I lettori americani che la scorsa settimana hanno comprato il New York Post potrebbero essersi accorti che improvvisamente è scomparsa la pagina dei fumetti. Il quotidiano americano pubblicava una pagina con strisce e vignette (tra cui Garfield e Dennis La Minaccia) che da quel mercoledì è assente, senza alcuna spiegazione da parte del Post. Alcuni lettori hanno domandato chiarimenti agli autori dei fumetti, che hanno appreso così della cessata collaborazione. Anche gli editori che rivendono ai quotidiani le proprie serie non erano stati informati sull’interruzione della collaborazione.

Il motivo per cui la pagina dei fumetti è scomparsa sembra imputabile al loro costo, non più sostenibile dalla direzione del quotidiano.
Potrà sembrare strano, ma molti lettori americani comprano un quotidiano proprio per la pagina dei fumetti, la prima lettura dopo l’acquisto per allietare la colazione o il viaggio in metropolitana verso il lavoro.
Per altri invece la sparizione sarà passata inosservata a causa del mancato annuncio che la segnalasse, magari spiegando i motivi della scelta.
Si tratta di un altro duro colpo per i cartoonist americani, visto che vignette e strisce sono un formato di fumetto nato e sviluppato appositamente per i quotidiani. Ma la crisi del settore, ora che sempre più persone preferiscono informarsi su Internet, trascina nel baratro anche una fetta del mondo del fumetto.
Alcune strip e vignette nascono e sopravvivono sul web, ma è innegabile che la graduale scomparsa dai quotidiani sia un duro colpo per il formato, un processo esaminato anche nel documentario Stripped.

Forse il fumetto è qualcosa di non necessario?
Lasciamo rispondere Heart the City, uno di fumetti interessati, con la striscia che sarebbe dovuta essere pubblicata proprio nel giorno incriminato.

hc140510

Fonte: Jim Romenesko