Per festeggiare i dieci anni di Dynamite, il Publisher Nick Barrucci e il Senior Editor Joseph Rybrandt hanno portato nientemeno che Quentin Tarantino al San Diego Comic-Con, per parlare del crossover Django/Zorro di prossima pubblicazione, insieme al co-sceneggiatore Reginald Hudlin Matt Wagner.

Barrucci esordisce rimarcando la grande fortuna che ha l’editore nel poter fare il primo sequel a fumetti di un film di Tarantino: per valorizzare al meglio il prodotto, è stato scelto un team di grandi autori, e questo è stato possibile solo grazie ai lettori, senza i quali gli sforzi della casa editrice sarebbero vani.

L’idea del sequel/crossover è nata da Barrucci che, poco prima dell’uscita del Django Unchained cinematografico ha chiamato Kistler, proponendogli l’incontro tra i due personaggi, e questi si è messo in contatto con Tarantino. Il regista si dice entusiasta dell’idea di prendere la più importante icona messicana di western e farla incontrare con la più importante icona nera di western. Il regista ha confermato che gli sarebbe piaciuto pensare a dei volumi a fumetti di Django, ma che sarebbe stato troppo complesso coinvolgere altri scrittori per espanderne la mitologia, così questo crossover gli è parsa la soluzione ideale.

Tarantino si complimenta inoltre con Wagner per la sua attuale serie ongoing su Zorro, dicendo che se si potesse fare ora una serie televisiva partendo dalla sua serie a fumetti, si avrebbe la migliore serie di Zorro di sempre: è in virtù di questa stima per il suo lavoro che Tarantino ha voluto Wagner ai testi. Questi, però, almeno inizialmente, non era certo se accettare o meno, perché è abituato ad avere una visione molto individualista del proprio lavoro, e non sapeva se la collaborazione avrebbe funzionato (“o Quentin sarebbe stato uno stronzo, o io sarei stato uno stronzo”). Dopo il primo incontro, però, ogni dubbio è stato dissipato: “è stato come se ci conoscessimo da anni”.

Tarantino e Wagner hanno guardato insieme i film di Zorro per prepararsi alla collaborazione.

Wagner si è poi dilungato sul mood della pubblicazione: non è difficile far muovere insieme i due personaggi, poiché sono sulla stessa lunghezza d’onda, entrambi si battono contro le ingiustizie, anche se l’approccio di Django è un po’ più personale.

Per questioni di coerenza temporale, Wagner aveva suggerito di avere un nuovo Zorro, erede dell’originale, ma Tarantino ha insistito per avere Zorro ormai anziano, così da avere elementi di commedia all’interno del drama (ma, conferma Tarantino, la cosa non deve ingannare “Zorro indossa comunque il costume e spacca i culi”, come sempre).

Vengono quindi mostrate le copertine di Francesco Francavilla e Jae Lee, che hanno dato enormi soddisfazioni a entrambi gli autori.

In conclusione, dopo il Question Time, è stato annunciato che, vista la grande importanza delle colonne sonore nelle opere di Tarantino, per ogni issue sarà indicato un brano musicale, disponibile sul sito Dynamite.

Fonte: Comic Book Resources