelta porta anche a una piccola incoerenza narrativa, con Birgit Q tranquillamente al servizio di Everett, quando invece ne Il Vero Nemico la donna aveva deciso di prendere le distanze dal suo superiore dopo aver capito la scarsa considerazione che lui aveva nei suoi riguardi… ma dal prossimo episodio l’ordine narrativo originale sarà ristabilito e troveremo una Birgit Q più vendicativa che mai.