Conclusosi poche ore fa l’Image Expo panel, ecco arrivare il secondo panel Image, ravvivato dalla presenza di Nick Dragotta, Rick Remender, Richard Starkings, Jason Latour, Stuart Moore, Declan Shalvey, Tom Neely, Stuart Moore e Ryan Burton. La terza realtà dell’industria dei fumetti americani ha davvero un’offerta di qualità in grado di soddisfare tutti i gusti. Gli autori presenti sul palco hanno voluto ricordare le serie che a partire da inizio 2014 si stanno attestando come le più gradite dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Hanno voluto altresì catalizzare l’attenzione su fumetti meno reclamizzati ma particolarmente attraenti secondo le aspettative Image.

Si è partiti con Dark Engine di Burton e John Bivens, che ha esordito questo mese. Mix intelligente di fantasy e fantascienza, propone un potente e carismatico personaggio femminile, Sym, in un mondo in rovina, devastato da mostri spaventosi in grado di infestare vivi e morti.

Egos #2

Egos #2

Egos di Stuart Moore e Gus Storms è invece una sapiente rivisitazione del genere supereroistico in salsa prettamente science-fiction, uscita a inizio anno e subito guadagnatasi il favore della critica. In sospeso ora, la serie riprenderà con un episodio in stile crime story, dimostrando la notevole versatilità di questo progetto.

Crimine e fantascienza sono invece la base di Elephantmen di Starkings. La serie che ha riscosso un certo interesse anche in Italia, sta dimostrando sviluppi davvero imprevedibili e sensazionali.

Neely ha definito la sua The Humans come un film anni ’70 sullo sfruttamento, dove i protagonisti sono motociclisti e scimmie e sono queste ultime a dominare, relegando gli esseri umani ad animali loro schiavi.

Il fortunato East of West di Jonathan Hickman per i disegni di Dragotta, è tutt’altra cosa. L’artista ha rivelato che punta a disegnare almeno 60 numeri. Un fumetto per un pubblico più maturo, un western del futuro dai toni decisamente crudi.

Un’altra serie che sta riscuotendo parecchio consenso di pubblico e critica è Southern Bastards, disegnato da Latour e scritto da Jason Aaron, che presenta il lato più violento e irrazionale del Sud degli States.

Deadly Class #1

Deadly Class #1

Remender ha parlato delle sue tre serie in corso. L’originale Black Science, disegnata da Matteo Scalera, che mescola elementi magici e fantastici a quelli della più classica fantascienza e del cinema horror. L’esordiente Low, realizzata con l’artista Greg Tocchini, è invece una storia squisitamente fantascientifica dal sapore distopico, un viaggio nel cuore di una Terra che per le radiazioni solari non è più abitabile in superficie. E in fine Deadly Class, in team con Wesley Craig, che Remender ha raccontato venire dai suoi ricordi da adolescente, gli anni ’80 che ha vissuto da ragazzo e le scene a cui ha assistito, un racconto crudo di giovani sbandati, violenza pura, senza elementi sovrannaturali e una gang di assassini con sede a San Francisco, la sua città americana preferita.

Fonte: Bleedingcool