Come tutti sappiamo, la Marvel festeggia quest’anno il proprio settantacinquesimo anniversario. Uno dei più importanti siti di informazione sul mondo del fumetto d’oltreoceano ha lanciato una simpatica iniziativa: grazie a Comic Book Resources, abbiamo potuto votare i 75 momenti fondamentali della storia della Casa delle Idee. Andate a questo link (avete tempo fino alle 11.59 del Pacifico, quindi circa le venti di questa sera), leggete le istruzioni e potrete partecipare a questo gigantesco sondaggio presso i fan, per celebrare le scene, le svolte narrative, i colpi di scena che più di tutti sono rimasti nei vostri e nostri cuori di Marvel-fan.

Ispirati da questa iniziativa: noi della redazione di BadComics.it abbiamo condotto un rapido sondaggio tra di noi e abbiamo scelto i nostri dieci momenti narrativi preferiti. Ci sono stati dei testa a testa, molti outsider di lusso sono rimasti esclusi da questa nostra piccola selezione, che vi proponiamo in ordine sparso e senza classifica. Non vorremmo infatti influenzare le vostre scelte, dato che anche voi siete invitati a votare il nostro nuovo sondaggio e a scegliere, tra i nostri umili dieci vincitori, il vostro personale preferito. Ecco i candidati.

L’arrivo di Galactus

I Fatastici Quattro, dalla loro sede del Baxter Building, osservano il cielo di New York riempirsi di fiamme, mentre l’apparizione dell’Osservatore si fa presagio di sventura. Sopra i grattacieli di Manhattan, fa la sua apparizione la nave del divoratore dei Mondi, che dichiara all’intero pianeta le sue fameliche intenzioni. Senza dubbio uno degli istanti più memorabili di sempre, con i complimenti della premiata ditta Stan Lee e Jack Kirby.

Bullseye uccide Elektra

Siamo nel pieno dello storico ciclo di Devil scritto da Frank Miller, un punto di svolta fondamentale per la caratterizzazione del Diavolo Rosso. Matt ha da poco reincontrato il suo amore di gioventù, ma Elektra Natchios ora è una spietata assassina. Le speranze di riportarla sulla retta via e, chissà, riaccendere la scintilla dell’amore, si infrangono sul nascere quando Bullseye, la nemesi dell’Uomo Senza Paura, uccide la splendida e letale ninja con le sue stesse armi.

Thor umilia Iron Man al suo ritorno sulla Terra

Le polveri di Civil War si sono posate. Thor, creduto morto, torna sulla Terra per trovare i Vendicatori e gli eroi suoi amici profondamente divisi. Tony Stark lo intercetta per chiedergli da che parte voglia stare, ma il Dio del Tuono non è dell’umore. Sa che Iron Man ha avuto il coraggio di utilizzare parte del suo DNA per creare una marionetta da utilizzare per i suoi scopi, per sostenere la registrazione dei superumani. Ne nasce uno scontro in cui Thor umilia il suo amico di un tempo. Tony, stupito, chiede come sia possibile, dato che in passato i loro scontri sono sempre stati in pareggio. La risposta dell’asgardiano è lapidaria e memorabile: “Mi trattenevo!”

La Morte di Jean Grey/Fenice Nera

Jean Grey non è più la gentile Marvel Girl; la Fenice l’ìha resa uno degli esseri più potenti dell’universo. Ma il suo potere non è controllabile e rischia di mettere in crisi l’esistenza stessa della Galassia. Il popolo alieno degli Shi’ar, sotto la guida della regina Lilandra, ha pronto il piano d’emergenza: distruggere la Terra per salvare i popoli dello spazio. Ma, durante lo scontro con gli X-Men, Jean ritorna momentaneamente in sé e, dopo aver daro l’addio al suo amato Ciclope, si sacrifica lasciandosi colpire da un cannone Kree. Uno dei momenti più emozionanti per tutti noi, scritto dal miglior Chris Claremont di sempre.

La morte di Gwen Stacy

La scena la conosciamo tutti. Gwen sul ponte di Brooklyn, Spider-Man che giunge per salvarla, l’aliante di Goblin (allora Norman Osborn) che la colpisce, gettandola giù dal pilastro. L’innamoratissimo Peter Parker lancia la sua tela in un ultimo disperato tentativo di salvarla, ma l’impatto è letale. Per la prima volta nel fumetto americano, la fidanzata di un supereroe muore. La vita di Peter e la storia dei comics sono cambiate per sempre.

Odino, Thor e Loki uniti per scongiurare Ragnarok

Il ciclo di Ragnarok di Walt Simonson è giustamente ricordato come uno dei momenti di maggiore epica fumettistica di tutti i tempi, e non soltanto perché sono degli dei i protagonisti della saga, ma per l’abilità di questo autore di costruire momenti narrativi di grande potenza. Il nostro preferito? Il padre degli Dei, il Dio del Tuono e Loki l’Ingannatore per la prima volta uniti contro il gigante Surtur, che potrebbe mettere fine al mondo. Come un sol uomo lo affrontano e dichiarano la loro fedeltà: “Per Asgard”, dice Odino; “Per Midgard”, fa eco Thor; “Per me stesso”, conclude Loki.

La morte di Capitan America

Ed Brubaker ci ha già regalato parecchi momenti memorabili: dal ritorno di Bucky nei panni di Winter Soldier, alle vicende precedenti, con la morte apparente del Teschio Rosso, in qualche modo incarnato nel corpo del manipolatore sovietico Lukin. Ma ancora non sapevamo che ci aspettava la fine dell’eroe a Stelle e Striscie, per mano (guidta dall’esterno, ovviamente) di Sharon Carter. Capitan America muore ucciso dalla donna che ama.

Il primo incontro tra Peter Parker e Mary Jane

Non c’è molto da raccontare. Il timido Peter apre la porta di casa di Zia May e appare la nipote della cara signora Watson. Non è l’impacciata ragazzina che Pete si aspettava, ma la rossa più esplosiva del fumetto. “Ammettilo, tigrotto, hai appena fatto centro” o, per dirla in originale “Face it, tiger, you just hit the jackpot”. Il resto è storia.

Scarlet dice: “Basta mutanti.”

Wanda Maximoff Lehnsherr non è un esempio di stabilità. Diverse volte è impazzita in passato, dominata dal demone Chton o tormentata dalla morte dei suoi figli immaginari. Questa volta, però, armata del suo potere di alterazione delle probabilità, che la rende in grado di fare quasi ogni cosa, ha deciso che i mutanti, sulla Terra, non son dei né il prossimo psso evolutivo, ma solo emarginati, vittime di troppa sofferenza. Devono sparire. “Basta mutanti”, dice. E così accade. Trova così conclusione la memorabile saga di House of M.

Peter Parker rivela al mondo di essere Spider-Man

Siamo nel pieno di Civil War e Peter Parker ha deciso: sta con Iron Man e con la fazione pro-registrazione. Nonostante i suoi molti dubbi, decide di registrarsi e, durante una conferenza stampa, si toglie la maschera e rivela la propria identità segreta. A J.J. Jameson per poco non viene un coccolone. Non è la prima volta che alla Marvel vengono svelate identità segrete, ma qui si parla del portabandiera della Casa delle Idee e di un segreto noto solo a pochi. Impossibile non lasciarsi emozionare, da fan dell’Uomo Ragno.

Che ne pensate? Quale, tra questi, è il mostro momento Marvel preferito? Votate il nostro sondaggio e fateci sapere nei commenti se abbiamo fatto centro oppure la vostra scena più mmorabile non rientra in questo elenco. Buon divertimento a tutti.

 

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